domenica 18 ottobre 2020

Lapo Elkann, le sue auto sono geniali (come lui)


Le auto di Lapo Elkann sono tante, troppe per elencarle tutte. Di alcune è stato il responsabile del marketing ai tempi dell'esperienza in Fiat e poi di quella in Ferrari, di altre il proprietario e di molte altre ancora la mente creativa che ha portato alla realizzazione di esemplari unici e serie speciali con Garage Italia, l'atelier di personalizzazione che lui stesso ha fondato. Le auto di Lapo Elkann, che il 7 ottobre compie 43 anni, rappresentano un percorso nella storia e nella genialità stravagante della sua stessa mente. Come le ultime vetture, una Ferrari GTC4 Lusso Azzurra e una Abarth 595 Competizione Azzurra, che sono state messe all'asta da Wannenes Classic & Sports Cars e il cui ricavato è stato devoluto interamente alla Fondazione Laps (che punta al recupero di minori con problemi di tossicodipendenza o a rischio di caduta in substrati criminali oltre che il programma Connessione Vitale che è invece volto al contrasto delle dipendenze digitali). Ovviamente Lapo è legato a doppio filo alle auto italiane. In passato ha avuto una Ferrari 458 Italia wrappata con una livrea mimetica, allo stesso modo di una Jeep Grand Cherokee, ma non solo. Vediamo insieme le sue auto. Continua su GQ

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sabato 17 ottobre 2020

Rally Legend 2020, a San Marino torna lo spettacolo dei motori


Dopo il Legend Show di giovedì sera e le prime prove speciali del venerdì, oggi il Rallylegend di San Marino entra nel vivo, prima del gran finale di domenica. Un weekend con i più grandi campioni di rally e auto spettacolari tra passato e presente, giunto alla diciottesima edizione anche grazie a sponsor come Sparco e Eberhard & Co. che si conferma per l’ottavo anno consecutivo Official Time Keeper. Al Rallylegend le vetture che hanno fatto la storia del rally si sfidano con quelle attuali su percorsi speciali all’interno della Repubblica di San Marino. Sono iscritti circa 125 equipaggi provenienti da tutto il mondo, divisi in cinque categorie, tra i quali spiccano piloti del calibro di Ari Vatanen, campione del mondo rally 1981 e vincitore di quattro Dakar, a bordo della sua Ford Escort RS Cosworth, con cui ottenne il quinto posto al rally Acropoli del 1994, anche in questa occasione affiancato dalla sua navigatrice del tempo Fabrizia Pons. Continua su La Stampa

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venerdì 16 ottobre 2020

Citroen C3 e C5 Aircross, la qualità della vita è tutto


Le Citroen C3 e C5 Aircross sono due facce della stessa medaglia. Nonostante appartengano a segmenti diversi, nonostante abbiano dimensioni e prezzi non paragonabili, guidandole è immediato riscontrare la stessa filosofia che è alla base del progetto, ovvero l'attenzione al comfort. La C3 che abbiamo guidato sulle rive del lago di Como è il restyling della terza generazione della piccola francese, arrivata sul mercato nel 2016, mentre la C5 Aicross è la variante ibrida plug-in del SUV medio uscito nel 2019. Quest'ultimo è uno dei frutti del matrimonio tra PSA e Opel: la piattaforma su cui è basato è infatti la stessa della Peugeot 3008, della Opel Grandland X e della DS 7 Crossback con cui condivide anche motori e trasmissioni. Al contrario delle due cugine, tuttavia, la Citroen punta principalmente sul comfort e sulla versatilità, senza rinunciare a uno stile molto personale e dal family feeling piuttosto marcato. Le dimensioni sono quelle tipiche del segmento C-SUV, con 4,5 metri di lunghezza, 1,84 di larghezza e 1,67 di altezza. Dal punto di vista tecnico, invece, la peculiarità più importante sono le sospensioni, che utilizzano gli smorzatori idraulici brevettati dalla Casa francese. Tutte le sconnessioni vengono filtrate completamente e anche quando si incontrano le buche più profonde, l'auto le sorvola senza alcun problema. Il comfort a bordo ne guadagna e i sedili fanno la loro parte, con una comodità che ha davvero pochi rivali in questo segmento. E qui ritroviamo un concetto comune alle Citroen C3 e C5 Aircross, cioè l'Advanced Comfort. Continua su GQ

