martedì 24 dicembre 2019

Abarth 695 70° Anniversario, la prova - Piccola peste da collezione

Quello dei settanta anni non è un compleanno come gli altri, soprattutto se riguarda un'azienda particolare come Abarth che ha saputo sopravvivere alla crisi dei piccoli preparatori trasformandosi in un vero e proprio brand. Un cambiamento che forse il mitico Karl Abarth non si sarebbe mai aspettato e che ha portato gloria allo Scorpione. Oggi la gamma è composta da due auto, la spider 124 figlia del progetto comune tra FCA e Mazda e la sempreverde 595/695. E proprio quest'ultima è stata scelta per celebrare la ricorrenza, con una serie speciale e limitata che si chiama 695 70° Anniversario. Verrà prodotta in soli 1.949 esemplari, con un allestimento esclusivo che determina il prezzo di 34.600 euro. Una cifra non proprio popolare, ma del resto questa è una dedicata ai collezionisti e ai fan più integralisti della Abarth. Continua su La Stampa

Follow me on instagram -- Alessandro Vai

lunedì 23 dicembre 2019

Ford Sierra RS Cosworth, la prima auto stradale oltre i 100 CV/litro

Dici Sierra RS Cosworth e sei subito negli anni Ottanta, in quell’epoca felice in cui le Case automobilistiche erano ancora interessate in un certo modo alle competizioni e dunque prendevano delle banalissime auto da famiglia e ne ricavavano dei…mostri. A volte erano belle, a volte meno, ma la loro personalità era indiscutibile. La Sierra RS Cosworth è esattamente una di queste automobili, madre di una lunga stirpe di modelli che arriva fino a noi con l’ultima Focus RS (anche se l’impegno nelle competizioni, ormai, è venuto meno). Siamo nel 1983 e alla Ford vogliono una vettura da far correre nei vari campionati nazionali turismo, che in quegli anni, oltre a essere molto seguiti, trainavano realmente le vendite dei modelli di serie. La prescelta è la nuova Sierra, che era già disponibile in una versione “pepata” (la XR4i) con il motore 2.8 V6. Ma serviva qualcosa di più e allora alla Ford si avvalsero dello storico partner Cosworth, semplicemente il motorista più vincente della storia della Formula 1.Continua su Autoappassionati

Follow me on instagram -- Alessandro Vai

domenica 22 dicembre 2019

Le 10 auto con i nomi più fighi di sempre

Stabilire le 10 auto con i nomi più fighi di sempre non è un impresa semplice. Questo genere di gusto è molto soggettivo e quindi le preferenze possono variare, anche di molto. Ovviamente alcuni nomi sono fighi per definizione, come Diablo, Mustang e Viper, solo per citarne alcuni. Quindi, per compilare questa classifica abbiamo cercato qualche cosa di un po' più particolare e stimolante. Purtroppo sono quasi tutte auto introvabili e quindi l'effetto wow che potreste generare annunciando di possederne una rimarrà del tutto virtuale. Tuttavia potreste citarle per fare colpo in qualche chiacchierata tra amici, dove esibire una cultura automobilistica esagerata. L'importante, poi, è che vi ricordiate anche di auto si parla, giusto per dare un senso a quello che dite. Eccovi, dunque, le 10 auto con i nomi più fighi di sempre, ordinate dalla più alla meno cool. Continua su GQ

Follow me on instagram -- Alessandro Vai

sabato 21 dicembre 2019

Lexus LF-30, al Salone di Tokyo il futuro (prossimo) è elettrico e autonomo

Se c'è un luogo dove mostrare tutta la tecnologia avveniristica di cui si dispone, quello è il Salone di Tokyo, a maggior ragione se si tratta di un brand padrone di casa come Lexus. Nell'appuntamento più importante del Sol Levante, dove l'hi-tech è di casa, il brand di lusso di Toyota ha presentato una concept car chiamata LF-30, dove il numero indica (in anni) l'orizzonte temporale per cui è stata pensata. Continua su La Stampa

Follow me on instagram -- Alessandro Vai

venerdì 20 dicembre 2019

Nuova Toyota Mirai, l'ammiraglia a idrogeno ha la trazione posteriore

Che Toyota sia uno dei pionieri dell'elettrificazione è cosa nota da oltre venti anni, ma la Casa giapponese ha sempre dichiarato di credere - e dunque di sviluppare - in diverse strategie per arrivare a una mobilità sostenibile a lungo termine e l'idrogeno è una di queste. Nel 2015 la Mirai (che in Giapponese significa futuro) è stata la prima auto di serie alimentata con le fuel cell a essere disponibile per la vendita nelle concessionarie americane. Oggi, Toyota ha svelato la seconda generazione della Mirai,sotto forma di concept che rispetto al modello originale pone l'attenzione anche sul design. Continua su Motor1

Follow me on instagram -- Alessandro Vai

giovedì 19 dicembre 2019

Renault Zoe è la citycar elettrica più venduta in Europa

La Renault Zoe è semplicemente la citycar elettrica più venduta in Europa. È nata sette anni fa e finora è stata prodotta in oltre 150.000 unità. I tecnici francesi non hanno mai smesso di aggiornarla e ora ha un motore elettrico più potente (100 kW) e più autonomia, ma anche un design evoluto. La nuova batteria da 52 kWh aumenta il raggio d’azione fino a 350 km - omologati nel ciclo WLTP - e offre maggiori soluzioni di ricarica, grazie all’introduzione della presa per la corrente continua (DC). E così, durante una breve sosta per bere un caffè, su una colonnina DC da 50 kW, la Renault Zoe può recuperare in 30 minuti l’energia sufficiente per percorrere altri 150 chilometri del tuo emozionante viaggio. Nella quotidianità, invece, è una fedele compagna per affrontare i grandi centri urbani dove facilita la vita al suo conducente, ma anche una perfetta complice nel tempo libero, consentendo di partire senza meta alla ricerca dell’evasione dalla routine e dalla frenesia di tutti i giorni. Continua su GQ

Follow me on instagram -- Alessandro Vai

mercoledì 18 dicembre 2019

La Seat Ibiza festeggia 35 anni da Auto e Moto d’Epoca di Padova

Nel 1984 arrivava sul mercato la prima generazione della Seat Ibiza, un modello fondamentale per la Casa spagnola che per la prima volta si affrancava dalla mera copia carbone dei modelli Fiat. Nel 1982, infatti, la Casa torinese e il governo iberico non trovarono l'accordo per prolungare la partnership industriale e un anno dopo il controllo della Seat venne assunto dalla Volkswagen. Continua su La Stampa

Follow me on instagram -- Alessandro Vai