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mercoledì 19 settembre 2018

Ferrari Monza SP1 e SP2, le “barchette” come una volta

Dalle parti di Maranello non si vedeva una barchetta stradale dai tempi del Dopoguerra, ma ora le Ferrari Monza SP1 e SP2 riportando nella modernità una delle tipologie di auto più affascinanti in assoluto, nonché pensata esclusivamente per le corse. Queste auto sono destinate ai clienti e ai collezionisti più appassionati, che non faranno fatica a intuire la discendenza, dalla 166 MM del 1948 – capostipite del concetto di barchetta – e dalle leggendarie 750 Monza e 860 Monza. Erano auto nate con il solo obiettivo di vincere, progettate e costruite senza compromessi, tanto che hanno contribuito negli anni Cinquanta a creare parte della leggenda Ferrari grazie ai tanti trionfi nel Campionato Mondiale Sport. Le nuove Monza SP1 e SP2, invece, non avranno un futuro sportivo ma solo commerciale, anche se le informazioni sul prezzo e la produzione sono ancora top secret. Continua su GQ

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sabato 15 settembre 2018

Gran Premio di Monza, le più belle vittorie della Ferrari

La convincente vittoria di Sebastian Vettel e della Ferrari nel Gran Premio del Belgio lascia ben sperare per la gara di Monza di questo fine settimana. Nel tempio della velocità il pilota tedesco proverà a ripetere l’impresa e a ridurre ulteriormente il distacco dalla Mercedes di Lewis Hamilton che – a otto gare dalla fine – è di 17 punti. I due antagonisti finora hanno collezionato cinque vittorie e un ritiro a testa, ma il pilota britannico si è piazzato meglio quando le cose non sono andate per il meglio. Il Gran Premio d’Italia, di cui si disputerà la 89esima edizione – la 69esima in Formula 1 – è tradizionalmente un feudo della Ferrari, oltre a essere una delle gare più storiche di tutto il motorsport. Continua su GQ

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sabato 8 settembre 2018

Ferrari 488 Pista Spider, la più veloce di sempre

La California è da sempre il luogo con la più alta concentrazione di Ferrari cabriolet e spider, non a caso già nel 1957 la versione scoperta della 250 GT fu battezzata con il nome dello Stato più famoso della West Coast. Così non c’è da stupirsi che il debutto della Ferrari 488 Pista Spider sia avvenuto al celebre Concorso d’Eleganza di Pebble Beach che si trova nella contea di Monterey. Si tratta di una serie speciale ed è il 50° modello di vettura aperta prodotto dal Cavallino Rampante, ma non solo. È la Ferrari spider più performante in assoluto nella storia della Casa di Maranello, con il miglior rapporto peso/potenza di sempre, pari a 1,92 kg/CV, ottenuto grazie all’utilizzo del motore V8 più potente mai prodotto dalla Ferrari. Si tratta del V8 biturbo da 3902 cc, in grado di erogare 720 CV a 8.000 giri e 770 Nm di coppia a 3.000 giri. Considerato il peso a secco di 1.380 kg, non c’è da stupirsi de per lo scatto da 0 a 100 km/h servono solo 2,85 secondi, che diventano 8 per arrivare a 200 km/h, mentre la velocità massima è di 340 km/h. Continua su GQ

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venerdì 31 agosto 2018

10 frasi indimenticabili di Enzo Ferrari

Trent’anni fa, esattamente il 14 agosto 1987, moriva Enzo Ferrari, un uomo capace di creare dal nulla un’azienda che è diventata nota in tutto il mondo per i suoi risultati sportivi e per le sue automobili sportive. “Se lo puoi immaginare lo puoi fare”, era uno dei suoi motti preferiti. E non c’è dubbio che Ferrari abbia avuto la capacità straordinaria di tradurre in fatti le idee che la sua mente curiosa era in grado di mettere a fuoco in una vita intensissima ma anche fatta di abitudini e di una serie di routine che facevano sì che raramente si allontanasse da Modena e Maranello. Enzo Ferrari non ha mai fatto ferie, quando si concedeva una mezza giornata a Viserba, sul mare Adriatico, prima di tornare a casa passava in azienda, a mettere nero su bianco le nuove idee e a controllare che tutto procedesse per il meglio. Continua su GQ


