mercoledì 15 aprile 2020

“Se ti abbraccio non avere paura”, padre e figlio in moto sulle orme di Marrakech Express

“Se ti abbraccio non aver paura” è un film documentario sull'amore, quello tra un padre e un figlio che decidono di intraprendere insieme un lungo viaggio in moto. Il film è stato realizzato da Niccolò Maria Pagani con il supporto di BMW Motorrad Italia e Ushuaia Film. L'idea è partita dal libro omonimo di Fulvio Ervas, ispirato alla storia vera di Franco Antonello e del figlio autistico Andrea, che lo scorso anno sono saliti in sella alla loro BMW per ripercorrere il tragitto reso famoso da un altro film: Marrakech Express. “Viaggiare è sempre stato nel mio DNA fin da piccolo - racconta Franco Antonello - in moto è come farlo qualche metro sopra tutto e tutti. È come volare. Sono partito dieci anni fa per un folle viaggio in moto di tre mesi con Andrea e questo ha cambiato le nostre vite". Continua su La Stampa

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martedì 14 aprile 2020

Coronavirus, come mantenere in forma l’automobile ferma da settimane

In questo periodo in cui bisogna stare a casa, la maggior parte delle auto restano ferme, parcheggiate per strada oppure nei box. Qualcuno è sicuramente costretto a prenderle per andare a fare la spesa o lavorare, ma la maggior parte degli automobilisti si arrangia facendo tutto a piedi. Dunque è già passato un mese da quando è iniziata la quarantena e verosimilmente molte vetture sono ferme da allora. Qualche batteria già a fine vita sarà dunque già completamente scarica, ma per tutte le altre auto che ancora non hanno subìto gli effetti del coronavirus, si possono mettere in atto alcuni comportamenti per preservarle. Continua su La Stampa

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sabato 11 aprile 2020

Le auto elettriche in commercio

Ecco 10 auto elettriche da comprare subito. Dopo i primi anni di stallo, la mobilità elettrica sta infatti finalmente prendendo piede, tanto che nel 2019 questo genere di auto ha rappresentato per la prima volta la scelta del 2% degli automobilisti europei. Sono ancora numeri marginali, ma sempre un grande passo avanti rispetto al «quasi zero» di solo un paio di anni fa. Questo perché l'offerta sta diventando sempre più ampia e allettante. Nel primo caso perché copre diverse categorie e tipologie di veicoli, dalle citycar ai grandi SUV e nel secondo perché i prezzi stanno lentamente scendendo, soprattutto grazie al minor costo delle batterie al litio. Se poi si aggiungono gli incentivi governativi (fino a 6.000 euro) e quelli regionali, che in alcuni casi raddoppiano quelli nazionali, alcuni modelli diventano realmente convenienti. Ecco quindi la nostra lista di 10 auto elettriche da comprare subito. Continua su GQ

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venerdì 10 aprile 2020

Steve McQueen, le auto e le moto da urlo

Le auto e le moto per Steve McQueen sono state una vera e propria ragione di vita, anche più del su mestiere di attore per cui è famoso in tutto il mondo e ancora oggi è celebrato come uno degli uomini più affascinanti di sempre. Per molti il più affascinante. Nei suoi 50 anni di vita ha lasciato un segno indelebile nella cultura di massa, diventando un mito senza tempo. Sono passati quaranta anni dalla sua morte e novanta dalla sua nascita, ma la sua immagine è più viva che mai. Secondo il figlio Chad, Steve era «uno davvero incasinato dentro. Non ha mai conosciuto suo padre, la madre era una figura assente e beveva molto. Sembrerà paradossale, ma guidare a 350 chilometri all’ora fa sentire molto rilassati. Credo che mio padre andasse a correre per svuotarsi la testa». La velocità come cura di uno spirito tormentato. «Steve McQueen aveva l’anima rock e rivoluzionaria, lo sguardo puro e da maledetto. Ci sono alcune scene che ancora mi emozionano» ci ha raccontato Vasco Rossi, autore del servizio di copertina di GQ aprile 2020, ricordando riprese mitiche come quella de La grande fuga. Ecco dunque, le auto e le moto di Steve McQueen. Continua su GQ

