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giovedì 17 dicembre 2015

Rinspeed Etos, guida autonoma e drone di serie


Tra i prototipi più famosi creati dalla Rinspeed ci sono auto anfibie o addirittura subacquee, come la Splash e la sQuba, ma stavolta la factory svizzera fondata da Frank Rinderknecht nel 1979 ha deciso di cimentarsi in quella che sarà una delle tendenze principali dell'industria automotive del prossimo futuro, cioè l'auto a guida autonoma. Al prossimo CES di Las Vegas, in programma dal 6 al 9 gennaio, verrà presentata la Etos Concept (scritta con la Sigma), che farà poi il suo debutto europeo al Salone di Ginevra in marzo. Tecnicamente si tratta di una BMW i8 e non c'è bisogno di un occhio super esperto per capirlo; rispetto alla berlinetta bavarese sono cambiate alcune plastiche del paraurti, del frontale e della coda, oltre ai cerchi in lega che ora misurano 20 pollici e sono in alluminio e ceramica. Quello che invece cambia radicalmente rispetto alla i8, si trova dentro.

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mercoledì 9 dicembre 2015

Audi, BMW e Daimler completano l'acquisizione delle mappe HERE


Se volete un esempio di come si gestisce nel peggiore dei modi una multinazionale e di come portarla al fallimento, studiate il caso della Nokia. Se invece ne volete uno di come si sfrutta al meglio un'opportunità di mercato, garantendosi la serenità per una certa parte di futuro, allora citofonate ad Audi, BMW e Daimler (cioè Mercedes). Le tre case tedesche, che da sole si spartisono oltre la metà del mercato premium globale, hanno infatti completato l'acquisizione di Here, ovvero la divisione dell'azienda finlandese che si occupa delle mappe per navigatori e nello specifico di quelle per automobili. L'operazione era già stata annunciata la scorsa estate, ma ora è stata completata anche se per formalizzare tutti i dettagli ci vorrà ancora qualche mese.

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martedì 27 ottobre 2015

Guida autonoma. Una patente anche per le auto?


Il momento in cui la prima auto a guida autonoma si potrà comprare in concessionaria e poi utilizzare sulle strade è sempre più vicino, soprattutto negli Stati Uniti, dove la sperimentazione e la legislazione sono in assoluto più avanti che nel resto del mondo. Ma è proprio sull'impianto normativo che regolamenti la guida autonoma che vanno presi i provvedimenti più complessi e la proposta del Transportation Research Institute dell'Università del Michigan va proprio in questo senso: creare una “patente per la guida autonoma” da assegnare non ai guidatori bensì alle auto, per certificare il loro livello di abilità, sia quanto a evoluzione di sistemi tecnologici che a possibilità di operare in situazioni diverse, a partire dalle diverse condizioni meteo. Secondo la ricerca di Michael Sivak e Brandon Schoettle, quindi, se al momento di rilasciare la patente di guida a un umano si valutano la conoscenza delle norme, le capacità psicomotorie e quelle sensoriali come la vista, allora anche le caratteristiche delle driverless car – mappe, radar, sensori, software e telecamere – devono essere oggetto di valutazione perché è evidente che ogni sistema garantirà prestazioni differenti. Inoltre, molti sistemi autonomi hanno ancora diverse lacune e anche i migliori non sono comunque affidabili in situazioni di scarsa visibilità e in particolare con la neve, un tipo di condizione per la quale non sono mai ancora stati eseguiti test approfonditi.

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venerdì 23 ottobre 2015

Tim Cook (Apple): "L'industria dell'auto è prossima a una rivoluzione"


L'industria dell'auto è sull'orlo di un cambiamento epocale e se lo dice Tim Cook, numero uno della Apple, forse gli si può anche credere. E gli attori di questa rivoluzione saranno le aziende più importanti del mondo, non solo quelle che da più o meno cento anni si occupano di produrre automobili. I driver principali di quelle che forse potranno definirsi come “Automobili 2.0” saranno sostanzialmente tre: la crescente importanza e pervasività del software, la guida autonoma e l'inizio della fine del motore a combustione interna a favore di quello elettrico. In effetti, se si guarda alla vetture attuali e si fa un confronto con quelle dei primi del Novecento, di vere rivoluzioni non ce ne sono mai state. “Penso che siamo prossimi a un grande cambiamento – ha detto Cook durante un intervista con il Wall Street Journal – non pretendo che nessuno sia d'accordo con me ma io la penso così”.