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giovedì 9 agosto 2018

Il Marchionne-pensiero, le frasi più celebri da ad di FCA e Ferrari

“La Fiat è tecnicamente fallita. Non stupirti. Noi perdiamo due milioni al giorno, non so se mi spiego. Se fallimento significa non avere i soldi in casa per pagare i debiti, bene, allora noi ci siamo” con questa frase Sergio Marchionne si rivolse a Gianluigi Gabetti, uno degli storici consiglieri della famiglia Agnelli, pochi giorni dopo essere diventato amministratore delegato del Gruppo Fiat. Era il 2004 e la sua avventura nel gruppo torinese era appena iniziata, sotto la presidenza di Luca Cordero di Montezemolo e nello scetticismo generale. Da quel momento in poi, nei quattordici anni a capo di quella che poi sarebbe diventata FCA, Marchionne si è imposto non solo come abilissimo manager ma anche come grande comunicatore, con uno stile spiazzante e di rottura che non è variato nemmeno quando ha preso la guida della Ferrari. Il primo impatto con la Fiat e con uno stabilimento storico come quello di Mirafiori hanno lasciato un ricordo indelebile nelle memoria di Marchionne. Continua su Motor1

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venerdì 3 agosto 2018

Ferrari F50, l’ultima supercar “dura e pura” di Maranello

I primi anni Novanta non sono stati un periodo facile per la Ferrari. Orfana del Drake, mancato nell’agosto del 1988, e da oltre un decennio a digiuno di successi in Formula 1, la Casa di Maranello vantava in quel periodo una linea di prodotti non così appetibile, con lo stretching del progetto Testarossa, la controversa 348 e la granturismo 456 GT che a sua volta sostituiva la 412, rimasta sul mercato per quasi diciassette anni. In questo contesto la F40 rappresentava un fiore all’occhiello, ma la sua produzione era esaurita da tempo e non si poteva aspettare il cinquantennale per far debuttare sul mercato la sua erede. Continua su Autoappassionati


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giovedì 12 aprile 2018

All’asta la Ferrari di Gilles Villeneuve, quella del Montecarlo-Maranello in 2 ore e 25 minuti

La Ferrari 308 GTS è una di quelle auto che hanno una storia immortale. Buona parte del merito va sicuramente alla linea, una silhouette pulita e senza tempo disegnata da Leonardo Fioravanti negli anni Settanta, ma non si può dimenticare l'apporto hollywodiano all'immaginario comune. Si, perché la 308 GTS è l'auto di Magnum P.I. interpretato da Tom Selleck. Questa Ferrari, però, ha avuto anche una altro proprietario, o meglio un pilota, che famoso è dire poco. Gli appassionati avranno già capito che si tratta del leggendario Gilles Villeneuve che nei suoi anni alla Scuderia di Maranello la utilizzava come auto personale. Nei filmati dell'epoca la 308 GTS compare spesso e non è infrequente vedere l'asso canadese entrare o uscire da un parcheggio con le ruote fumanti e magari con i giornalisti ad attenderlo a pochi passi. Continua su La Stampa

martedì 10 aprile 2018

Rosso Fioravanti, il Museo dell’auto di Torino rende omaggio a uno dei più grandi designer italiani

La storia della Ferrari è fatta dalle persone oltre che dalle auto, perché è dalla mente delle prime che sono nate le seconde. Tra i nomi celebri che sono legati al Cavallino Rampante c’è sicuramente quello di Leonardo Fioravanti, il designer concettualmente più legato alla Casa di Maranello, quello che tra gli Anni 60 e 80 ha creato le “Rosse” più affascinanti. Dalla leggendaria Ferrari 365 GTB/4 Daytona alla mitica 308 GTS di Magnum P.I. passando per i prototipi recenti dell’azienda Fioravanti, tutti firmati l’ingegnere-designer “con la matita rossa” che ha trascorso nelle stanze dei bottoni mezzo secolo, prima in Pininfarina e poi a Maranello. A questa incredibile storia è dedicata la retrospettiva “Rosso Fioravanti” del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, in mostra fino al 16 settembre 2018 nella sede di corso Unità d’Italia 40. Continua su La Stampa