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giovedì 9 aprile 2020

Un jet-limousine non si era mai visto

Un jet-limousine non si era mai visto, ma la creatività umana non ha limiti e negli Stati Uniti le leggi sull'omologazione di mezzi che possono circolare sono molto diverse da quelle europee. In altre parole, si possono fare molte più cose, anche alquanto strane, che da noi senza infrangere la legge. Il jet-limousine è proprio figlio di queste possibilità e anche degli specialisti di tuning americani, che quanto a eccentricità non sono secondi a nessuno. In questo caso l'inventore è un signore dell'Oregon, Dan Harris, che è stato affiancato in questa impresa da Frank De Angelo, proprietario della società Jetsetter. Il progetto del jet-limousine (che è un esemplare unico) è durato due anni, un tempo nemmeno troppo lungo considerando che tutto è stato sviluppato e costruito da zero, adattando componenti pensati inizialmente per un altro uso. Il punto di partenza è stata la fusoliera di un aereo privato Learjet, a cui è stato aggiunto un telaio tubolare, sia per garantire la giusta rigidità per i viaggi su strada, sia per ospitare un motore General Motors V8 da 8,1 litri e 400 CV. Il peso è salito fino a 11 tonnellate, ma così è stata garantita la sicurezza e dunque l'omologazione per circolare su strada. Continua su GQ

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mercoledì 8 aprile 2020

La Volvo XC40 Recharge diventa anche ibrida plug-in

La Volvo XC40 Recharge diventa anche ibrida plug-in, ampliando una gamma che già si compone delle tradizionali varianti benzina e Diesel e della versione 100% elettrica. Il nome completo è Volvo XC40 Recharge T5 Plug-in Hybrid, ma al di là della nomenclatura quello che conta sono le possibilità che la crossover svedese offre. Sotto il cofano anteriore, infatti, c'è lo stesso 1.5 turbo benzina 3 cilindri delle T3, ma qui ha una potenza di 180 CV, a cui si aggiungono gli 82 forniti dal motore elettrico, per un picco massimo di 262 CV e 425 Nm. La batteria ha una capacità di 10,7 kWh, che sono sufficienti per percorrere fino a 45 km, quando l'auto viene utilizzata in modalità full electric. La peculiarità delle ibride plug-in, infatti, è quella di poter immagazzinare la riserva di energia necessaria per coprire la maggior parte dei tragitti urbani quotidiani. In tutte le altre occasioni, invece, il comportamento è quello di una normale ibrida, in cui propulsore termico ed elettrico coesistono per aumentare al massimo l'efficienza. La ciliegina sulla torta, infine, è quella di poter sfruttare anche il massimo delle prestazioni dovute all'azione combinata delle due unità: l'accelerazione da 0 a 100 km/h richiede solo 7,3 secondi e la velocità massima - come in tutte le nuove Volvo - è limitata a 180 km/h. Continua su GQ

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martedì 7 aprile 2020

BMW R 18, ritorno alla cruiser

La BMW R 18 segna il ritorno del marchio tedesco nel settore delle cruiser, dopo l'esperienza con la R 1200 C prodotta a cavallo tra la metà degli anni Novanta e l'inizio dei 2000. Ma se la "C" era una derivazione custom della piattaforma su ci venivano costruite tutte le boxer di quell'epoca, la nuova BMW R18 è una moto completamente a sé stante, a partire dal motore. Inoltre, rientra nella tradizione delle moto storiche BMW, sia in termini tecnici che di design, rifacendosi a modelli famosi come la R 5. Dal punto di vista sia tecnologico che visivo, sposta di nuovo l’attenzione sui componenti essenziali della moto: una tecnologia purista e senza orpelli, con il motore boxer come fulcro del piacere di guida. L'elemento più caratterizzante è proprio il "Big Boxer", che unisce l'aspetto imponente ai canoni visivi dei bicilindrici per cui BMW è famosa fin dagli anni Venti: con una cilindrata di 1.802 cc eroga 91 CV a 4.750 giri e oltre 150 Nm di coppia tra 2.000 e 4.000 giri. Dopo il propulsore viene il telaio in acciaio, del tipo a doppia culla, a cui sono collegate le sospensioni che non hanno alcun sistema di regolazione elettronica: come nella R5, il forcellone posteriore con sistema Cantilever (regolabile nel precarico) circonda l’asse di trasmissione tramite giunti bullonati, mentre la forcella è telescopica (con copri forcella). Continua su GQ

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