giovedì 14 gennaio 2021

La Apple Car potrebbe essere prodotta da Hyundai


La Apple Car potrebbe essere prodotta da Hyundai, ma non prima del 2027. Lo scenario, in realtà, è ancora più complesso e va osservato da diverse angolazioni. Intanto i fatti, che sono quelli riportati dal Korea Economic Daily, che per primo ha pubblicato l'indiscrezione secondo cui Hyundai starebbe esaminando una proposta di collaborazione arrivata proprio dalla Apple. Proposta che in effetti è stata confermata ufficialmente dalla casa coreana, che però ha allargato la prospettiva: «Sappiamo che Apple è impegnata in trattative con diverse case automobilistiche globali, tra cui la Hyundai Motor e visto che il negoziato è nella sua fase iniziale, nulla è stato deciso», ha dichiarato un portavoce Hyundai, specificando poi che le trattative riguardano la produzione di un veicolo elettrico e anche lo sviluppo delle batterie e della tecnologia di guida autonoma, con l'obiettivo di arrivare sul mercato nel 2027. A Cupertino le bocche sono cucite come sempre, ma quanto dichiarato da Hyundai ha un peso specifico non indifferente e, in ogni caso, non è arrivata nessuna smentita ufficiale da parte di Apple. E in questo genere di trattative, anche l'assenza di smentite è importante. L'arrivo della Apple Car, dunque, sembra sempre più sicuro e secondo gli analisti non sarà direttamente l'azienda Californiana a produrle. Il modello industriale sarebbe lo stesso che Apple conosce bene, ovvero quello dell'esternalizzazione. Continua su GQ

Follow me on instagram

mercoledì 13 gennaio 2021

Renault Megane Sporter E-Tech, la prova dell'ibrida plug-in


In quest'epoca di elettrificazione frenetica ed estesa, lo sviluppo dell'ibrido classico - quello che definiamo come full hybrid - sta un po' subendo il fatto che la maggior parte dei costruttori automobilistici si stiano orientando sull'elettrico puro, sul mild hybrid e sul plug-in hybrid.In questo contesto Renault, che da anni presidia il mercato delle auto a batterie (i BEV, Battery Electric Vehicles), ha deciso di inventare un sistema HEV (Hybrid Electric Vehicle) inedito, scendendo in un campo di battaglia creato da Toyota ormai oltre un quarto di secolo fa. Continua su Motor1

Follow me on instagram

martedì 12 gennaio 2021

Aston Martin e Zagato insieme per una serie limitata che si vende solo "in coppia"


Quando chi acquista un'auto decide di spendere diversi milioni di euro per portarsi a casa qualcosa di straordinario, le strade per distinguersi dalla "massa" di ricconi privi di gusto sono sostanzialmente due: cercare un pezzo d'epoca o una youngtimer rara, oppure commissionare una one-off, ovvero un modello costruito su misura che non verrà mai più replicato. E poi ci sono le sfumature, come le Aston Martin V12 Zagato Heritage Twins costruite da R-Reforged un atelier di personalizzazione la cui sede centrale è in Svizzera, ma che per questo progetto opera nel Regno Unito, a Warwick. La stessa definizione di "Twins" lascia intuire che si tratta di una coppia di vetture - nel senso che si possono comprare solamente in coppia in versione Coupé e Speedster - mentre la presenza del cognome del famoso carrozziere milanese è dovuto alla celebrazione del secolo di attività. Continua su La Stampa

