venerdì 28 gennaio 2022

Quando la Mercedes provò a fare il Maggiolino


La Mercedes provò a fare il Maggiolino in un'epoca ormai lontana, quando il mondo era molto diverso da quello che conosciamo oggi. Stiamo parlando degli anni Venti, dell'Europa in cui si affacciavano i totalitarismi e in cui l'esigenza di una mobilità - a quell'epoca si diceva motorizzazione - popolare di massa, diventava sempre più pressante. Non è certo un mistero che proprio il Maggiolino Volkswagen sia nato per il volere di Adolf Hitler. Ad ogni modo, alla fine degli anni Venti, in corrispondenza con la grande crisi economica del 1929, Mercedes iniziò a progettare un'auto molto più piccola di quelle che vendeva solitamente e nel 1934 entrò in produzione la 130, con l'architettura a motore posteriore tipica della prima metà del secolo scorso. Questa 130 diede il là a una serie di auto compatte che arrivò fino alla 170H; una gamma che nel tempo è stata abbastanza dimenticata, ma che è comunque legata in qualche modo proprio all'auto del popolo tedesca per eccellenza. Come quest'ultima, infatti, anche la Mercedes 130 era in qualche modo ispirata alla Tatra V570, progettata e costruita in Repubblica Ceca, che era ricca di innovazioni tecniche. Così, quando la Mercedes provò a fare il Maggiolino, nacque la 130: aveva la carrozzeria a due porte nelle classiche forme di berlina a due volumi, ma poi arrivò anche la berlina trasformabile, la cabriolet e l'immancabile versione militare. Continua su GQ

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