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giovedì 27 settembre 2018

Nuova BMW Z4, ritorno alle origini e alla capote in tela

Per sapere tutto sulla nuova BMW Z4 bisognerà aspettare il prossimo Salone di Parigi in programma a inizio a ottobre, ma intanto la Casa bavarese ha presentato la Z4 M40i First Edition, snocciolando le informazioni che bastano a farci capire di che pasta sia fatta l’auto. Ma prima di parlare della nuova spider dell’Elica bisogna fare una premessa riguardo alla sua genesi. Quella svelata al Concorso di Eleganza di Pebble Beach è la terza generazione della Z4 e sostituisce la precedente datata 2009. Un gap di quasi dieci anni che è ampio anche per un modello di nicchia, giacché di solito il ciclo di vita di un’auto dura sei o al massimo sette anni. Il motivo di questo ritardo è dato dai dubbi sulla fattibilità di questo progetto, soprattutto a livello di margini di profitto e dalla conseguente ricerca del partner industriale con cui condividere i costi di sviluppo. Continua su GQ

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lunedì 3 settembre 2018

Alex Zanardi prepara un’altra sfida, con BMW correrà (senza protesi) nel DTM a Misano

Nel prossimo fine settimana Alex Zanardi sarà impegnato in una nuova sfida, quella del campionato DTM al volante di una BMW M4. Il campione bolognese prenderà parte alla tappa italiana della serie tedesca dedicata alle gare turismo che si terrà a Misano. Per Zanardi si tratta di una prima assoluta, perché non aveva mai guidato una vettura del DTM, ma soprattutto perché per la prima volta correrà senza le protesi alle gambe, un cambiamento che comporta numerosi vantaggi. "L'evoluzione dal sistema precedente a quello attuale è significativa - ha dichiarato Zanardi - guidare la BMW M4 DTM è fisicamente molto impegnativo e per me, sarebbe molto più faticoso se continuassi a frenare con la protesi come ho fatto fino ad ora".

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mercoledì 29 agosto 2018

Dtm Misano 2018, i segreti della BMW da corsa di Alex Zanardi

Tra meno di una settimana Alessandro Zanardi parteciperà al quartultimo round del DTM, il Deutsche Tourenwagen Masters, nella tappa italiana di Misano, al volante di una BMW M4 DTM allestita appositamente per lui. Il campionato turismo tedesco è uno dei più competitivi e spettacolari del mondo, tanto che esce anche dai confini nazionali e il pilota emiliano correrà nel weekend 24-26 agosto al Marco Simoncelli World Circuit. Per permettergli di prendere parte a questa gara, il reparto corse BMW ha elaborato profonde modifiche per la M4 DTM che sono state provate da Zanardi in una due giorni di test a Vallelunga durante cui ha completato ben 294 giri. Continua su GQ


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venerdì 15 giugno 2018

BMW 9cento, ecco la “adventure sport” del prossimo futuro

Negli ultimi anni il Concorso d'Eleganza di Villa d'Este è diventato sempre di più un'occasione per mostrare prototipi o modelli di serie, in particolar modo per quanto riguarda il gruppo BMW che è sponsor principale dell'evento. Quest'anno, auto storiche a parte, i riflettori erano tutti puntati sulla Rolls-Royce Cullinan, ovvero il primo Suv nella storia del blasonato marchio britannico. I più attenti, però, non si saranno lasciati sfuggire la BMW 9cento, concept di una motocicletta assolutamente inedito e assai innovativo. I bavaresi la inseriscono nella categoria “adventure sport” e ne parlano come un possibile modello del futuro ma la verità è che questa moto è molto più vicina alla produzione di quanto non sembri. La base tecnica, infatti, è quella con motore bicilindrico parallelo da 800 cc e 90 CV delle “piccole” BMW e il resto della ciclistica è piuttosto tradizionale, con la forcella rovesciata e il forcellone posteriore. Continua su La Stampa

mercoledì 30 maggio 2018

BMW Serie 2 Active Tourer, evoluzione ragionata

Al Salone di Ginevra 2014 BMW presentava una pietra miliare della propria storia, ovvero la sua prima auto a trazione anteriore che portava anche al debutto la nuova piattaforma modulare sviluppata per tutte le auto a motore trasversale del gruppo, Mini incluse. Ora la monovolume tedesca si aggiorna con un restyling che non ne snatura le caratteristiche di base ma la avvicina maggiormente al mondo della Casa bavarese, soprattutto in termini di sportività. Ovviamente gli aggiornamenti riguardano anche una serie di equipaggiamenti che si sono evoluti negli ultimi anni, a partire dall'infotainment. Le dimensioni esterne non sono cresciute e sono quelle tipiche del segmento C: 4,35 metri di lunghezza, 1,55 m di altezza, 1,80 m di larghezza e per 2,67 metri di passo. Dal punto di vista stilistico non ci sono particolari rivoluzioni, gli stilemi rimangono quelli della produzione bavarese. Ma sebbene la Active Tourer sia un prodotto rivolto perlopiù a coppie di circa 50/60 anni amanti delle attività outdoor, gli aspetti legati al dinamismo sono stati tenuti maggiormente in considerazione, come dimostrano i nuovi paraurti più aggressivi, la griglia anteriore di maggiori dimensioni e il doppio scarico posteriore sui motori 4 cilindri. Continua su Motor1

