martedì 27 ottobre 2020

La Tesla che si guida (quasi) da sola


Il Tesla Autopilot diventa Full-Self Driving, ovvero permette per la prima volta all'auto di guidare da sola senza alcun intervento del guidatore. È un passo importante per il brand elettrico californiano, ma non è tutto oro quel che luccica. Intanto questo nuovo aggiornamento del sistema di guida semi-autonoma delle Tesla è ancora sperimentale, nel senso che inizialmente verrà attivato un una ristretta cerchia di vetture. Sono gli Early Access, ovvero un gruppo selezionato di clienti che ha prestato il suo consenso per partecipare a questo programma, facendo quasi da collaudatori. Secondo quanto dichiarato da Tesla, il guidatore dovrà solo impostare la metà sul navigatore e l'elettronica si occuperà del resto; l'intervento umano non è richiesto, ma bisogna rimanere sempre attenti e pronti a intervenire in caso di pericolo. In altre parole, le mani devono rimanere sul volante. Lo stesso Elon Musk, in uno dei suoi tanti tweet, ha dichiarato che «il sistema FSD sarà estremamente lento e cauto, come deve essere». In ogni caso, non sono ancora state ufficializzate tutte le specifiche del sistema. Quello che sappiamo è che gli strumenti esterni - telecamere, radar, lidar e sensori a ultrasuoni - dovrebbero essere in grado di vedere l'ambiente esterno in 4D e non più in 2D. Questo dovrebbe consentire di rendere più efficienti ed estese le funzioni Traffic Light e Stop Sign Control, con cui il Tesla Autopilot può gestire le fermate a uno stop, a un semaforo oppure la svolta negli incroci, in maniera semi automatizzata. Continua su GQ

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