mercoledì 27 ottobre 2021

Lamborghini Countach, 50 anni di stile assoluto


La Lamborghini Countach compie mezzo secolo e ancora oggi resta una delle supercar più incredibili che si siano mai viste. Il design del prototipo originale, quello del 1971, non ha perso un grammo di fascino nemmeno dopo 50 anni, come dimostrano le foto della LP500 originale che è stata appena ricostruita dal Polo Storico della Casa di Sant’Agata Bolognese con la collaborazione di Pirelli. La linea della Lamborghini Countach, del resto, è stata disegnata in quella che probabilmente è stata l'era più affascinante dell'automobilismo, quella a cavallo tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta, cioè il periodo in cui è nato il concetto di supercar. A definirla fu la matita del leggendario Marcello Gandini che ha firmato alcune delle auto sportive più iconiche: Lamborghini Diablo e Miura, Ferrari Dino, Alfa Romeo Montreal e Lancia Stratos, solo per citare le più famose. Il suo nome, peraltro, è dovuto a una esclamazione in dialetto piemontese, che uscì dalla bocca di un dipendente della Bertone - la carrozzeria dove lavorava Gandini - quando la vide per la prima volta. Alta poco più di un metro, larghissima e con le porte ad apertura verticale, la Countach ha un profilo a cuneo che è rimasto il segno distintivo di tutte le Lambo. Ma Nel 1971, quando fu presentata al Salone di Ginevra come prototipo e non si era ancora vista un'auto del genere: a uno stile così futuristica si accompagnavano prestazioni al top, figlie di una meccanica con pochi rivali. Continua su GQ

martedì 26 ottobre 2021

Honda NT1100, ecco la crossover turistica con il motore dell'Africa Twin


Dire che l'arrivo sul mercato della Honda NT1100 sia un fulmine a ciel sereno, non sarebbe appropriato, visto che già da diversi anni si parla di una crossover che possa sfruttare l'ottimo bicilindrico parallelo dell'Africa Twin. Ora il momento è arrivato e la nuova motocicletta giapponese esprime un carattere prettamente turistico, seppure inserito nello schema della crossover a manubrio alto e posizione di guida eretta che negli ultimi anni va per la maggiore. Secondo Honda, la NT1100 si rivolge a chi cerca una moto per macinare chilometri con sicurezza, comfort e divertimento, sia nella guida di tutti i giorni che nei viaggi più brevi o in quelli più lunghi, anche con il passeggero e a pieno carico. Incastonato nel telaio a semi-doppia culla in acciaio - il telaietto reggisella è in alluminio - c'è il due cilindri in linea che eroga 102 CV e 104 Nm, con una messa a punto specifica di aspirazione e scarico che privilegia la fluidità di erogazione e definisce un sound molto personale. Tutto questo con un occhio all'efficienza, visto che il consumo medio è di 20 km/l e l'autonomia di 400 km in virtù del serbatoio da 20 litri. Il cambio a 6 rapporti può essere tradizionale oppure doppia frizione DCT, una tecnologia su cui Honda investe da tempo e che finora è stata scelta da oltre 200.000 motociclisti. Le sospensioni hanno un'escursione di 150 mm: sia la forcella Showa SFF-BP che l'ammortizzatore posteriore sono regolabili nel precarico (al posteriore con il pomello esterno). Continua su La Stampa

lunedì 25 ottobre 2021

Auto dei film, quanto costerebbero se fossero davvero in vendita


Quanto costerebbero le auto dei film se fossero davvero in vendita? È una domanda molto curiosa a cui è quasi impossibile rispondere. Innanzitutto perché alcune semplicemente non esistono, ma sono frutto della fantasia di qualche disegnatore. Altre, invece, sono state costruite partendo quasi da zero per le esigenze funzionali al film. Altre ancora sono state modificate in maniera profonda e sono praticamente degli esemplari unici. In questi ultimi due casi, poi, interviene il discorso delle aste, nel senso che molto spesso i veicoli di scena vengono venduti anni dopo la realizzazione degli show oppure dei film. In questi casi capita che queste vetture raggiungano cifre da capogiro come per esempio accaduto con la Lotus Esprit S1 bianca del 1977 di La spia che mi amava, nota come Wet Nellie. Elon Musk l'ha acquistata per 616.000 sterline (839.000 dollari) all'asta di RM Sotheby's nel 2013 a Londra, pagandola quasi il 5.000% in più rispetto al valore medio di mercato. In quell'occasione il boss di Tesla aveva dichiarato di essere un accanito fan di 007 e di sognare di poter ripetere la scena del «tuffo» in acqua con la Lotus. No, la domanda su quanto costerebbero le auto dei film se fossero vendute nella vita reale si riferisce proprio a uno scenario ipotetico, in cui chiunque si potesse recare in una concessionaria e acquistare esattamente la stessa auto. Il portale Uswitch.com ha provato a dare una risposta. Continua su GQ

domenica 24 ottobre 2021

Ducati raccoglie la sfida dell'elettrico, dal 2023 sarà fornitore unico della MotoE

Con una mossa a sorpresa Ducati ha annunciato il suo ingresso nel mondo dell'elettrico e in particolare nella MotoE, di cui sarà fornitore unico a partire dal 2023, prendendo di fatto il posto di Energica. L'azienda modenese ha fornito le motociclette a zero emissioni fin dalla nascita del campionato riservato alle due ruote elettriche, nel 2019. Nel 2022 ci saranno ancora le Energica Ego Corsa - più leggere e personalizzabili rispetto al passato - sulla griglia di partenza e il numero delle gare salirà a quattordici. Tornando alla Ducati e alla sua nuova impresa, l'accordo siglato con Dorna Sports (organizzatore e promotore di MotoGP e Superbike) durerà al 2026 e coprirà quindi quattro edizioni della Coppa del Mondo MotoE. Si tratta di un passo storico per la Casa di Borgo Panigale che entrerà nel mondo dell’elettrico partendo dall’ambito più sportivo, quello della classe elettrica del Campionato del Mondo MotoGP. Continua su La Stampa

sabato 23 ottobre 2021

Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio, una supercar travestita da SUV