lunedì 4 gennaio 2016

BMW X2, ecco come sarà il SUV sportivo compatto


Che piaccia o meno, in un giorno lontano, ma non troppo, quasi tutte le auto si potranno definire come SUV o crossover. Le sensazioni positive date dalla “guida alta” sono sempre più ricercate e chi le prova non torna più indietro. Così, non c'è da sorprendersi se uno dei marchi che ha meglio interpretato il concetto di SUV premium, BMW nella fattispecie, continui a “battere il ferro” che è sempre più caldo. Giochi di parole a parte, nel 2017, alle varie X1, X3, X4, X5 e X6, si aggiungerà anche la X2 che sarà il secondo SUV sviluppato sulla piattaforma a trazione anteriore-integrale UKL. La nomenclatura, in questo caso, non tradisce e il fatto che nella sigla ci sia un numero pari e non dispari indica la maggiore dinamicità di quest'auto rispetto al modello da cui deriva.

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mercoledì 9 dicembre 2015

Audi, BMW e Daimler completano l'acquisizione delle mappe HERE


Se volete un esempio di come si gestisce nel peggiore dei modi una multinazionale e di come portarla al fallimento, studiate il caso della Nokia. Se invece ne volete uno di come si sfrutta al meglio un'opportunità di mercato, garantendosi la serenità per una certa parte di futuro, allora citofonate ad Audi, BMW e Daimler (cioè Mercedes). Le tre case tedesche, che da sole si spartisono oltre la metà del mercato premium globale, hanno infatti completato l'acquisizione di Here, ovvero la divisione dell'azienda finlandese che si occupa delle mappe per navigatori e nello specifico di quelle per automobili. L'operazione era già stata annunciata la scorsa estate, ma ora è stata completata anche se per formalizzare tutti i dettagli ci vorrà ancora qualche mese.

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mercoledì 16 settembre 2015

Il CEO di BMW si sente male a Francoforte e l'ironia sul web si scatena

(ANSA) Malore in diretta al salone dell'auto di Francoforte. Harald Krueger, nuovo ceo di Bmw da appena quattro mesi, appena salito sul palco per tenere la sua prima conferenza stampa al salone di Francoforte ha accusato un malore ed è caduto per terra.

E subito qualche buontempone mette in relazione il malore con il tempo al Nurburgring della nuova Alfa Romeo Giulia


martedì 7 luglio 2015

BMW presenta l’iniezione diretta d’acqua nel motore


È ancora presto per parlare di “motore che va ad acqua” e probabilmente sarà molto difficile che se ne parli in futuro, ma la soluzione studiata da BMW per raffreddare i suoi motori turbo benzina usa effettivamente proprio l’acqua. Questa viene immessa direttamente in camera di combustione e soprattutto quando il guidatore richiede un carico elevato consente di realizzare un aumento di coppia e di potenza, accompagnato da una riduzione del consumo di carburante. Questa soluzione era già stata applicata nella BMW M4 MotoGP Safety Car, motorizzata con il tre litri sei cilindri in linea bi-turbo. Ora, in occasione dei BMW Group Innovation Days 2015, la tecnologia è stata adottata per la prima volta sul motore tre cilindri da 1.5 litri, che spinge una Serie 1. In questa applicazione l’acqua non viene iniettata semplicemente nel collettore di aspirazione, ma direttamente nelle camere di combustione; la potenza cresce fino al 10%, il consumo cala fino all’8%.

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venerdì 12 giugno 2015

Suv elettrici, Audi e BMW preparano la risposta alla Tesla Model X di Elon Musk


Chi ha paura della Tesla? In teoria nessuno, in pratica più di qualcuno, soprattutto adesso che sta per arrivare la Model X, una crossover in grado di parlare a un target di potenziali acquirenti molto più ampio rispetto alla Roadster e alla berlina di lusso Model S, per quanto la seconda sia già un modello di successo. La ricetta dell’azienda di Elon Musk è semplice: costruire auto premium elettriche, con una autonomia molto più estesa (almeno doppia) di tutti i concorrenti e venderle lì dove i governi e le amministrazioni sono più accondiscendenti e lungimiranti. Stati Uniti, Olanda, Norvegia, sono tutti posti dove iniziano a circolare un bel po’ di Model S, o perlomeno abbastanza da mettere in allerta i “depositari” tradizionali del premium, i soliti tedeschi.