giovedì 8 marzo 2018

Ferrari Dino 206 GT, mezzo secolo di leggenda e di ricordi

A metà Anni 60 la Ferrari ha attraversato uno dei momenti più difficili della sua storia. Il grande rifiuto alla Ford e le conseguenti ritorsioni che il gigante americano mise in atto nel mondo delle corse, unitamente a una situazione finanziaria da rafforzare, convinsero il Drake della necessità di trovare un alleato forte. Così nel 1969 la Casa di Maranello entrò ufficialmente nel gruppo Fiat ma le prove di questo matrimonio iniziarono già nel marzo del 1965, quando vennero ufficializzati i termini dell’accordo tra la Ferrari e la Fiat per la fornitura di 500 motori a sei cilindri da completare in un anno, per ottemperare ai regolamenti della Formula 2 che avrebbe debuttato nel 1967. Inizia così la storia del marchio Dino che deve il suo nome al figlio di Enzo Ferrari che prima di scomparire prematuramente aveva firmato proprio quel motore a 6 cilindri. Continua su La Stampa

lunedì 5 marzo 2018

Salone di Ginevra 2018, le 5 novità auto più attese

Gli anni passano, i Saloni cambiano ma Ginevra resta. Il prossimo martedì 6 marzo, con la prima giornata dedicata alla stampa e agli operatori, inizierà l’edizione numero ottantotto del Salone di Ginevra che negli anni non ha mai perduto il suo ruolo di appuntamento più importante dell’anno. Qui nessuna Casa automobilistica si sogna di mancare (DS, Infiniti e Opel a parte), come magari fa da altre parti e camminando tra gli stand si possono capire i trend del prossimo futuro dell’industria automotive. Nei padiglioni del Palaexpo svizzero ci saranno ben 89 anteprime mondiali ma come accade ogni anno saranno solo pochi modelli a catturare l’attenzione. Ecco dunque le cinque novità più attese del Salone di Ginevra. Contnua su GQ

domenica 21 gennaio 2018

Venduta all’asta per 5,2 milioni di euro una rarissima Ferrari 340 America Competizione


Negli anni Cinquanta era possibile comprare un'auto stradale realmente derivata dalla Formula 1. Bastava avere la giusta quantità di denaro e rivolgersi a Enzo Ferrari, anche se si abitava negli Stati Uniti d'America. Oggi una di queste rarissime auto è stata battuta all'asta da Bonhams a Scottsdale per 5,2 milioni di euro, che se non è una cifra record per una Ferrari è comunque una quotazione da far venire i brividi. Continua su La Stampa

giovedì 14 aprile 2016

Ferrari, il grande gioco della successione Felisa lascia, Marchionne è in pole


E’ tempo di cambiamenti in casa Ferrari, dove l’amministratore delegato Amedeo Felisa è prossimo a dare le dimissioni, dopo che questa settimana verrà nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione. Felisa, a cui si deve il successo dell’ultima generazione di vetture stradali e che era il braccio destro di Luca Cordero di Montezemolo, potrebbe rimanere membro del Consiglio ma assumendo un altro ruolo con meno responsabilità. Il suo posto al comando del Cavallino Rampante verrà preso, con tutta probabilità, da Sergio Marchionne, che è giàPresidente dell’azienda. Ovviamente non c’è nessuna confermaufficiale da parte di Ferrari e lo scenario potrebbe cambiare in dirittura di arrivo, visto che l’ultima parola spetta comunque alla famiglia Agnelli. Anche sui motivi che stanno dietro a questa decisione non ci sono certezze, ma sicuramente la separazione diFerrari da FCA e la nuova direzione impressa dal manager italo-canadese hanno il loro peso.

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mercoledì 16 marzo 2016

La Ferrari 288 GTO e la Ford RS 200 si sfidano all’asta a suon di milioni


Negli ultimi anni le auto d’epoca si sono sempre più affermate come bene di lusso, con i concorsi di eleganza che hanno acquisito sempre più notorietà e le aste che sono diventate veri e propri campi di battaglia per collezionisti professionisti. Se siete tra questi probabilmente già saprete che il prossimo fine settimana su Amelia Island (Florida) si terrà la tradizionale asta organizzata da Sotheby’s, che una volta all’anno riunisce alcune tra le più rare e ricercate auto d’epoca, ma anche dei classici moderni (tipicamente supercar) dalla storia particolare. Una di queste è la Porsche 911 del 1997 (serie 993) in allestimento Turbo S, cioè una delle più potenti 911 raffreddate ad aria. Il modello è particolare perché è uno dei soli 183 costruiti a Zuffenhausen e esportati negli Stati Uniti e potrebbe avere un valore compreso tra i 400.000 e i 475.000 dollari. Il suo valore massimo è lo stesso da cui parte invece quello della Ford RS 200 Evolution (sotto), che potrebbe tranquillamente raggiungere anche i 675.000 dollari.

