mercoledì 24 giugno 2015

Alfa Romeo Giulia, trenta anni dopo la 75


Ancora qualche ora e la nuova Alfa Romeo Giulia sarà realtà. L'auto della riscossa, l'inizio di una nuova storia per il marchio del Biscione, che dovrà tornare a far parlare di sé anche fuori dall'Italia e, soprattutto a fare numeri. Vendite e profitti che consentano la sua stessa sopravvivenza, unitamente a quella degli stabilimenti italiani che saranno incaricati di produrre i nuovi modelli per esportarli poi in tutto il mondo. L'obiettivo 2018 parla di 400.000 unità vendute ogni anno e considerando le nemmeno 70.000 consegnate nel 2014 è evidente che c'è bisogno di nuovi modelli. Tra poche ore arriverà il primo, a trenta anni, un mese e sette giorni dalla presentazione dell'ultima Alfa Romeo a trazione posteriore della storia (8C e 4C escluse), un era geologica che ha visto la concorrenza prendere il volo e il Gruppo Fiat inanellare una serie di errori che peggio non si poteva. Ebbene si, sono passati tre decenni dalla nascita della 75. Chi all'epoca gattonava, oggi magari è diventato genitore. Dopo tantissimo tempo a Torino hanno capito che per avere un'Alfa vera bisogna rispettare la tradizione, ché il marchio ha un suo carattere forte, una personalità definita e una storia importante.

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