venerdì 5 febbraio 2021

Porsche Boxster 25 Years, una versione speciale per celebrare l'anniversario


Si chiama Boxster 25 Years l'ultima versione in serie limitata della scoperta più piccola di casa Porsche. Come spiega bene il nome, questa edizione speciale celebra il quarto di secolo di vita del modello - attualmente alla quarta generazione e venduto in oltre 357.000 unità - e lo esprimendo il massimo delle sue possibilità. La versione di partenza, infatti, è la GTS 4.0 con il "flat six" aspirato capace di erogare ben 400 CV e girare fin quasi a 8.000 giri. Sono circa 100 cavalli in meno del boxer della GT3 RS, ma comunque ce n'è in abbondanza. Per la trasmissione c'è la doppia scelta tra il cambio manuale a 6 rapporti e il doppia frizione PDK a 7 marce. In entrambi i casi - grazie anche al pacchetto Sport Chrono di serie - questa Boxster raggiunge i 293 km/h e scatta da 0 a 100 km/h in 4 secondi. Continua su La Stampa

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giovedì 4 febbraio 2021

Range Rover, il lusso di andare ovunque


La Range Rover è un'istituzione della storia automobilistica. Nel 1970 ha inventato il concetto di SUV di lusso e per molti anni è stata l'unica esponente della sua nicchia di mercato. Il modello attuale, che è stato lanciato nel 2012 e rappresenta la quarta generazione di Range Rover, mantiene ancora alcuni elementi estetici di quello originale, come il cofano a conchiglia, il tetto sospeso, il portellone suddiviso in due parti e le prese d'aria sui parafanghi anteriori. Ma nello scenario attuale, in cui i SUV sono diventati l'espressione stessa del lusso, la Range Rover deve scontrarsi con concorrenti agguerrite, tra cui alcune connazionali. Così, per mantenere la leadership in questa cerchia di elette, la casa britannica cura in modo maniacale non solamente l'estetica, ma anche la qualità della vita a bordo e la tecnica. Ma prima di entrare nei dettagli, parliamo delle misure della Range che sono imponenti: 2,07 metri di larghezza, 1,87 metri di altezza e 5 metri di lunghezza, che però configurano uno spazio a bordo davvero ampio e un bagaglio che ha come minimo 900 litri di volumetria utile. Le forme piuttosto squadrate aiutano a fare l'occhio nel traffico e grazie all'ampia vetratura non ci sono punti ciechi. Così, anche in città, è molto più facile da guidare di quello che si possa pensare. L'interno è caratterizzato da tre display, il primo per la strumentazione, il secondo per l'infotainment, il terzo per la gestione della climatizzazione e di altre funzioni accessorie. Tutto è spettacolare. Continua su GQ

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mercoledì 3 febbraio 2021

Opel Crossland, la prova del restyling 2021


La nuova Opel Crossland è il secondo modello nella gamma del marchio tedesco ad adottare il nuovo frontale con la mascherina chiamata "Vizor", che ha debuttato sulla Opel Mokka. Eche d'ora in poi farà parte del family feeling di tutta la produzione Opel. L'aggiornamento di metà carriera della Crossland arriva a 4 anni esatti dal suo debutto sul mercato e le fa perdere la X dal nome. Una scelta coerente, tanto che più che quest'auto è più vicina al mondo dei monovolume - come la Meriva di cui prese il posto - che a quello dei SUV e dei crossover. Le novità maggiori, in ogni caso, non si vedono dall'esterno, ma si trovano sotto il cofano. Osservando da fuori la nuova MPV compatta Opel è impossibile non notare il nuovo frontale, mentre al posteriore solo gli sguardi più attenti riscontrano la nuova fascia nera inserita tra i due fanali. Un dettaglio estetico, quest'ultimo, che da un paio d'anni va molto di moda nella categoria dei crossover compatti e medi. Continua su Motor1

