domenica 11 agosto 2019

Renault Megane R.S. Trophy-R, l'anteriore più veloce al “Ring”

Ancora una volta il Nurburgring è un banco di prova per misurare le performance di un'auto stradale e ancora una volta è una Renault a prendersi il record per le trazioni anteriori. La protagonista è la nuova Renault Megane R.S. Trophy-R che è anche il modello di serie più veloce mai prodotto dalla Casa francese. Sotto il cofano c'è lo stesso 1.8 TCe da 300 CV e 400 Nm della Trophy e della Alpine A110S - anche se qui si “ferma” a 292 CV - che puà vantare ben 167 CV/litro ed è abbinato al cambio manuale a 6 marce che lavora insieme a un differenziale autobloccante Torsen. Non è quindi con la potenza che i tecnici della Renault Sport hanno cercato di incrementare le prestazioni, ma lo hanno fatto ponendo l'attenzione su altre tre macro aree. La prima riguarda la massa complessiva che è scesa di 130 kg rispetto alla Trophy. Continua su Motor1

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sabato 10 agosto 2019

Jaguar XE SV Project 8, la berlina più veloce del mondo

A volte non ci sono avversari da battere, se non te stesso. È il caso della Jaguar XE SV Project 8, una berlina molto speciale, che già due anni fa aveva stabilito il record sul giro nella sua categoria al leggendario circuito del Nurburgring, fermando i cronometri a poco più di 7 minuti e 20 secondi. È un tempo incredibile, che solo supercar estreme sono in grado di abbassare. Ma la Jaguar ci è riuscita. Grazie al costante lavoro di affinamento del reparto Jaguar Special Vehicle Operations, ha dimostrato nuovamente le sue impressionanti prestazioni stabilendo il nuovo record all'Inferno Verde per una vettura di serie quattro porte, fermando la lancetta a 7 minuti e 18,361 secondi, un valore di 7 secondi più basso rispetto a qualsiasi altra concorrente. Rispetto alla vettura del record precedente, questo esemplare montava il Track Pack, che prevede anche l'eliminazione dei sedili posteriori per guadagnare peso. Continua su GQ

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venerdì 9 agosto 2019

Ducati Panigale V4 25 Anniversario 916, in memoria dell’icona di Borgo Panigale

A volte basta un solo prodotto, in questo caso una motocicletta, a cambiare le regole del gioco. Il suo nome è Ducati 916 e a venticinque anni di distanza dal suo arrivo sul mercato ha una linea ancora attualissima, oltre ad essere l'icona per antonomasia del brand di Borgo Panigale. Fin dalla sua prima apparizione, la 916 ha fatto innamorare gli appassionati per il suo design innovativo che l'ha resa unica, diversa da qualsiasi altra moto sportiva in commercio all’epoca. Considerate anche le versioni successive - 996 e 998 - rimaste rimaste in produzione fino al 2004 è stata prodotta in oltre 45.000 unità, un numero incredibile per un costruttore che produce circa 55.000 moto ogni anno. Ma la 916 non ha avuto solo grande successo commerciale,  è anche stata vincente in superbike, dove si è imposta fin dalla gara di esordio e negli anni successivi ha vinto 120 gare, 8 titoli Costruttori e 6 titoli piloti di cui 4 con l’inglese Carl Fogarty. Continua su La Stampa

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giovedì 8 agosto 2019

Mercedes Classe B e Tesla Model 3 tra le più stellate nei Crash test

Arriva una pioggia di stelle nei Crash Test Euro NCAP di luglio, che vedono coinvolte sei nuove auto. La stella di questa tornata di prove è senza dubbio la Model 3 che oltre ad avere meritato le cinque stelle ha stabilito un record di categoria. Le altre valutate con il massimo dei voti sono la Skoda Scala, la nuova Mercedes Classe B e la Mercedes GLE. La nuova Kia Ceed e la DS 3 Crossback, invece, hanno ottenuto quattro stelle, che diventano cinque con l'aggiunta del Safety Pack. Un risultato che dimostra ancora una volta quanto siano importanti i sistemi di assistenza alla guida. Continua su Motor1

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mercoledì 7 agosto 2019

Honda SH300i, la prova su strada - Il primo della classe

Se nelle moto la sigla “CB” è immediatamente associata a Honda, negli scooter accade lo stesso con “SH”. Nata nel 1984 con il “cinquantino”, questa famiglia di mezzi a due ruote specializzati nella mobilità urbana ha saputo evolversi nel tempo andando incontro ai gusti del mercato. Il modello 300 che ha debuttato nel 2007 è una delle migliori soluzioni per chi si muove quotidianamente in città ma deve anche affrontare tangenziali o trasferimenti autostradali. Ce ne siamo convinti dopo un paio di settimane di uso intensivo nel traffico di Roma - senza farci mancare vari chilometri sul Grande Raccordo Anulare - dove l'SH 300 si è dimostrato praticamente perfetto. Continua su La Stampa

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martedì 6 agosto 2019

Bentley, una Continental GT super esclusiva

Che cosa hanno in comune due Bentley progettate e prodotte a circa novanta anni di distanza? Ovviamente nulla, se non (forse) lo spirito. Ma trattandosi di Bentley, appunto, uno dei brand con più fascino e storia al mondo, anche un esercizio di correlazione altrimenti piuttosto rischioso può essere tollerato. E dunque lo charme di una serie speciale che si ricollega al passato può essere così forte da rendere interessante una citazione storica. Nel dettaglio parliamo della Continental GT Number 1 Edition by Mulliner, una serie limitata di cui verranno prodotti solo cento esemplari. La musa ispiratrice è la Bentley No. 1 Blower del 1929, ovvero una versione particolare della 4½ Litre, che riuscì a registrare il record sul giro sulla pista di Brooklands nel 1932 con Tim Birkin. Continua su GQ

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lunedì 5 agosto 2019

Traction Avant, 2CV e CX. La storia Citroën attraverso tre modelli

L'abitacolo è stretto, non ci sono cinture di sicurezza, il parabrezza è così vicino che si potrebbe toccare con il naso. Il volante, poi, è gigantesco, pur avendo una corona molto sottile. Chiave di avviamento in "on", motore già caldo e un colpo di levetta per accenderlo. Qualche sbuffo, un rumore sinistro, una piccola incertezza e poi finalmente il 4 cilindri Citroën prende vita. La Traction Avant è pronta a partire. Il modello che stiamo guidando è una 11 BL del 1956, praticamente una delle ultime versioni prodotte di un'auto che ha debuttato sul mercato nel 1934. È una delle vetture storiche che Citroën ha radunato alle porte di Parigi per festeggiare il centenario. Un secolo fa, infatti, un certo André Citroën presentava la prima automobile che portava il suo nome. Il marchio omonimo era già stato fondato qualche mese prima, ma il 4 giugno del 1919 fu esattamente il giorno in cui molti parigini riempirono la salle d’exposition Alda, che si trovava agli Champs Élysées, per osservare la Type A. Continua su La Stampa

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