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mercoledì 13 maggio 2015

BMW Serie 1, col restyling arriva il diesel 3 cilindri


Prima di lei nessuna compatta aveva mai avuto la trazione posteriore e un bilanciamento dei pesi 50:50. E' la BMW Serie 1, l'auto che nel 2004 ha detto qualcosa di nuovo nel segmento C, quello da cui nessun marchio automobilistico vuole mancare, visto che fa i maggiori volumi nel mercato europeo. La hatchback tedesca, però, ne frequenta la parte più alta, quella appannaggio delle altre due tedesche, l'Audi A3 e la Mercedes Classe A. Che sia un prodotto pensato specificamente per il Vecchio Continente lo si capisce dalla sua assenza sul mercato americano, dove al contrario è presente come Serie 2, ovvero le carrozzerie coupé e cabrio che da lei derivano ma hanno cambiato nome. Non ne esiste nemmeno una versione a 3 volumi, come la A3 Sedan o la Mercedes CLA. Sappiamo anche che il suo futuro, in questa configurazione a trazione posteriore, è, purtroppo segnato.

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martedì 14 febbraio 2012

Ducati in vendita? Cretinate a raffica...

La notizia rimbalza da ieri in tutta la rete. La Ducati Motor Holding SpA, controllata dal fondo di investimenti Investindustrial è in cerca di un partner industriale. Lo ha dichiarato Andrea Bonomi, che di Investindustrial è il Presidente. La Ducati è una azienda sana che genera profitti, ma per crescere ulteriormente ha bisogno di investire e Bonomi vuole trovare questo partner nel giro di un anno. 
Il messaggio è chiaro, per cui non capisco come mai già tutti parlino di vendita, gridando allo scandalo e sparando ipotesi fantasiose manco fossimo al bar sport di domenica mattina. Ovviamente nella corsa alla panzana i soliti brand tedeschi sono presenti in prima linea. Citare Mercedes viene facile, vista la partnership strettamente commerciale che già intercorre tra AMG e Ducati. Come potrebbe la Casa di Stoccarda interagire con quella di Borgo Panigale? Mettendo la Stella sul cupolino della 1199 Panigale? O forse dipingendo le moto di argento?
Ma no!Che sciocco che sono! Mercedes spenderebbe un miliardo di euro per togliersi lo sfizio di dare fastidio a BMW Motorrad!Ecco una spiegazione intelligente e plausibile...Eh si che a Stoccarda sono bravi a stringere accordi...citofonare a Chrysler o Swatch per conferma. 
A proposito di BMW, che ha subito smentito qualsiasi tipo di interessamento, c'è già chi si rammarica per la mancata nascita di "un supergruppo europeo per le moto di grossa cilindrata". BMW e Ducati insieme quindi, come no! Chiunque abbia un minimo di cultura motociclistica sa che un bmwuista e un ducatista sono due entità lontanissime tra loro. Non ci vuole un esperto di marketing per capire che una tale unione sarebbe un doppio suicidio.
Poi naturalmente sono stati chiamati in causa i soliti gruppi indiani (Mahindra) e cinesi, che per questo genere di argomenti sono come il grigio, stanno bene con tutto. 
É stata anche ventilata l'ipotesi di una quotazione alla borsa di Honk Kong, ma la panzana più bella è, manco a dirlo, l'interessamento del Gruppo Volkswagen. Quelli di Wolfsburg vengono ormai chiamati costantemente in causa. Quando c'è qualcosa da vendere, o qualcosa che va male (ogni riferimento ad Alfa Romeo è puramente voluto!), eccoli fare capolino.
Per quanto ne so io le trattative di questo calibro vengono condotte nella massima segretezza e se ne viene a sapere qualcosa solo quando i giochi sono praticamente conclusi, quindi mi astengo dal partecipare al "chi la spara più grossa" e vi lascio invece con un bel video!BRUUUM!!!


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martedì 7 febbraio 2012

Mini Roadster, avrà successo?

