giovedì 16 dicembre 2021

David Beckham, la Maserati MC20 è una delle supercar più belle che abbiamo mai visto


La Maserati MC20 di David Beckham è una Fuoriserie Edition dedicata alla Magic City, cioè Miami. Per realizzarla l’ambassador del Brand modenese è diventa designer insieme al centro stile Maserati, definendo una supercar personalizzata che incarna i concetti di performance e sportività. Il progetto rientra nel programma di customizzazione Maserati Fuoriserie, che nelle sue varie declinazioni permette ai clienti di cucirsi addosso ogni vettura del Tridente, con l'obiettivo di renderla il simbolo del vero lusso nel terzo millennio, cioè mostrare al mondo la propria unicità irripetibile. Maserati Fuoriserie è un foglio bianco su cui operare con un’ampia gamma di strumenti. Il resto lo fa l’ispirazione del singolo cliente, che ha dunque la possibilità di mutuare l’attitudine dei trend setter e di esprimere la propria personalità. Continua su GQ

mercoledì 15 dicembre 2021

Da Tier Mobility arriva il primo monopattino in sharing con il casco integrato


Tier Mobility si appresta a lanciare sul mercato italiano un nuovo monopattino in sharing che alza il livello di sicurezza, grazie alle luci di direzione ma soprattutto il casco integrato, che si trova in un apposito alloggiamento sotto il manubrio. Il servizio è già attivo a Bari e Palermo, ma sarà presto esteso a diverse altre città italiane. La tariffa standard prevede un costo di sblocco di 1 euro e un prezzo al minuto che varia da 15 a 22 centesimi, ma si possono anche acquistare dei pacchetti più convenienti. Il monopattino è equipaggiato con un casco integrato, le luci di direzione visibili a 360°, ruote da 12 pollici e sospensioni anteriori per una guida stabile. È dotato di tre freni a tamburo di un manubrio antiscivolo ed è testato per avere una vita media di almeno cinque anni. Continua su La Stampa

martedì 14 dicembre 2021

Lamborghini Countach "25 Anniversario", quello che resta delle supercar


Il concetto di supercar è cambiato così tanto nel corso degli anni ed è impossibile comprendere questa evoluzione senza fare un bel salto nel passato e noi ci abbiamo provato. Ma prima di raccontarvelo torniamo per un attimo proprio sul significato della parola supercar, che oggi è legato soltanto a temi come le prestazioni, il design e i costi, mentre fino a qualche lustro fa una supercar era innanzitutto una macchina “difficile”: difficile da avere, da vedere, ma anche da guidare, pure nelle manovre basilari. Intendiamoci, i prezzi delle supercar erano e restano esorbitanti, fuori dalla portata dei più, ma informazioni e conoscenza sono completamente disponibili nel mare magnum digitale. Basta un clic e si può scoprire ogni segreto di qualsiasi supercar, financo della sua guida al limite. Una sovraesposizione che impedisce di creare e alimentare i miti come succedeva fino agli anni Novanta, quando generazioni di ragazzi sognavano sui poster e imparavano a memoria i pochi dati e articoli disponibili. Continua su La Stampa

lunedì 13 dicembre 2021

Una Mustang Shelby GT350R va all'asta per 3,5 milioni di dollari


La Mustang Shelby GT350R è una leggenda dell'automobilismo americano ed è la più importante al mondo dal punto di vista storico, perché si tratta del primo prototipo da cui è poi discesa tutta la genia delle Shelby. Dopo essere passate tra le mani del mitico Carroll, infatti, le Mustang si trasformavano da sportive per tutti i giorni a veri cavalli di razza ad alte prestazioni. E questa Mustang Shelby GT350R è proprio quella da cui tutto è partito. Il suo soprannome è «Flying Mustang» e tra i collaudatori che l'hanno sviluppata c'è anche il leggendario Ken Miles, a cui Ford deve una buona parte della vittoria alla 24 Ore di Le Mans. Si tratta di un esemplare unico, che tornerà in vendita da Mecum Auctions il prossimo 6 gennaio al Kissimmee 2022, in Florida. La stessa casa d'aste, peraltro, l'aveva già venduta nel luglio del 2020 per 3,5 milioni di dollari. Continua su GQ

