sabato 16 novembre 2019

Porsche Taycan Turbo S, la prova - “Velocità warp” ed emissioni zero

Spendereste oltre 200.000 euro per una supercar elettrica? Alla fine, ogni pensiero sulla Porsche Taycan si riduce essenzialmente a questa domanda. Con i suoi quasi 5 metri di lunghezza potrebbe essere considerata una limousine, ma la ridotta altezza del tetto (1,37 metri), unita al pavimento rialzato per ospitare la batterie, configurano un abitacolo realmente comodo solo per chi sta davanti e una capacità di carico bagagli appena sufficiente (360 litri al posteriore e 81 all'anteriore). Quindi un uso di servizio e rappresentanza, per quanto di alto livello, sarebbe piuttosto limitato. Continua su La Stampa

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venerdì 15 novembre 2019

Mercedes GLC 300 e 4MATIC, l'ibrido plug-in di terza generazione

Mercedes prosegue nel percorso di elettrificazione della sua gamma, che arriverà ad avere dieci modelli ibridi plug-in entro la fine del 2019, presentando la nuova GLC 300 e 4MATIC, che porta anche al debutto a Francoforte la terza generazione di powertrain ibrido di Stoccarda, in questo caso specifico in configurazione ibrida plug-in. Il motore 2 litri turbo benzina da 211 CV e 350 Nm di coppia è supportato da un'unità elettrica da 90 kW e 400 Nm. Insieme configurano una potenza di sistema di 320 CV e una coppia di 700 Nm, sufficienti per accelerare da 0 a 100 km/h in 5,7 secondi - grazie anche alla trazione integrale - e superare i 230 km/h. In modalità full electric, invece, si arriva a 130 km/h e l'autonomia è di circa 40 km - l'omologazione WLTP è ancora in corso - grazie a una batteria da 13,5 kWh. A livello di consumi ed emissioni siamo a 2,5-2,2 l/100 km e 57-51 g/km di CO2, ovviamente misurati con il plus della batteria piena. Continua su Motor1

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giovedì 14 novembre 2019

Ken Miles, chi era il pilota interpretato da Christian Bale «Le Mans 66 - La Grande Sfida»

Ken Miles, interpretato da Christian Bale in Le Mans 66 - La Grande Sfida, era un uomo come non ce ne sono più. Era un ingegnere e un meccanico, ma anche un pilota velocissimo, solo che interpretava le corse come un passatempo, un hobby si direbbe oggi, anche perché nella sua epoca correre per lavoro era molto diverso rispetto a oggi: i soldi erano pochi, le gare tante e le possibilità di morire ancora di più. Ma Ken Miles è stato anche uno degli uomini che ha portato la Ford a vincere la 24 Ore di Le Mans. Lui e Carroll Shelby hanno preso un prototipo inglese, ci hanno infilato dentro un mastodontico V8 americano e lo hanno trasformato in una perfetta auto da corsa, passata alla leggenda come Ford GT 40. Ken Miles è nato durante l'ultimo anno della Prima Guerra Mondiale, da giovane ha corso in motocicletta e poi è diventato un comandante di carri armati durante la Seconda Guerra Mondiale, combattendo per l'esercito britannico e vedendo la morte in faccia diverse volte. Continua su GQ

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mercoledì 13 novembre 2019

Jaguar Vision Gran Turismo Coupé, il “Giaguaro” per la Play Station

Jaguar era uno dei pochi brand a non avere ancora creato una vettura virtuale per il popolarissimo videogame Gran Turismo Sport. Ora, con la nuova Vision Gran Turismo Coupé ha colmato il distacco, andandosi ad aggiungere a un lunghissimo elenco di marchi che va da dai generalisti ai più blasonati. E' stata progettata guardando alle competizioni sportive del passato, traendo ispirazione, in particolare, dalla C-Type e dalla D-Type, entrambe vincitrici della 24 Ore di Le Mans. Continua su La Stampa

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martedì 12 novembre 2019

Porsche 911 Carrera RS 2.7, la coda d’anatra più famosa del mondo

Quando un’auto sportiva è prodotta ininterrottamente per quasi 60 anni, quando diventa un’icona globale, quando ha un’infinità di declinazioni e quando primeggia nelle piste di tutto il mondo, è molto difficile scegliere quale sia la sua versione definitiva. Ovviamente stiamo parlando della Porsche 911, che per molti è semplicemente la regina delle auto sportive. Ma dal 1963 a oggi, quale è quella più iconica? E’ impossibile stabilirlo con certezza, ma se dicessimo la 911 Carrera RS 2.7, non sarebbero in tanti a essere in disaccordo con noi. Posto che le sue linee sono immortali e che non sono state intaccate dalla plastica o dalla modernità, come nelle successive 964 e 993, la RS 2.7 rappresenta l’essenza stessa della sportività. In lei le parole renn sport (da cui RS) che letteralmente vuol dire “da corsa” trovano pienamente significato. Basti pensare che con i suoi 6,1 secondi per passare da 0 a 100 km/h, oggi un tempo che fa quasi sorridere per una sportiva di razza, è stata la 911 più scattante per diverso tempo, soprattutto grazie a una leggerezza intrinseca. Continua su Autoappassionati

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lunedì 11 novembre 2019

LEVC LCV, il nuovo furgone elettrico anglo-cinese

Al Salone di Francoforte, tra i brand più blasonati e i veicoli più famosi, ha fatto capolino anche un piccolo furgone che potrebbe lasciare più di qualche segno sul mercato. Per ora è solo un prototipo e la sua sigla non potrebbe essere più banale: LCV, come Light Commercial Vehicle. Lo ha realizzato la London EV Company (LEVC), ovvero la società che produce i famosi taxi inglesi i cui proprietari sono i cinesi di Geely. E in effetti la somiglianza con il "cab" britannico è piuttosto evidente, tanto nelle proporzioni quanto nel frontale. "Lo scenario del trasporto urbano sta cambiando rapidamente e abbiamo una opportunità imperdibile di portare qualcosa di innovativo e dirompente - ha spiegato Joerg Hofmann durante il Salone di Francoforte - C'è una forte domanda di veicoli da lavoro di medie dimensioni e a emissioni zero e il nostro LCV è la riposta  perfetta". Continua su Omnifurgone

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domenica 10 novembre 2019

BMW si dirige (di nuovo) verso l'auto a idrogeno

Quella tra BMW e l'idrogeno è una storia lunga e tormentata, proprio come alcune storie tra amanti che si lasciano e si riprendono. Iniziata negli anni Duemila con il prototipo H2R e con la Hydrogen 7, che bruciava l'idrogeno direttamente nei cilindri al posto della benzina (ma aveva solo 200 km di autonomia oltre a costare tantissimo), è proseguita nella decade seguente con altri tre veicoli laboratorio dotati di fuel cell: una Serie 1 (2010), una i8 (2012) e una Serie 5 GT (2015). Tutte automobili rimaste allo stadio prototipale, a cui non è mai stato dato un seguito produttivo. Poi, dopo qualche anno di silenzio e la ridefinizione della strategia globale, al Salone di Francoforte BMW ha annunciato il ritorno alle fuel cell in grande stile, con la i Hydrogen NEXT, dichiarando che “può essere una soluzione reale, soprattutto per le lunghe distanze”. A questo si aggiunge che la Casa bavarese ritiene che la domanda per questo tipo di tecnologia possa crescere nella seconda metà degli anni Venti. Continua su Motor1

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