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giovedì 15 ottobre 2020

Con "Radici nel futuro", Mazda porta le querce da sughero nel cuore di Roma


L'arrivo di un'auto elettrica sul mercato porta spesso con sé l'attivazione di qualche iniziativa votata alla sostenibilità, proprio per sottolinearne le caratteristiche "green". Solitamente si tratta dell'installazione di qualche colonnina di ricarica, oppure del sostegno a un progetto di compensazione delle emissioni. Mazda, invece, per sottolineare l'inizio della commercializzazione della MX-30 e celebrare al tempo stesso il centesimo anniversario della fondazione, ha scelto un modo più originale: all'interno del Parco Regionale dell’Appia Antica verrà realizzato il Bosco Mazda di querce da sughero, che verranno piantumate all’interno ,nell’area della Farnesiana. Con la collaborazione dell’Ente Parco regionale appia antica, verranno piantati settantotto alberi, ognuno a rappresentate i settantasette concessionari e riparatori autorizzati italiani, più uno per Mazda Italia. Continua su La Stampa

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mercoledì 14 ottobre 2020

Tom Cruise semina il panico a Roma con la sua BMW M5


Tom Cruise è a Roma per girare il nuovo capitolo di Mission: Impossible, la saga che l'ha reso famoso in tutto il mondo. Non che prima non lo fosse, ma i sei capitoli del franchise di azione hanno ulteriormente contribuito. Le riprese del settimo film, il cui titolo preciso è Mission: Impossible - Lybra, sono appena iniziate e Tom Cruise è a Roma proprio in questi giorni. Nelle scene che sono state girate finora, è stata impegnata una BMW M5, che appare senza tutte e quattro le portiere, che sicuramente nel film verranno abbattute in qualche «autoscontro» con il cattivo di turno. Il nuovo Mission: Impossible - Lybra è diretto da Christopher McQuarrie e sarà girato in diverse strade del centro storico tra cui via della Tribuna Campitelli, Corrado Riccie e i Fori imperiali. Il Campidoglio ha spiegato che nei primi giorni le riprese interesseranno prevalentemente il Rione Sant'Angelo e il rione Monti per poi spostarsi in diverse vie del centro. l tutto avviene adottando scrupolose misure di prevenzione della diffusione del virus, con test giornalieri per l'intera troupe e cast e disinfezioni degli ambienti e attrezzature. Secondo i dati forniti dalla produzione - curata dalla Lotus Production srl - dei circa 35 milioni di costi della produzione in Italia si prevede che oltre 18 milioni saranno spesi a Roma. Continua su GQ

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martedì 13 ottobre 2020

Bimota Tesi H2, rinasce la moto sportiva anticonformista per eccellenza


La storia della Bimota Tesi è così lunga e articolata che non basterebbe un libro per esaurirla. Il primissimo progetto nacque nel 1983, proprio come tesi di laurea in ingegneria degli studenti Pierluigi Marconi e Roberto Ugolini. Da lì in poi ne sono state sviluppate tre generazioni e, al loro interno, diverse versioni, di cui molte con motore diverso, come da tradizione della Casa riminese. La Bimota, infatti, è da sempre specializzata nello sviluppare moto all'avanguardia della tecnica, sia come scelte ingegneristiche che di materiali, ma sfruttando i motori di altri costruttori; solitamente dei quattro giapponesi, più BMW e Ducati. Un concetto aziendale molto particolare e del resto, nella sua storia, la Bimota ha vissuto molti alti e bassi. Nel 2019, però, il 49,9% dell'azienda è stata comprata dalla Kawasaki, mentre il restante 50,1% è rimasto nelle mani degli imprenditori svizzeri Marco Chiancianesi e Daniele Longoni che nel 2013 la salvarono dal fallimento. Oggi, invece, parliamo dell'incredibile Tesi H2. Continua su La Stampa

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lunedì 12 ottobre 2020

DS 7 Crossback Louvre, arte in movimento


La DS 7 Crossback Louvre porta l'arte del leggendario museo francese all'interno di una vettura. A bordo della crossover parigina si può vivere un'esperienza artistica immersiva, scoprendo le opere più emblematiche del museo che sono mostrate sul display da 12 pollici del sistema di infotainment. Quando si mette in moto la DS 7 Crossback Louvre si può ascoltare un podcast di quattro minuti per ognuna delle centottantadue opere selezionate dai team del museo del Louvre, per rappresentare l’insieme delle collezioni e dei dipartimenti del museo. La Vittoria di Samotracia, il ritratto della Monna Lisa di Leonardo da Vinci, Le Nozze di Cana del Veronese, l'Incoronazione dell'Imperatore Napoleone I di Jacques-Louis David, la Zattera della Medusa di Théodore Géricault, La Libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix o la statua egiziana dello scriba accovacciato sono tra le opere proposte. Possono essere visualizzate settimanalmente o scoperte tramite un motore di ricerca e la massima raffinatezza consiste nel poter viaggiare con un'opera d’arte - pittura o scultura - visualizzata proprio sullo schermo centrale. Continua su GQ

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