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martedì 9 giugno 2015

Apple, Google? No, Ford e Toyota insieme per connettività auto-smartphone “open”


Niente Android Auto e nemmeno Apple CarPlay. Ford non vuole che i due colossi dell’informatica prendano possesso dei sistemi di infotainment delle proprie vetture e, di conseguenza, dei dati relativi a guidatori e proprietari che diventeranno sempre più preziosi per qualsiasi tipo di offerta commerciale. Anche Toyota la pensa allo stesso modo, così è nata un’alleanza inedita che va controcorrente rispetto al resto delle Case automobilistiche. Niente piattaforme differenziate e fornite da soggetti terzi, ma un unico software open-source a cui i costruttori stessi possono dare il loro contributo. L’obiettivo è sempre quello di integrare nel migliore dei modi i dispositivi personali con le funzionalità messe a disposizione da ogni singola auto, dai comandi vocali alla navigazione passando per lo streaming di contenuti musicali, e la SmartDeviceLink – questo è il nome della nuova piattaforma – è pensata per farlo con una certa semplicità.

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giovedì 21 maggio 2015

Mondeo Vignale Hybrid: silenzio, parla l’elettrico Ford


Sapevate che esiste una versione ibrida della Ford Mondeo? Se siete di quelli che sanno a memoria i listini e a cui non sfugge nulla, probabilmente si, diversamente è più facile il contrario. Non c’è da stupirsi, visto che la stessa Ford Europa non ha mai acceso particolari riflettori su quest’auto, ma forse con l’arrivo della versione Vignale qualcosa potrebbe cambiare. Intanto è l’unica Mondeo che non viene prodotta a Valencia, insieme a tutte le altre Ford di grandi dimensioni, ma arriva direttamente dagli Stati Uniti, precisamente da Flat Rock, che è lo stesso stabilimento dove si costruisce anche la Mustang. Questo perché la hybrid è realizzata sulla carrozzeria a quattro porte della Fusion americana e non su quella a cinque porte o station wagon della Mondeo europea. Quindi, se vi piacciono le berline tre volumi old style la Monde Vignale ibrida è l’auto che fa per voi.
Durante la presentazione internazionale della Mondeo Vignale, svoltasi a Roma in uno dei primi Ford Store – i concessionari selezionati Ford dove saranno disponibili la gamma Vignale e la Mustang - della Capitale ho subito puntato la versione ibrida, visto che non l’avevo mai guidata prima ed ero molto curioso di provare il funzionamento di un sistema che ha diverse similitudini con quello classico Toyota, a partire dal motore termico a Ciclo Atkinsons.

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venerdì 8 maggio 2015

Ford Mustang, la leggenda americana sbarca in Europa


MONACO DI BAVIERA – Un cavallo di razza, piccolo, robusto e veloce. Da cinquanta anni galoppa sul cofano di un'auto sportiva americana, con la criniera al vento e un profilo inconfondibile. E' il Mustang, che nell'accezione automobilistica diventa femminile, scrivendo la storia di una delle auto più iconiche di sempre. Basta andare negli Stati Uniti per vederne una parcheggiata in ogni angolo – dal 1964 a oggi ne sono state costruite oltre 9 milioni - mentre in Europa è una rarità d'importazione parallela, che finora è stato l'unico modo di averne una. Così, da questo lato dell'Atlantico è molto più facile conoscerla attraverso i film, c'è solo l'imbarazzo della scelta, da Bullit con Steve McQueen a Fuori in 60 secondi con Nicolas Cage. Questo almeno fino a oggi, visto che Ford ha deciso di commercializzare la sesta generazione anche nel Vecchio Continente. Si può avere con carrozzeria aperta o chiusa, Convertible o Fastback nella nomenclatura di Dearborn, scegliendo tra il 'moderno' 2.3 EcoBoost da 310 CV o il classico 5.0 V8 da 421 CV. I prezzi vanno da 36.000 a 47.000 euro, con la trasmissione manuale a 6 marce di serie e l'automatica in opzione. Svelata nel dicembre 2013 in configurazione 'US Spec', il modello europeo è arrivato tre mesi dopo a Ginevra. Durante la scorsa finale di Champions League Ford ha aperto gli ordini solo per la durata della partita, raccogliendo 9.300 prenotazioni, di cui 490 dall'Italia. Di queste, 2.200 si sono trasformate in contratti firmati, con gli italiani che ne anno ordinate 100 (66 2.3 Ecoboost e 34 5.0 GT) e riceveranno i primi esemplari nelle prossime settimane. Tutti gli altri, invece, dovranno recarsi in uno dei 25 Ford Store italiani autorizzati a venderla. L'abbiamo provata alla presentazione internazionale a Monaco di Baviera, tra strade tortuose, autostrade e passaggi urbani.