Lo ammetto, non sono un amante della Mini by BMW. Della vecchia, quella progettata dal grande Sir Alec Issigonis, si. L'auto in sé non ha nessuna colpa, se non quella di arrivare a costare cifre poco comprensibili, ma fa parte dei vantaggi che derivano dall'avere un premium brand sul cofano. Credo dipenda più dallo status symbol che la Mini rappresenta. In BMW sono ben consapevoli di aver resuscitato un brand dimenticato dai più, portandolo ad avere successo commerciale e fama su scala mondiale. Per di più, la Mini originale non era un marchio a sé stante, ma un modello che nella sua storia quarantennale è stato prodotto da diverse case automobilistiche, rimanendo sempre fedele a sé stesso.
La nuova Mini, dopo il clamoroso successo della prima serie, è diventata una vera e propria linea di prodotto, dando origine a una serie di varianti più o meno fortunate. Se la Clubman non ha incontrato i favori del pubblico, la Countryman ha colpito nel segno, dando un piccolo Suv modaiolo a tutti quelli che avrebbero sempre voluto una Mini più grande e spaziosa. La cabrio ha avuto un discreto successo, nonostante il prezzo poco amichevole, mentre saranno da valutare nel prossimo futuro le performance delle neonate coupè e roadster.
In realtà diversi appassionati e addetti ai lavori sono rimasti perplessi dopo aver guidato la Coupè, sottolineando che non aggiungeva nulla all'esperienza di guida della berlinetta, pur costringendo a varie rinunce e costando sensibilmente di più. La nuova Roadster non è ancora stata provata, ma tutti si chiedono se avrà una sua personalità e se si farà preferire alla cabrio, che ha quattro posti e la capote elettrica. Io mi chiedo, invece, se la Coupè e la Roadster non si ruberanno clienti a vicenda. Voi che cosa ne pensate? BRUUUM!!!

Mini Roadster Cooper                24.950€
Mini Roadster Cooper S             29.950€
Mini Roadster Cooper S JCW     34.800€
Mini Roadster Cooper SD           30.950€

martedì 17 gennaio 2012

Arrivano le "quasi-M"

Come vedreste una BMW diesel e a trazione integrale, marchiata M? Rispondete a questa semplice domanda e saprete se siete appassionati duri e puri o fanatici delle mode automobilistiche. Ma non preoccupatevi troppo, perché BMW tiene in grande considerazione sia i primi che i secondi. La notizia è questa: esordirà una nuova gamma di automobili denominata "M Performance Automobilies" che si inserirà esattamente a metà strada tra le BMW normali e le M. In questo modo potranno essere valorizzati con i crismi Motorsport diversi modelli di prossima uscita, senza però definirli come sportivi al 100%. Praticamente è uno step successivo al pacchetto M-Sport, che è prevalentemente una caratterizzazione estetica. Queste nuove "quasi-M" avranno una denominazione specifica, ad esempio la prima sarà la M550d xDrive, seguita dalla X6 xDrive M50d e dalla M135i. Successivamente farà il debutto su serie 6 e serie 7 il diesel triturbo da 381CV.
La creazione della nuova gamma potrebbe portare benefici anche alle M vere, facendogli recuperare un po' dell'antica purezza che è andata perduta. A tal proposito fanno sorridere le parole del Dr. Friedrich Nitschke (Presidente di BMW M GmbH) che dichiara di aver tratto ispirazione dalla M535i E12 del 1976, cioè la nonna della prima M5. Ecco, questo voler per forza trovare una radice per dare lustro al progetto mi pare un po' stonato, soprattutto visto che si ha il coraggio di apporre il marchio M sui cofani di due panzer come la X5 e la X6, che nulla hanno a che vedere con il concetto e lo spirito di Motorsport. BRUUUM!!!

mercoledì 2 novembre 2011

Prepariamoci all'invasione (delle premium crossover)


La Range Rover Evoque è quella che si definisce "una ciambella riuscita col buco". Dopo poche settimane dalla sua commercializzazione è stata esaurita tutta la produzione prevista per il 2011, tant'è che i britannici hanno dovuto rivedere i loro piani per il 2012. Se la versione a 5 porte entra in concorrenza diretta con le teutoniche Audi Q3 e BMW X1, la versione a 3 porte, inaugura l'ennesima sotto-nicchia. Quello dei crossover premium compatti (specifico compatti per nulla togliere alla capostipite BMW X6) è  un mercato in crescita e nessuno vuole esserne tagliato fuori. Infatti mentre BMW prepara la X4, Audi cerca di recuperare il terreno perduto con la Q4 e la Q6. Ovviamente le altre Case non stanno a guardare: Porsche, attingendo dallo sterminato magazzino VW, realizzerà la Cajun, mentre vedrà finalmente la luce l'Alfa Romeo Kamal. 
Molte di queste auto faranno ricorso alla trazione ibrida, soluzione ormai quasi obbligata, su auto dalla massa rilevante, per far convivere buone prestazioni, consumi ed emissioni contentuti. Per il resto le Case attingeranno a piene mani dai componenti già in loro possesso, che si adattano sempre meglio a vetture in cui dell'indole fuoristradistica si è persa ogni traccia. Che piaccia o no, i crossover sono un fenomeno trasversale; piacciono ai giovani in cerca di un'auto vistosa, piacciono ai professionisti come auto di rappresentanza, piacciono alle famiglie per lo spazio a bordo e la sicurezza che infondono e piacciono, infine, a tutte quelle persone che credono alla frase "le dimensioni contano". BRUUUM!!!