Definire l'Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio un SUV sportivo non è esattamente appropriato. È meglio parlare di una supercar travestita da SUV e non tanto per i numeri delle sue prestazioni, tanto per le sensazioni che sa regalare alla guida. Ma andiamo con ordine: il cuore della Stelvio Q è il 2.9 V6 Bi-Turbo di derivazione Ferrari che, con i suoi 510 CV e 600 Nm di coppia la spinge fino a 283 km/h e da 0 a 100 km/h in soli 3,8 secondi. Un tempo ragguardevole ottenuto anche grazie alle quattro ruote motrici e alla trasmissione è automatica a 8 rapporti con tempi di cambiata di soli 150 millisecondi. A proposito di tempi, nel 2017 l'Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio aveva fermato i cronometri del Nurburgring a 7 minuti, 51 secondi e 7 decimi. Un crono poi migliorato da altri SUV ad alte prestazioni che però costano almeno il doppio rispetto alla Stelvio Q che parte da 102.000 euro. Tornando alle sensazioni, basta salire a bordo e guidarla per qualche chilometro per capire di che pasta è fatta. Inizia tutto con lo sterzo che oltre a essere molto diretto, ha un feeling unico. Riesce a trasmettere così tante informazioni, che è come se le vostre mani si trovassero sugli splendidi cerchi da 19 pollici. Poi viene il telaio rigido che permette alle sospensioni attive di lavoro in modo assai preciso. Continua su GQ

venerdì 22 ottobre 2021

Auto e moto d'epoca di Padova, giornata inaugurale per l’edizione 2021


L'edizione 2021 di Auto e moto d'epoca di Padova apre i battenti e si conferma come il più grande evento europeo dedicato alle storiche. Il richiamo è fortissimo sia per gli appassionati che per i collezionisti e gli operatori del settore, tanto che ogni spazio fieristico è andato esaurito. I veicoli classici saranno protagonisti alla Fiera di Padova da oggi fino a domenica 24 ottobre, su uno spazio di 115.000 mq, suddivisi in undici padiglioni e con oltre milleseicento espositori. ci sono oltre cinquemila automobili, la presenza ufficiale di diversi brand e quattro mostre tematiche. Si parte con L'Italia che vince le corse, dedicata ai marchi italiani che hanno segnato la storia delle competizioni sia nel mondo dell’auto che nel mondo delle moto. È realizzata in partnership con il Mauto di Torino e con la Collezione Veloce Classic di Londra: tra le auto esposte ci sono la Lancia-Ferrari D50 che conquistò il mondiale 1956 con Juan Manuel Fangio e la Maserati mod. 26B del 1928, seconda vettura da corsa realizzata dai fratelli Maserati nelle officine di Bologna. Per le moto è presente la Gilera 500 4 cilindri GP del 1956 che di mondiali ne vinse ben sei tra il 1950 e il 1957. Nell'Asi Village dell’Automotoclub Storico Italiano c'è la mostra Universo Bertone: ad eccezione della Lamborghini Miura S del 1967, prodotta in serie, sono tutti modelli unici e concept-car, tra cui la Citroën Camargue del 1972, la Ferrari Rainbow del 1976, la Chevrolet Ramarro del 1984, la Bertone Bliz del 1992, l’Aston Martin Jet2 del 2004 e la Jaguar B99 del 2011. Continua su La Stampa

giovedì 21 ottobre 2021

Conor McGregor, le sue auto sono tutte appariscenti e molto costose


Le auto di Conor McGregor sono tutte abbastanza appariscenti e molto costose, ma del resto il lottatore irlandese non è certo famoso per le sue tendenze all'understatement. McGregor è una leggenda dell'MMA, categoria in cui ha avuta una lunga carriera partita dal basso e piena di successi, che in meno di dieci anni lo ha fatto diventare The Notorious e uno degli atleti più ricchi dello sporto mondiale, con un patrimonio stimato in circa 200 milioni di dollari. E pensare che fino al 2013 percepiva un sostegno economico da parte del governo irlandese. La sua bravura è stata anche quella nel gestirsi fuori dal ring e la sua vita privata ha uno stile e un livello di spesa che in pochi si possono permettere: ottimo fiuto per gli affari, un’immagine internazionale e l’abitudine a far parlare di sé per eventi di ogni tipo sportivi e non. Alla prima categoria appartiene l’incontro con Mayweather, il secondo evento più seguito nella storia delle pay-per-view che nonostante il ko gli ha fruttato 30 milioni di dollari solo come montepremi ufficiali. Alla seconda appartengono gli episodi aggressivi, di cui quello denunciato da Francesco Facchinetti è solo l'ultimo di una lunga lista. Poco più di due mesi fa, a settembre, durante gli MTV Video Music Awards 2021 al Barclays Center di Brooklyn, McGregor ha tentato di aggredire il rapper Machine Gun Kelly, in seguito ad un presunto rifiuto da parte di quest'ultimo di fare una foto con lui. Ad ogni modo, socialità difficile a parte, le auto di Conor McGregor rispecchiano questo suo carattere molto focoso. Continua su GQ