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mercoledì 6 maggio 2015

Ford Mustang Shelby GT350R, produzione di soli 37 esemplari


In attesa di provare la nuova generazione della Ford Mustang nelle versioni “normali” 2.3 EcoBoost da 314 CV e 5.0 V8 GT da 418 CV, da oltreoceano arrivano nuove informazioni sulle varianti più performanti, in questo caso sulla Shelby GT350R. Questa Mustang, realizzata per celebrare il cinquanta anni dall’uscita del primo modello GT350 (era il 1965), verrà assemblata durante quest’anno in soli 37 esemplari, corrispondenti ad altrettanti numeri di telaio marchiati 2015. Se negli anni Sessanta, l’antenata dimostrò di che cosa era capace la piccola “pony car” di Dearborn, oggi l’erede monta il motore aspirato più potente di tutta la storia Ford, un 5.2 V8 da 507 CV. Anche la scelta di realizzare solo 37 unità della GT350R è un omaggio al passato, infatti della GT350 originale furono costruiti proprio questo numero di pezzi, di cui due erano prototipi. Ma se le pochissime Mustang GT350R saranno degli “istant classic” da collezione, ci sarà qualche possibilità in più di accaparrarsi una GT350 “liscia”. Le differenze tra le due sono piuttosto limitate, ma il pacchetto estetico della “R” è sicuramente più estremo. Quest’ultima, poi, è più leggera di 59 kg, dopo avere rinunciato ai sedili posteriori, all’impianto audio, al kit riparazione pneumatici e al climatizzatore. In ogni caso, la GT350 sarà costruita in 100 esemplari, tutti definiti come model year 2015. Di questi, 50 saranno equipaggiati con il Technology Package e altri 50 con il Track Package.

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mercoledì 29 aprile 2015

Ford S-Max, la seconda vita della monovolume sportiva


Il segmento D italiano, escludendo i marchi premium, vale poco più di 27.000 unità all'anno, di cui quasi i due terzi vengono acquistate da aziende o da società di noleggio. Sul podio ci sono tre tedesche, Passat, Octavia (passatemi la licenza geografica) e la Insignia, mentre la medaglia di legno va alla Peugeot 508. Poi vengono i due modelli Ford, la S-Max e la Mondeo. La seconda è stata rinnovata da poco e infatti le sue vendite stanno superando quelle della prima, che comunque fino a tutto il 2014 si è mantenuta in testa. Del resto la formula della S-Max è tanto particolare quanto intelligente: offrire tutte le caratteristiche di una grande berlina, con la possibilità di avere più spazio e in modo più flessibile. La monovolume ha 5 posti e un bagagliaio da 700 litri, oppure 7 posti e 285 litri, ma quelli della terza fila sono davvero due strapuntini adatti solo ai bambini.

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mercoledì 15 aprile 2015

Ford C-Max, tanto spazio senza rinunciare al piacere di guida


Il segmento C non è più quello di una volta, quando bastava avere una bella berlina due volumi, farla a tre e cinque porte e il gioco era fatto. Al massimo si poteva aggiungere una versione station wagon, destinandola alle famiglie e ai macinatori di chilometri di professione. Oggi tutto questo non è sufficiente e quello che succede in casa Ford è il migliore esempio. Ogni due C-Max vendute, infatti, anche due Focus lasciano gli autosaloni, ma una è berlina e l'altra è station wagon. Considerando i singoli modelli, vuol dire che la monovolume vende il doppio sia di una che dell'altra. Nel caso specifico, poi, la situazione è ancora più rosea, visto che la C-Max domina incontrastata la sua categoria, vendendo quasi il doppio della migliore concorrente. Il merito è in massima parte della variante a 5 posti, visto che quella a 7 con le porte posteriori scorrevoli rappresenta solo il 15 % delle vendite. Leggendo la scheda tecnica della prima se ne capisce il motivo.