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mercoledì 21 ottobre 2015

Apple, lo sviluppo di ‘iCar’ prosegue. A suon di ingegneri ‘rubati’ alla concorrenza


Mancano almeno 3 anni all’arrivo della Apple Car o iCar o progetto Titan, se preferite, ma per quando debutterà sul mercato le voci, più o meno confermate, sul suo conto saranno già così tante da poter scriverci un libro (nell’immagine in alto, una ricostruzione). L’ultima in ordine di tempo, riportata dalla Reuters, è quella che riguarda il “furto” di ingegneri perpetrato ai danni della Mission Motors, una piccola azienda americana che produce motociclette elettriche. Furto, nel senso che Apple ha offerto a queste persone un compenso più alto e la possibilità di lavorare in quella che forse è la migliore impresa del mondo. Visto che negli Stati Uniti c’è il libero mercato, è tutto regolare, se non fosse che, dopo aver perso i suoi uomini migliori – nella misura di 8 su 35 – la Mission Motors rischia la chiusura, perché la già normalmente difficile raccolta fondi è diventata quasi impossibile ora che questi se ne sono andati, portando con loro le proprie capacità.

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venerdì 16 ottobre 2015

Il futuro di Volvo, tanta elettricità e una nuova piattaforma


Tra i tanti effetti del Dieselgate Volkswagen c’è anche quello di aver drasticamente influenzato i piani industriali delle Case automobilistiche riguardanti il prossimo futuro. Dopo che lo stesso gruppo tedesco e che Toyota, suo concorrente principale, hanno detto che investiranno massicciamente sulla trazione elettrica, anche Volvo ha fatto lo stesso. Le novità principali, quindi, sono due: il progressivo ampliamento della gamma elettrificata, cioè delle ibride plug-in ma anche di una inedito modello a zero emissioni e la nascita di una nuova piattaforma modulare per le auto compatte, CMA – Compact Modular Architecture, che si affiancherà a quella esistente (SPA – Scalable Product Architecture) per le vetture più grandi. La prima Volvo a sfruttare la CMA, dunque, sarà lanciata nel 2017 e questa nuova piattaforma sarà fondamentale per arrivare all’obiettivo delle 800.000 auto vendute entro i prossimi 4 anni. L’evoluzione della Spa, invece, proseguirà con l’arrivo della S90, cioè la futura ammiraglia della gamma svedese che sarà l’alter-ego tradizionale della SUV XC 90. Ovviamente, le due piattaforme avranno molto in comune, a partire dai motori, dai sistemi di infotainment e da quelli di sicurezza che saranno fondamentali per raggiungere l’obiettivo degli “infortuni zero” su una nuova Volvo entro il 2020. Al centro di tutto, poi, c’è la riduzione dei costi come pure la possibilità di diffondere i powertrain ibridi plug-in su tutta la gamma.

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giovedì 17 settembre 2015

Auto connessa e autonoma, a Francoforte sguardo sul futuro

 FRANCOFORTE - La grande infatuazione per le auto elettriche è passata. Assodato che, almeno allo stato attuale delle cose, non salveranno il mondo ma rappresenteranno una delle tante soluzioni alla mobilità personale, gli sforzi delle Case automobilistiche, dei componentisti e delle aziende di servizi informatici, sono concentrati sui due temi che terranno banco nel prossimo futuro: la connettività e la guida autonoma, che peraltro sono anche strettamente collegati tra loro.