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martedì 2 febbraio 2021

DeLorean 40 anni dopo, ritorno al futuro con motore elettrico


Quaranta anni fa la prima DeLorean DMC-12 usciva dalla fabbrica di Dunmurry, nei pressi di Belfast. Quattro anni dopo, grazie al primo capitolo della saga di Ritorno al Futuro, entrava istantaneamente nella mitologia pop contemporanea, per poi accrescere la sua fama di anno in anno. Del resto, la sua linea lascia a bocca aperta ancora oggi e il merito è tutto italiano, precisamente della Italdesign di Giorgetto Giugiaro. Il resto del progetto DeLorean, invece, è una storia così avvincente e disgraziata da diventare anche il soggetto di un ducumentario con protagonista Alec Baldwin: «Framing John DeLorean» ripercorre le vicende del vulcanico creatore della DMC-12, che riuscì a ottenere 120 milioni di sterline dal governo britannico, comprò brevetti inutili, coinvolse Colin Chapman – fondatore della Lotus – pagandolo anche in nero e riuscì a produrre circa 9.000 macchine, prima di essere arrestato per traffico internazionale di cocaina (accuse da cui poi venne prosciolto) e portare la Delorean al fallimento nel 1982. Continua su La Stampa

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lunedì 1 febbraio 2021

Promozioni auto febbraio 2021, le offerte più interessanti


Le promozioni auto di febbraio 2021 sono caratterizzate da un'impennata degli sconti. Probabilmente, dopo un gennaio trascorso nell'incertezza, tra la fine delle feste, le nuove restrizioni e il ritorno al lavoro, le Case auto stanno cercando di attrarre le persone nelle concessionarie in ogni modo. Febbraio, dunque, è il mese per spingere le vendite, anche perché i giorni sono solo 28. Anche per questo molte filiali italiane danno mandato alle concessionarie di aumentare gli sconti e attivare ulteriori promozioni, per concludere qualche contratto in più e migliorare i numeri. Poi c'è un altro fattore da tenere in considerazione: con il nuovo anno la maggior parte delle Case auto inizia a presentare i nuovi modelli, facendo diventare di colpo obsoleti quelli attuali. Dunque febbraio è il momento di spingere anche le auto che nei mesi successivi verranno sostituite e molto spesso offerte e sconti diventano ancora più allettanti. Continua su GQ

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domenica 31 gennaio 2021

Aprilia Tuono 660, arriva la naked sportiva di media cilindrata


Dopo la RS 660, Aprilia presenta la Tuono 660, che con la sorella carenata condivide gran parte della base tecnica, a partire dal motore di media cilindrata. Se lo stile ricorda quello della più grande e potente Tuono V4, la 660 punta tutto su una potenza gestibile e sulla leggerezza, per fornire ottime prestazioni ma alla portata di tutti, grazie alla ciclistica raffinata e al pacchetto di controlli elettronici di alto livello. Con questa moto la Casa di Noale va alla ricerca di una nuova generazione di motociclisti appassionati, che cercano una moto dagli alti contenuti tecnici, sportiva, ma con una connotazione stradale e quotidiana. La Tuono 660 la garantisce prima di tutto graze alla posizione di guida rialzata, che rispetto alla RS 660 - di per sé già piuttosto comoda per essere una sportiva con i semi-manubri - definisce una diversa ergonomia, naturalezza e comfort in sella. Continua su La Stampa

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sabato 30 gennaio 2021

Ferrari 208, la «piccola» del Cavallino compie 40 anni


La Ferrari 208 compie 40 anni e, per chi non se la ricordasse, è una delle berlinette del Cavallino Rampante meno dotate in termini di prestazioni. La sua storia è piuttosto particolare e vale la pena di essere raccontata. A livello stilistico e tecnico appartiene a tutti gli effetti alla famiglia 308/328, cioè la gamma di Ferrari V8 a motore centrale che hanno caratterizzato il quindicennio che va dal 1975 al 1990. Di tutte queste, la più famosa è certamente la 308 GTS di Magnum P.I., le cui immagini sono entrate più o meno in tutte le televisioni del mondo. La Ferrari 208, invece, nacque squisitamente per il mercato italiano, come modello di accesso per sostituire l'obsoleta Dino 208 GT4 e continuando a rimanere sotto la fascia di cilindrata dei 2 litri, oltre la quale scattava una tassazione più pesante, ovvero l'Iva al 36% anziché al 18%. La 208 era dunque una Ferrari entry-level, ma a parte il gruppo motore-cambio, era identica alla 308. La carrozzeria disegnata da Pininfarina aveva un profilo a cuneo piuttosto pronunciato, con una griglia rettangolare del radiatore realizzata in alluminio che si trovava sotto il sottile paraurti anteriore: quest’ultimo, di color nero satinato, era realizzato in un sol pezzo e percorreva l’intera larghezza del musetto. Le portiere erano caratterizzate da incavi che conducevano l’aria alle prese del vano motore e nella parte posteriore, sul pannello verticale di coda leggermente incassato, c'erano i gruppi ottici gemelli di forma circolare. Continua su GQ

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