A 4,38 metri di lunghezza corrispondono circa 14 quintali di massa a vuoto (1.391-1519 kg è la forbice tra il 1.0 EcoBoost manuale e il 2.0 TDCi automatico), mentre l'altezza non supera gli 1,61 metri. Praticamente è una Focus un po' più alta, ma questo non costituisce un limite nel parcheggio, bensì un vantaggio nella volumetria interna. Come spazio a bordo, per persone e bagagli, tra le due non c'è paragone e anche la Focus station wagon rischia di uscire sconfitta dal confronto, perché nonostante quasi 17 centimetri di lunghezza in più, la capacità del vano bagagli è praticamente uguale. Insomma la C-Max è un'auto “intelligente” ma anche piacevole da guardare e da guidare, un “tris” di caratteristiche che difficilmente si trovano insieme su una vettura sola. Infatti il suo successo è cristallino, soprattutto in Italia, il mercato che ne ha immatricolate ben 185.000, a fronte degli 1,2 milioni di unità vendute in Europa dal Lancio.

venerdì 30 novembre 2012

Ford MyKey, limitare per non educare



"Vietato vietare" era uno degli slogan più famosi del '68, periodo in cui si sognava un mondo diverso con "al potere la fantasia", dove la coscienza, la compartecipazione e la solidarietà avrebbero dovuto elevare ogni singolo individuo ad attore di una società civile giusta ed egualitaria.
Le cose sono andate un po' diversamente...Al potere abbiamo le banche e i mercati, la società ruota attorno a un individuo solo, consumista e disinteressato alle dinamiche civili. Anche se Facebook e Twitter hanno sostituito il bar e il "muretto", in piazza si va ancora in tanti, ma per ballare 3 minuti la melodia più idiota mai concepita da mente umana. 
Da "Vietato vietare" si è passati a "limitare per non educare". Il tuo bambino di 6 anni è troppo vivace? Dagli una pasticchetta. Tuo figlio di 12 anni suda, si sporca e rischia di farsi male a calcio? Rinchiudilo in casa con la Play Station. È adolescente e vuole uscire di pomeriggio? Dagli un bello smartphone con GPS e controlla costantemente la sua posizione. Ha appena preso la patente e ti viene l'ansia? Compragli una Ford Fiesta dotata di sistema MyKey, così da limitare tutte le funzioni dell'auto!

Non sto scherzando. Gli stessi signori che nel '68 hanno attraversato l'Europa d'estate su sgangherate 500, Dyane o Maggiolini, rigorosamente senza cinture, con la musica a tutto volume, le lattine di birra e magari fumando una canna, hanno inventato una sorta di funzione"cancella pericoli" per l'auto. Peccato che i pericoli esistono ed esisteranno sempre. Per prevenirli ed evitarli servono consapevolezza e buon senso. 

Il MyKey consente di limitare la velocità massima, il volume della radio, di impedire la disattivazione dell'ESP e via dicendo. Magari farà la felicità dei genitori più ansiogeni, ma non porterà nessun beneficio al giovane neopatentato. E se è vero che proibire qualcosa è il miglior modo per farla cercare, viene da chiedersi cosa succederà il giorno che il MyKey verrà disattivato. Forse tutta la frustrazione verrà sfogata in un solo colpo?

La verità è che l'esame per ottenere la patente è del tutto inefficace, che tante scuole guida sono inadeguate e che la maggior parte dei genitori sono automobilisti indisciplinati inadatti a insegnare ai figli a guidare. Come spesso accade, il problema sta nelle radici della pianta e tagliando le foglie malate si rimanda solo il momento in cui bisognerà farci davvero i conti.

Non sarebbe molto meglio regalare un bel corso di guida sicura a ogni neopatentato che acquista un'auto? 


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lunedì 30 luglio 2012

Quale futuro per l'auto in Europa?


