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domenica 3 gennaio 2021

Lamborghini Huracán STO, ai limiti della legalità


La Lamborghini Huracán STO, sigla che sta per Super Trofeo Omologata, è la versione definitiva della berlinetta a 10 cilindri di Sant'Agata Bolognese. Praticamente è un'auto da corsa che può circolare legalmente su strada e beneficia di tutta l'esperienza del reparto racing del Toro che ha portato la Huracán GT3 EVO, a vincere tre volte la 24 Ore di Daytona e due volte la 12 Ore di Sebring. Dietro le spalle del pilota c'è il V10 aspirato che urla i suoi 640 CV a 8.000 giri, con la coppia massima di 565 Nm che arriva a 6.500 giri. Numeri che spiegano come questo sia un propulsore che ama girare in alto, una gioia per gli appassionati di guida sportiva, così come la trazione posteriore. L'accelerazione da 0 a 100 km/h richiede solo 3 secondi e per arrivare a 200 km/h ne bastano 9; la velocità massima, invece, si «ferma» a 310 km/h a causa dell'elevato carico aerodinamico, che però permette un controllo superiore alle andature più elevate. Ogni aspetto della Lamborghini Huracán STO, del resto, attinge alle soluzioni tecnologiche del motorsport: il cofano anteriore, i parafanghi e il paraurti anteriore sono integrati in un unico elemento, mentre le nuove prese d’aria aumentano il flusso attraverso il radiatore centrale per migliorare il raffreddamento del motore e generare deportanza. Il parafango posteriore mutuato dalla Huracán Super Trofeo EVO riesce a ridurre la resistenza aerodinamica generata dalla sezione trasversale della vettura, aumentando la deportanza posteriore e l’efficienza aerodinamica generale. Un condotto NACA integrato, infine, funge da presa d’aria per il motore. Continua su GQ

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domenica 20 dicembre 2020

Bugatti Bolide, un missile con 1850 CV sotto il cofano


La Bugatti Bolide è una delle auto più incredibili mai progettate nella storia. Le sue caratteristiche rendono inadatta la definizione di supercar e anche quella di hypercar le va stretta. La base di partenza è quella della Chiron, con il suo mastodontico motore W16 quadri-turbo da 8 litri di cilindrata, ma il resto è tutto diverso, tanto che l'ing. Goetzke, Responsabile del progetto Bugatti Bolide ha detto che «In termini di tecnologia e organizzazione è stato uno dei progetti più ambiziosi della mia carriera». La peculiarità principale di questa Bolide è la ricerca della leggerezza, una novità in casa Bugatti, dove solitamente i chilogrammi sono anche al servizio del lusso e del comfort, tanto che tutte le hypercar prodotte finora sono molto vicine alle due tonnellate. Qui invece no, perché la bilancia si ferma a 1.240 kg, che combinati con 1.850 CV e 1.850 Nm definiscono un rapporto peso/potenza di 0,67 kg/CV, praticamente come una Formula 1 attuale. Le prestazioni sono ancora tutte da misurare, ma da Molsheim parlano di una velocità ben superiore ai 500 km/h e di accelerazioni da fermo semplicemente assurde. Basterebbero 2,17 secondi per arrivare a 100 km/h, 4,36 s per arrivare a 200 km/h e 7,37 per i 300 km/h. Impossibile fare paragoni, come è impossibile immaginare che cosa voglia dire arrivare da 0 a 500 km/h in 20,16 secondi. Forse bisognerebbe parlare con un pilota di caccia. Ma del resto le parole del numero uno di Bugatti, Stephan Winkelmann, sono chiare «Puntiamo continuamente a nuovi ed entusiasmanti obiettivi, questo è un esperimento senza compromessi, un purosangue di brutale esclusività». Continua su GQ