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martedì 1 marzo 2016

Salone dell’automobile di Ginevra 2016, a spasso tra sportive e supercar da sogno


Sessantamila litri, più o meno come una piscina da 12 metri di una villetta; è questa la quantità d’aria che può risucchiare in un minuto il motore della nuova Bugatti Chiron, cioè quella che si candida come auto di serie più veloce di sempre, con 420 km/h di punta massima. Un tachimetro con fondoscala a 500 km/h non s’era mai visto, però il motore da 8 litri con 16 cilindri disposti a W e quattro turbocompressori è arrivato a erogare 1.500 CV e 1.600 Nm di coppia. E’ la fiera della follia ingegneristica, del politicamente scorretto e dell’esagerato a tutti i costi (prezzi a partire da 2,4 milioni di euro), ma la sportiva top del Salone di Ginevra 2016 è sicuramente lei, anche se l’avranno solo 500persone. La Abarth 124 spider, invece, dovrebbe avere molti più clienti e con la trazione posteriore, il differenziale autobloccante meccanico e il 1.4 Multiair da 170 CV e 250 Nm, segna il ritorno della Casa torinese alle sportive vere.

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martedì 9 febbraio 2016

Ferrari GTC4Lusso, torna la quattro posti a quattro ruote motrici (e sterzanti)


La Ferrari presenterà un nuovo modello al Salone di Ginevra di inizio marzo e le notizie più interessanti sono sostanzialmente due: prosegue la politica del ritorno ai nomi “classici”, dopo le ultime fantasiose sigle dell’ultima era Montezemolo, e prosegue anche l’investimento sulla trazione integrale. La GTC4Lusso, infatti, altro non è che il corposo aggiornamento della FF (Ferrari Four), la “shooting brake” a quattro posti uscita nel 2011. La sigla che la definisce è un insieme di citazioni storiche di altri modelli, mentre la novità tecnica principale è l’adozione di un inedito sistema a quattro ruote sterzanti chiamato 4RM-S, che dovrebbe aumentare l’agilità alle basse velocità e la stabilità alle alte. Questo sistema lavora insieme alla trazione integrale aggiornato (4RM Evo), che permette di imbrigliare i 690 CV (30 in più rispetto alla FF) a 8.000 giri e i 697 Nm di coppia (10 in più della FF) a 5.750 giri del 6.3 V12 aspirato anche sulle superfici più scivolose. Intendiamoci, questa Ferrari non è certo adatta al fuoristrada, ma si può andare a sciare a Madonna di Campiglio (quasi) senza pensieri.

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lunedì 18 gennaio 2016

Ferrari, il tetto alla produzione potrebbe salire a 9.000 auto


“Produrremo sempre un'auto in meno di quanto ci richiede il mercato e finché seguiremo questa regola le cose andranno bene” così diceva Enzo Ferrari già alla fine degli anni Quaranta, quando aveva appena fondato la sua fabbrica di automobili a Maranello. Il Drake non aveva certo frequentato qualche corso di marketing ma il suo fiuto di grande uomo di industria gli faceva avere già ben chiaro il concetto di esclusività. Se una cosa è alla portata di tutti, del resto, è molto facile che il desiderio di averla cali. Così la Ferrari ha sempre prodotto poche migliaia di auto all'anno e il limite attuale è fissato a 7.000 unità annue – per quanto teoriche, visto che nel 2014 sono stata 7.200 e nel 2015 7.700 - un livello che Sergio Marchionne sta considerando di aumentare.