La crisi che attanaglia l'Europa è dura e inflessibile come non si vedeva da parecchio tempo. I disoccupati e le tasse aumentano, i consumi e gli stipendi diminuiscono. A farne le spese sono praticamente tutti i settori, ma uno in modo particolare, sia per il grande numero di occupati che coinvolge, che per il valore immaginifico che ha nella nostra cultura. Il mercato dell'auto è in crisi nera, tutta l'Europa è coinvolta. Anche se il dato globale non è così allarmante grazie alla Germania che tira ancora, le situazioni dei singoli Paesi sono davvero critiche. In Italia, per esempio, a fine 2012 si arriverà, forse, a 1.400.000 auto immatricolate. Vi sembrano tante? Solo cinque anni fa, a causa del doping degli incentivi statali, se ne vendevano 2.400.000. Ho scritto "a causa" e non "grazie" proprio per entrare nel cuore del problema: la cronica sovracapacità delle fabbriche sparse in tutta Europa e dei vari trucchi con i quali è stata tenuta nascosta per tanto, troppo tempo.
Negli ultimi 30 anni abbiamo convissuto, e anche sposato, l'idea che fosse giusto e necessario cambiare auto ogni pochi anni, spinti dal fascino dell'effimero (l'efficienza energetica di un'auto moderna è di poco migliore  di quella dei modelli anni 60) progresso tecnologico o costretti dalle norme antinquinamento che si inasprivano ogni due anni. Ma la verità è che un'auto può durare una vita, come si può vedere nei Paesi poco sviluppati o in posti come Cuba, dove l'embargo ha obbligato a conservare in vita le vetture degli anni 50. La situazione attuale ci dice che il mercato Europeo è saturo e che molte case automobilistiche rischiano il collasso. Non è un mistero che General Motors stia pensando di sopprimere il marchio Opel e che Ford valuti se abbandonare l'Europa. Per non parlare del futuro dei marchi francesi che sono appesi a un filo, anzi a un cordone ombelicale che li lega al mercato domestico, visto che fuori dalla Francia non brillano particolarmente e nel resto del mondo sono praticamente assenti.
Tolto il Gruppo Volkswagen, che prosegue nel cammino verso la vetta del mercato mondiale, resta il nostro Gruppo Fiat, che resiste grazie alla leadership in un mercato importante come quello brasiliano ma soprattutto grazie all'ossigeno che arriva dall'altra sponda dell'Atlantico. Gli Stati Uniti appaiono come l'unico salvagente per FGA, sempre che si riescano a esportare auto di indubbia qualità. E l'Europa che fine farà? Difficile dirlo, ma le abitudini d'acquisto sono destinate a cambiare per sempre. 

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mercoledì 14 marzo 2012

Speciale Ginevra: Ford Fiesta ST

Finalmente anche la piccola Ford è disponibile in versione "pepata". La Fiesta ST si fregia della meno estrema tra le due sigle che definiscono i modelli sportivi dell' Ovale Blu. ST sta per Sport Technologies mentre RS significa Rallye Sport, ma quest'ultima è usata con parsimonia in Casa Ford tanto che nella produzione attuale c'è solo un modello che la porta sul cofano, la Focus RS.
La Fiesta ST si inserisce in un segmento dove la concorrenza è agguerrita e diversificata: Abarth G.Punto, Alfa Romeo Mito, Audi A1, Citroen DS3, Mini, Opel Corsa, Renault Clio, Seat Ibiza, Skoda Fabia e VW Polo. Tutte paragonabili, nelle versioni top, come prestazioni. La piccola Ford, però, ha buone frecce nel suo arco; il motore 1.6 EcoBoost sviluppa 180 CV e 240 Nm di coppia, sufficienti a spingerla a 220 km/h facendole bruciare lo 0/100 km/h in meno di 7 secondi.
Il telaio è stato messo a punto al Nurburgring ribassando l'assetto di 15mm rispetto alla Fiesta standard e tarando in maniera specifica l'ESP e il Torque Vectoring. La caratterizzazione estetica è evidente ma non esagerata e di serie saranno montati gli splendidi sedili Recaro che vedete in foto. La Fiesta ST sarà disponibile nel corso del 2013, probabilmente a un prezzo molto interessante rispetto alla media del segmento. BRUUUM!!!