C'è tutto un mondo nuovo da inventare, fatto di infrastrutture, di legislazione, di abitudini e di servizi personalizzati. E le automobili rappresentano solo una parte (la più evoluta, peraltro) di questa realtà inedita che è tutta da costruire. I componenti necessari alla 'rivoluzione', infatti, sono già presenti in forza nei modelli di alta gamma e anche quelli più economici ne possiedono alcuni. Bastano una scheda SIM integrata e un GPS, per rendere l'auto rintracciabile in caso di incidente e infatti dal 2018 saranno obbligatori su tutte le auto di nuova immatricolazione, che dovranno essere in grado di chiamare autonomamente il numero unico di emergenza europea 112. Ma, dal momento che un veicolo è in grado di inviare e ricevere un pacchetto di dati, nessun orizzonte è precluso, da quello fatto di offerte commerciali alle immancabili interazioni con i social network, che tuttavia pongono un enorme problema di sicurezza.

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mercoledì 15 luglio 2015

Mercedes Classe E, la prossima guiderà (quasi) da sola


Quando si parla di sicurezza su strada ogni nuova soluzione è bene accetta e Mercedes è una di quelle Case automobilistiche storicamente in prima linea nel migliorarla. La prossima sfida dell’industria automotive si chiama guida autonoma, una rivoluzione che avverrà nei prossimi anni e che porterà con sé anche un miglioramento della sicurezza di tutti, perché l’errore umano avrà sempre meno peso. Intanto, nella primavera del 2016 arriverà sul mercato la prossima generazione Mercedes Classe E, di cui forse si potrebbe già vedere un antipasto al Salone di Francoforte. La nuova berlina della Stella avrà tante innovazioni e un nuovo pacchetto di sistemi di assistenza alla guida, che le consentiranno di viaggiare in modo parzialmente autonomo di parcheggiare con una app dopo essere scesi dalla vettura e di evitare situazioni di pericolo con frenate automatiche.

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mercoledì 20 maggio 2015

Guida autonoma, la “questione morale”: chi deve salvare l’auto? E chi investire?


Anno 2020. State tornando a casa nella vostra auto a guida autonoma, percorrendo il solito tragitto, quando una palla vi compare davanti, seguita un istante dopo dal bambino che cerca di riacchiapparla. La velocità è di 70 km/h, la distanza tra veicolo e bimbo troppo breve e va presa una decisione in pochi decimi di secondo. Con un’auto normale cosa fareste? Dopo esservi attaccati ai freni, all’approssimarsi dell’inevitabile probabilmente sterzereste con forza. Dopodiché le possibilità sono molteplici: un prato privo di ostacoli dove terminare la corsa con un testacoda e uno spavento, oppure un muretto, un palo, un albero, una casa, dove terminarla e basta. Magari il bambino si salverebbe e voi no, ma passereste a miglior vita soddisfatti di aver fatto una buona azione. E se invece, nello scartare di lato, foste piombati su un gruppo di passanti? Senza continuare con esempi macabri, la questione si delinea chiaramente: come deve comportarsi un’auto a guida autonoma in caso di emergenza, di chi è la responsabilità, chi deve pagare il prezzo di un imprevisto? Perché le responsabilità civili e penali le decideranno i singoli Stati che inizieranno ad autorizzare le auto a guida autonoma e i soggetti interessati sono essenzialmente tre: la casa automobilistica, il guidatore e il gestore delle strade.

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martedì 24 febbraio 2015

Tanta sicurezza e protocolli aeronautici: la ricetta di Volvo per la guida autonoma


Se Audi fa girare in pista una RS7 a guida autonoma e Mercedes stupisce con un prototipo che definire futuristico è poco, Volvo non è da meno e, sebbene con meno clamore, percorre velocemente la sua strada verso la “driverless car”. L’approccio è quello dellamassima sicurezza e considerando di che marchio si sta parlando non c’è da stupirsi. Per la Casa svedese, addirittura, l’auto che guida da sola è solo una tappa, perché il punto di arrivo è quello di avere zero incidenti mortali causati da una Volvo entro il 2020. Ambizioso, non c’è che dire, ma gli inventori della cintura di sicurezza a tre punti e degli airbag laterali meritano sicuramente credito, anche perché tra meno di due anni si sarà concluso il progetto Drive Me. L’obiettivo è quello di far circolare nell’area metropolitana di Göteborg 100 auto a guida autonoma, un’iniziativa pilota necessaria per raccogliere dati e accumulare esperienza, con l’intenzione di estendere poi la loro presenza in tutta la Svezia.

da Il Fatto Quotidiano