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mercoledì 30 dicembre 2015

Ferrari, richiamo per California T negli Usa. Rischio perdita benzina nel vano motore


Mentre la Ferrari è al centro dell’attenzione per le questioni legate alla sua quotazione in borsa, alla separazione da FCA e al controllo della società, la filiale americana si trova alle prese con un problema molto più banale ma altrettanto importante. Ci sono, infatti, 185 California T da richiamare per risolvere un problema al circuito a bassa pressione del carburante, che potrebbe provocare delle perdite di benzina nel vano motore e dunque aumentare il rischio di incendio. Una disavventura che la Ferrari aveva già sperimentato su un lotto di 1.248 458 Italia; in quel caso, però, la parte colpevole era una paratia in materiale plastico, che si trovava troppo vicino agli incandescenti collettori di scarico, arrivando spesso a prendere fuoco.

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martedì 1 dicembre 2015

Ferrari, i noleggi per i turisti rompono la quiete di Maranello


Fai un giro in Ferrari con meno di 100 euro. Si potrebbe riassumere così il succo di tanti slogan che pubblicizzano la possibilità di mettersi al volante di un bolide del Cavallino Rampante proprio sulle sue strade natali, quelle di Maranello. Certo, con una cifra così si guida per non più di un quarto d'ora e ci si deve accontentare (si fa per dire) di una California, ma volete mettere il brivido? Se poi la possibilità viene offerta a turisti stranieri, per i quali a volte questa è l'unica occasione di guidare una Ferrari, allora il giro di affari si allarga e magari i più facoltosi sono disposti a spendere cifre maggiori per andare in pista, avere più tempo a disposizione o pilotare un'auto più veloce. Tutti contenti, dunque? Non proprio, perché, sebbene possa sembrare assurdo, sono proprio gli abitanti di Maranello a lamentarsi.

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giovedì 22 ottobre 2015

Ferrari: esordio “di corsa” in Borsa, azioni a 60 dollari


L'esordio della Ferrari alla Borsa di New York non poteva iniziare nel modo migliore. Le azioni del Cavallino Rampante, infatti, hanno subito aperto la seduta sopra i 60 dollari, cioè un 8 dollari i più rispetto ai 52 a cui l e azioni erano state offerte al pubblico. Tradotto in percentuale significa una maggiorazione del 15%, anche se dopo circa un'ora il prezzo è sceso a 57-58 dollari, per poi attestarsi sui 55 dollari. Wall Street, dunque, ha accolto bene l'arrivo della Casa di Maranello nel mercato azionario e la soddisfazione è subito emersa sui volti di Sergio Marchionne, John Elkann, Amedeo Felisa e Piero Ferrari, tutti e quattro presenti al momento di suonare la campanella per dare il via allo scambio azionario. Questo ottimo risultato iniziale, tuttavia, è anche figlio di una certa prudenza nella definizione del prezzo delle azioni. Il valore di partenza di 52 dollari, infatti, avrebbe anche potuto essere innalzato fino a 53, opportunità che è stata discussa dai top manager di FCA e Ferrari fino a ieri sera con le banche sottoscrittrici principali - Ubs e Bank of America Merrill Lynch – e che sarebbe stata giustificata dall'ottima accoglienza nella cosiddetta fase di “road show”.

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martedì 20 ottobre 2015

Ferrari F12tdf, il suo segreto è il Passo Corto Virtuale


Agilità e stabilità sono due facce della stessa medaglia. Non si più aumentare una senza che l'altra diminuisca e viceversa. La loro importanza, poi, diventa cruciale quando si tratta di auto sportive, soprattutto se queste vengono impiegate in pista. Una delle specifiche tecniche che più influenza queste due caratteristiche è la lunghezza del passo, soprattutto se considerato in rapporto a quella del corpo vettura e forse è proprio per questo che Ferrari lo ha citato per definire il suo nuovo sistema di sospensioni posteriori sterzanti montato sulla nuovissima F12tdf. Signore e signori ecco a voi il Passo Corto Virtuale, una definizione che rimanda direttamente alla storia del Cavallino Rampante, quando le versioni Short Wheel Base (SWB, passo corto, appunto), venivano sviluppate con una certa frequenza. L'asse posteriore sterzante, altrimenti definito come “quattro ruote sterzanti” o “asse posteriore attivo”, non è certo una novità in assoluto, diversi costruttori l'hanno già impiegato su prodotti anche molto meno esclusivi della nuova Ferrari, ma in ambito eminentemente sportivo è stato riconsiderato solo negli ultimi anni, in particolare dalla Porsche sulle 911 di ultima generazione.

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