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venerdì 24 febbraio 2012

Prime immagini della nuova Volvo V40

Quando si deve lanciare un'auto nuova, ogni stratagemma per attirare l'attenzione è lecito. Quella delle foto sfuggite prima della presentazione ufficiale sta quasi diventando una moda, tanto da sollevare più di un dubbio su chi siano realmente le talpe che pubblicano le immagini in rete. Ieri ho parlato della nuova Audi A3, che però per la casa madre è ancora top secret. Oggi è il turno della nuova Volvo V40, anche lei attesa a Ginevra e avvolta da una coltre di mistero, che tanto misterioso non è più visto che pure in questo caso un paio di foto sono sfuggite.
La nuova V40 sostituirà in un colpo solo la berlina S40, la station wagon V50 e la compatta C30, facendo entrare anche Volvo nel variegato segmento delle crossover. La linea a metà tra una due volumi e una wagon e la lunghezza prossima ai 4,50 metri la mettono in concorrenza diretta con auto come la A3 Sportback, la Lancia Delta e la M-B Classe B. Potrebbe rappresentare la soluzione perfetta per chi ha bisogno di spazio e non vuole rinunciare a una certa dinamicità, differenziandosi dai soliti marchi premium rispetto ai quali Volvo è sempre stata una valida alternativa. Questa V40 è uno degli ultimi progetti nati e cresciuti sotto la vecchia proprietà Ford. Si basa, infatti, sulla piattaforma C1, la stessa della Focus e di molti altri modelli. Per apprezzare i risultati della nuova gestione cinese (Geely), bisognerà attendere ancora qualche anno. A Goteborg stanno sviluppando una nuova piattaforma flessibile in grado di fare da base ai futuri modelli dal segmento C al segmento E; è anche in via di definizione una nuova famiglia di motori modulari a 4-5-6 cilindri, sia benzina che diesel. 
Intanto la nuova Volvo utilizza i super-collaudati propulsori di derivazione Ford che già equipaggiano le altre auto della casa svedese. La V40 sarà messa in vendita nel terzo quadrimestre del 2012 con un prezzo che dovrebbe partire da circa 26.000€. BRUUUM!!!

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mercoledì 1 febbraio 2012

Ford B-MAX: accomodatevi!

Anche Ford entra nel movimentato segmento delle monovolume small-size. La B-MAX nasce sul pianale della Fiesta, rispetto alla quale cresce in lunghezza di dieci centimetri e con cui condivide i collaudati motori diesel, di 1.4 (70CV) e 1.6 litri (95CV) di cilindrata. Il benzina è, invece, del tutto inedito. Un litro di cilindrata, tre cilindri e una turbina, per due livelli di potenza, 100 e 125 CV. Promette bassi consumi e guida piacevole.
Ma la caratteristica davvero innovativa di quest'auto è un altra: le porte posteriori scorrevoli combinate con l'assenza del montante centrale. Una soluzione che si vede da tanti anni sulle show car, ma mai portata su un'auto di serie. I vantaggi, su un'auto che fa dello spazio e della flessibilità il proprio cavallo di battaglia, sono lampanti; pensate che aprendo entrambe le porte, si ha uno spazio d'accesso largo un metro e mezzo!Il limite è la perdita di rigidità del telaio, nel quale il montante centrale è un elemento importantissimo. Gli ingegneri Ford sono evidentemente riusciti a trovare una soluzione, ufficialmente inspessendo le porte e utilizzando acciai speciali. Il rovescio della medaglia potrebbe essere l'aggravio di peso e la crescita dei costi, ma bisognerà aspettare il Salone di Ginevra (dove l'auto verrà presentata ufficialmente) per avere una idea più precisa.
Intanto va sicuramente riconosciuta a Ford una certa dose di coraggio e di inventiva. La B-MAX avrà concorrenti agguerrite, ma potrà contare su una caratteristica esclusiva, oltre che sull'ottimo rapporto qualità/prezzo di tutti i prodotti Ford. La 500L è avvisata...BRUUUM!!!

mercoledì 7 dicembre 2011

Speciale Motor Show 2011: Ford ST



A Dearborn sono convinti che il prodotto faccia la differenza; allo stesso tempo non dimenticano i clienti più dinamici. Ford è un brand molto apprezzato in Italia, l' ultima versione della Fiesta è sempre sul podio delle classifiche di vendita del suo segmento e la Focus è un evergreen.Ma Ford non vuol dire solo buona qualità costruttiva e design accattivante a prezzi convenienti, vuole anche dire ottime auto sportive derivate dalla grande serie. Ecco quindi, al Motor Show di Bologna, la gamma ST (Sport Technology) al gran completo, in cui si conciliano le prestazioni e la sfruttabilità a 360 gradi. L'entry-level è la Fiesta, dotata del 1.6 EcoBoost da 180CV e 240Nm di coppia che, coadiuvato dal cambio manuale a 6 marce dovrebbe garantire 220km/h di punta massima e 7 secondi scarsi nello 0-100 km/h. Tutto ciò con emissioni contenute entro i 140g/km. Salendo di segmento ecco la Focus, disponibile con carrozzeria a 5 porte e, grande novità, anche station wagon. In questo caso il propulsore è il 2.0 litri EcoBoost da 250CV e 360Nm di coppia, servito da un cambio manuale a 6 marce. Le prestazioni non sono ancora state dichiarate, ma viste le premesse si possono dormire sonni...veloci. Non resta che aspettare la commercializzazione di queste vetture, per saggiarne le doti stradali; intanto è giusto fare un applauso a Ford per non aver dimenticato tutti quegli appassionati della guida che non possono permettersi un' auto per tutti i giorni e una per il weekend. BRUUUM!!!