domenica 12 dicembre 2021

Con la DesertX Ducati entra nell'enduro specialistico


Sabbia, dune e salti spettacolari, in uno scenario che più chiaro di così non potrebbe essere. Tra tutte le motociclette Ducati non ce n'è mai stata una come la nuova DesertX, che punta dritto agli appassionati dell'enduro, quello vero. E lo fa con una scheda tecnica che non lascia spazio a incertezze. La ruota anteriore misura 21 pollici e la posteriore 18 pollici, formando l'accoppiata da fuoristrada per eccellenza. La linea, invece, è un’interpretazione moderna delle linee delle maxi-enduro degli anni Ottanta ed è stata definita dal Centro Stile Ducati seguendo i criteri di essenzialità e robustezza. Al centro del telaio a traliccio in acciaio si trova il bicilindrico Testastretta 11° da 937 cc raffreddato a liquido e con distribuzione desmodromica, che eroga 110 CV a 9.250 giri e 92 Nm a 6.500 giri. Continua su La Stampa

sabato 11 dicembre 2021

Max Verstappen non ama solo le auto da corsa


Max Verstappen ama le auto, ma non solo quelle da corsa. Al contrario di molti piloti di Formula 1, che fuori dai circuiti non amano guidare, perché considerano le monoposto come il loro «ufficio», l'asso olandese è un grande appassionato di vetture sportive. Ma prima di vedere che cosa c'è nel suo garage, ricordiamo che domenica 12 dicembre è il giorno in cui si decidono le sorti del mondiale di Formula 1 2021. Attualmente Max Verstappen e Lewis Hamilton sono appaiati in classifica, entrambi con 369,5 punti. La gara di Abu Dhabi al circuito di Yas Marina, dunque, si annuncia come decisiva. Bisogna considerare, però, che nel computo della stagione, il pilota della Red Bull ha vinto una gara in più rispetto a quello della Mercedes. Questo vuol dire che a parità di punti, il primo sarebbe il vincitore. Vuole anche dire che in caso di doppio ritiro sarebbe Verstappen a vincere. Un'eventualità non così remota visto che in passato è già capitata, per esempio con Ayrton Senna e Alain Prost. In ogni caso, sembra che i due protagonisti non la stiano prendendo in considerazione. «I media ne parlano ma come pilota non ci penso. Io so solo che domenica cercherò di vincere», ha detto Max, a cui Lewis ha fatto eco: «Condivido, non spreco energie a parlare di ciò che non posso controllare. Al momento lo sento un mondiale come un altro, non mi considero il campione a inizio stagione ma come uno che lotta per il titolo. Infatti corro sempre con il n.44». Ovviamente, noi di GQ tifiamo per lo spettacolo e per una gara dura ma corretta e poi che vinca il migliore. Detto questo, nell'attesa diamo un'occhiata al garage di Max Verstappen. Continua su GQ

venerdì 10 dicembre 2021

La Maserati Ghibli degli anni Sessanta compie 55 anni e rimane una icona di stile


Quando in casa Maserati si parla di Ghibli bisogna fare dei distinguo, giacché il nome nel vento caldo del Nord Africa è stato utilizzato su tre generazioni di auto: la grande berlina nata nel 2013 ed evoluta fino a oggi, la coupé dei primi anni Novanta derivata dal progetto Biturbo - il 2 litri V6 con doppio turbocompressore aveva raggiunto i 306 CV - e ovviamente l'originale, la Ghibli presentata al Salone di Torino nel novembre del 1966 che proprio in questo periodo compie 55 anni. Per l'epoca una nuova interpretazione del concetto di vettura gran turismo, una coupé a due posti disegnata da Giorgetto Giugiaro che in quel periodo lavorava ancora alla carrozzeria Ghia, prima di fondare la Italdesign all'inizio del 1968. Il nome Ghibli fu scelto proprio per la velocità della sportiva modenese e per il “calore” del suoi contenuti tecnici e stilistici.. Continua su La Stampa