Follow me on instagram

lunedì 11 gennaio 2021

Le 10 auto più costose del mondo nel 2020


Le 10 auto più costose del mondo sono soprattutto hypercar, ovvero supercar estreme, costruite in pochissimi esemplari, se non in una singola unità, capaci di prestazioni altissime. Motori dalle potenze stratosferiche, componenti ultra sofisticati in materiali esotici di derivazione aeronautica (carbonio, kevlar, titanio, magnesi e chi più ne ha più ne metta), finiture e rivestimenti al top. Il tutto condito da un assemblaggio rigorosamente a mano. Sono vetture che difficilmente usciranno dai garage dei loro super facoltosi padroni. Forse una volta all'anno, per qualche raduno, o forse anche meno. Restano le foto e le loro schede tecniche per far sognare gli appassionati. E di sogni si tratta, per la maggior parte di noi comuni mortali, perché in tutti i casi si tratta di cifre solitamente associate ad abitazioni di lusso e invece in questo caso riguardano delle supercar. Vediamo dunque quali sono le 10 auto più costose del mondo, in vendita nel 2020. Continua su GQ

Follow me on instagram

domenica 10 gennaio 2021

Renault Twingo Electric - LA PROVA: cittadina moderna ed efficiente


Non è certo un mistero che dal momento in cui le auto elettriche hanno iniziato ad affacciarsi sul mercato, il prezzo è sempre stato uno degli ostacoli principali alla loro diffusione. Ancora oggi, sebbene siano calati in senso assoluto, i listini delle elettriche rimangono sempre alti e infatti la maggior parte dei paesi europei ha attivato programmi di incentivazione. Tra questi c'è anche l'Italia e così, gli 11.500 euro necessari per portare a casa la nuova Renault Twingo Electric fanno alzare immediatamente il livello di attenzione. È vero che si tratta di un prezzo promozionale, legato al massimo sfruttamento degli eco-incentivi - per avere i 10.000 euro di bonus occorre rottamare un veicolo da Euro o a Euro 4 - ma fa comunque il suo effetto, anche perché include il valore delle batterie, che solitamente Renault fa pagare a parte con un canone mensile. Continua su La Stampa

Follow me on instagram

sabato 9 gennaio 2021

Lamborghini SC20, il prezzo stimato dell'auto dei nostri sogni


La Lamborghini SC20 è una specie di sogno trasformato in realtà. È un esemplare unico di barchetta da pista, ma omologata per la circolazione su strada. Inoltre, è la prima one-off aperta progettata dal dipartimento Motorsport e disegnata dal Centro Stile di Sant’Agata Bolognese seguendo i desideri del fortunato cliente, coinvolto nel progetto fin dai primi disegni degli stilisti Lamborghini. L’obiettivo comune era realizzare una vettura unica, estrema nel design e nelle prestazioni, capace di unire soluzioni aerodinamiche derivate dalle vetture da competizione a linee inedite e dettagli esclusivi. «Due anni dopo la SC18 Alston, la SC20 è stata una nuova, intrigante sfida. Le principali fonti di ispirazione sono state la Diablo VT Roadster, la Aventador J, la Veneno Roadster e la Concept S: il risultato è un connubio tra creatività e attitudine racing», ha spiegato Mitja Borkert, Responsabile del Centro Stile Lamborghini. Continua su GQ

Follow me on instagram

venerdì 8 gennaio 2021

Le tute ignifughe da pilota, una storia iniziata negli anni Settanta


Il terribile incidente avvenuto in Formula 1 domenica scorsa, che ha visto Romain Grosjean uscire sulle sue gambe e praticamente illeso da un terribile rogo, ha riportato l'attenzione pubblica sulla sicurezza dei piloti. La maggior parte dei discorsi di pubblico e addetti ai lavori si sono concentrati sull'Halo - sul quale non ci soffermeremo perché è già stato detto tutto e il contrario di tutto - facendo passare in secondo piano l'incendio da cui il pilota svizzero è uscito solo con qualche ustione alle mani. Merito dei suoi riflessi nell'uscire dalla monoposto, della rapidità dei soccorsi ma anche della tuta ignifuga. Questa, come il resto dell'abbigliamento tecnico indossato da tutti i piloti delle gare FIA, deve rispondere a precise normative di omologazione, in particolare alla ISO9151:2017 per quanto riguarda la trasmissione del calore. Ma prima di parlare del presente, vediamo un po' di storia. Continua su La Stampa

Follow me on instagram