lunedì 21 novembre 2011

Ford Escape, la Kuga che verrà

"One Ford" è il mantra coniato da Alan Mulally nel 2008, per riassumere la nuova strategia che il marchio avrebbe seguito. Mulally era stato nominato CEO di Ford nel 2006 e aveva l'arduo compito di risollevarne le sorti. Dopo aver venduto tutti i marchi di cui Ford era proprietaria, Aston Martin, Jaguar, Land Rover e Volvo, tutte le energie vennero concentrate sulle auto di Dearborn. Ma "One Ford" vuole anche dire una sola auto per ogni segmento di mercato in tutto il mondo. Sebbene sia molto difficile incontrare i gusti e soddisfare le necessità di un nordamericano, di un europeo e di un cinese, con la stessa automobile, i risultati sembrano dare ragione alla politica Ford, che è stata l'unica delle "Big Three" a non avere bisogno di prestiti statali. Ovviamente il merito è di prodotti riusciti, come la Fiesta, la Focus e anche la Mondeo, tutte figlie del programma "One Ford".
Anche la nuova Escape, appena presentata al Motor Show di Los Angeles, è figlia di questa filosofia. In Europa rimpiazzerà la Kuga (probabilmente mantenendone il nome), mentre in USA sostituirà la vecchia Escape. Osservando queste foto potrete valutare voi stessi le differenze nel design. Personalmente credo che la Kuga attuale abbia un design molto più originale e dinamico rispetto alla nuova, che si è un po' imborghesita (pur essendo molto più bella della Escape attuale). Anche se a prima vista sembrerebbe un passo indietro, bisogna considerare quanti SUV middle size si vendono in USA e quanti in Europa...BRUUUM!!!

mercoledì 16 novembre 2011

Chevrolet Camaro e Ford Mustang, nothing can beats cubic inches

"Nulla può battere i centimetri cubici". Questo è quello che pensano gli americani quando si tratta di automobili, in particolar modo sportive. Gli USA sono indubbiamente la patria dei grossi V8 con distribuzione ad aste e bilancieri, motori robusti, affidabili e dalla coppia generosa. Proprio in virtù del tipo di distribuzione, quando si vuole elaborare uno di questi motori le strade da percorrere sono solitamente due: l'aumento di cilindrata e la sovralimentazione. Negli anni 60 e 70 si chiamavano Muscle Car, avevano scocche coupè derivate dai modelli popolari e propulsori ipertrofici da cinque, sei e anche sette litri, ovviamente otto cilindri a V. Non sono mai state auto molto raffinate, prediligevano cimentarsi in gare di accelerazione o al massimo sugli ovali. I telai e le sospensioni non riuscivano a contenere le potenze esuberanti e le coppie mostruose. Il pubblico europeo le ha sempre snobbate e in effetti non sono mai state importate ufficialmente, anche viste le dimensioni sempre nell'intorno dei cinque metri e i consumi proibitivi.
Nel frattempo la tecnologia è andata avanti, ma gli americani sono attaccati alle tradizioni e le muscle car (grazie anche all'industria del cinema), stanno vivendo una seconda giovinezza. Proprio in questi giorni sono stati presentati i model year 2012 della Chevrolet Camaro e della Ford Mustang. Entrambe sono disponibili, più o meno ufficialmente, in Europa e non hanno molto da invidiare alle rivali del Vecchio Continente. Qui potete vedere le foto delle due versioni più arrabbiate, la Chevrolet Camaro ZL1 - 6.2 V8 con compressore volumetrico, 587CV e 784 Nm - e la Ford Mustang Shelby GT 500 - 5.8 V8 con compressore volumetrico 650CV e 813Nm. Vi state chiedendo che rumore possano fare? Bè, se non avete mai sentito un V8 made in USA, vi suggerisco di guardare il video qui sotto...BRUUUM!!!