venerdì 13 maggio 2011

Frecce e specchietti: non solo per gli Indiani…


Ricorderete tutti gli anni delle scuole elementari e le maestre che ci insegnavano la storia quasi come fosse una grande favola. Uno degli argomenti più intriganti era la scoperta dell’America. Il viaggio di Colombo, la regina di Spagna, le tre Caravelle, l’ambizione di trovare la via delle Indie passando dalla parte sbagliata ecc.ecc.  Ricorderete anche che ci raccontavano che Colombo portò in dono chincaglieria varia, tra cui i famosi specchietti (i nativi americani non sapevano come creare uno specchio), e che egli stesso rimase stupito dalla destrezza con cui usavano l’arco e le frecce. Ecco, se nelle nostre strade si potesse portare un po’ di quella antica maestria nell’uso delle frecce (senza l’arco però!) e un po’ di attenzione sulla presenza degli specchietti… ne guadagneremmo tutti.
Nelle nostre grandi città dalle vie perennemente intasate,  nelle tangenziali iper-frenetiche o nelle autostrade stracolme dei finesettimana, pochissimi automobilisti usano gli indicatori di direzione e ancora meno sono quelli che ne fanno un uso corretto. Stendiamo poi un velo pietosissimo sulle rotonde…
Ritengo che la causa principale di questo fenomeno sia il menefreghismo, seguito dall’ignoranza in materia. La freccia andrebbe messa esclusivamente per segnalare una intenzione di svolta o un cambio di direzione in caso di marcia rettilinea. L’uso peggiore che se ne fa è quello di lasciarla attivata mentre si sorpassa su una strada a corsie parallele; forse si pensa che lasciandola accesa fissa, i guidatori davanti a noi ci daranno strada più facilmente. Altro uso scorretto è azionarla solo un istante prima di svoltare o scartare; si capisce che in quel caso la funzione di segnalare in anticipo va a farsi benedire.
Purtroppo i menefreghisti non si rendono conto che se tutti usassero correttamente le frecce la circolazione sarebbe più fluida e anche più sicura; se tutti sapessero cosa sta per fare l’auto che precede o quella all’angolo di un incrocio, potrebbero reagire in anticipo o quantomeno preparasi a reagire. I benefici di un uso corretto dovrebbero essere evidenti, ma evidentemente così non è
E gli specchietti? Non voglio dilungarmi troppo, mi limiterò a dire che, dopo aver segnalato le proprie intenzioni azionando l’indicatore di direzione, sarebbe opportuno controllare alle proprie spalle per vedere se dalla direzione che vogliamo imboccare stia arrivando qualcuno… BRUUUM!

Nessun commento:

Posta un commento