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venerdì 18 dicembre 2020

La Mercedes-AMG GT Black Series si prende il record del Nurburgring


Il Nürburgring ha una nuova regina, tra le auto di serie, che si chiama Mercedes-AMG GT Black Series. La versione più estrema della coupé di Stoccarda, guidata dal pilota GT3 Maro Engel, ha battuto il record precedente che era della Lamborghini Aventador SVJ, la quale a sua volta lo aveva strappato alla Porsche 911 GT2 RS. Venendo ai numeri e precisano che il tempo è stato misurato ufficialmente e autenticato da un notaio, la Black Series ha percorso il 20,6 chilometri (senza il rettilineo nella sezione T13) in 6:43,616 mentre il percorso totale di 20,832 chilometri (con il rettilineo della sezione T13) in 6:48,047 min. La supercar emiliana, dunque, è stata battuta di circa un secondo. Vale anche la pena di precisare, che da questa classifica sono escluse le auto modificate dai preparatori, come la 911 GT2 RS preparata dal team Manthey-Racing, che è stata cronometrata due anni fa in 6:40,300. Continua su La Stampa

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sabato 14 novembre 2020

La Ferrari SF90 Spider è un sogno proibito che si avvera


La Ferrari SF90 Spider è il nuovo sogno proibito made in Maranello. Come si evince dal nome, si tratta della versione a cielo aperto della SF90 Stradale, che è la Ferrari di serie più potente di sempre. Con questa condivide il powetrain ibrido plug-in da 1.000 CV, capace di percorrere fino a 25 km a zero emissioni, contando sui 220 CV del motore elettrico. La novità più rilevante è il tetto rigido ripiegabile RHT - Retractable Hard Top - una soluzione introdotta nel 2011 sulla 458 Spider e poi costantemente evoluta, che permette un ottimo isolamento termico e acustico in configurazione coperta e non comporta deformazioni alle alte velocità. Si apre e si chiude in soli 14 secondi anche a basse velocità, è costruito interamente in alluminio e quando è chiuso occupa solo 100 litri di spazio. Continua su GQ

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martedì 10 novembre 2020

Brabus Rocket 900 è un jet che non decolla


La Brabus Rocket 900 è una delle auto più veloci del mondo e in questa edizione super limitata da soli 10 esemplari, che non a caso si chiama «One of ten» è anche una delle più costose. Considerando i 435.000 tasse escluse, in Italia si arriva a oltre 530.000 euro, ma con questa cifra si porta a casa una vettura che non è paragonabile a nessun'altra: una vera supercar travestita da limousine, con carrozzeria coupé a 4 porte. Le prestazioni sono il pezzo forte della Brabus Rocket 900, che come da tradizione del tuner di Bottrop è realizzata partendo da una Mercedes, in particolare la GT Coupé 4. Ma il lavoro che fanno alla Brabus non si limita alla modifica o aggiunta di alcuni componenti, ma va molto più in profondità e il risultato è una vettura completamente diversa, tanto che anche nelle procedure di omologazione del brand di Stoccarda non c'è traccia. Così il motore V8 bi-turbo cresce fino a 4,5 litri di cilindrata e eroga una potenza massima di 900 CV con una coppia di 1.250 Nm che però è limitata elettronicamente a 1.050 Nm per non distruggere il cambio e soprattutto gli pneumatici. Per lo stesso motivo, anche la velocità massima «si ferma» a 330 km/h, perché oltre queste andature le gomme (fornite da Pirelli) sono sottoposte a stress straordinari e se non sono in perfetta efficienza, sia come usura che come pressione, possono fare una brutta fine in pochi secondi. Continua su GQ

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domenica 8 novembre 2020

Il Supercar Owners Circle alla 1000 Miglia


Il Supercar Owners Circle ha partecipato alla 1000 Miglia per la prima volta. Nell'edizione 2020, infatti, alcuni soci di questo club esclusivo hanno guidato le loro auto attraverso la penisola italiana, seguendo lo stesso percorso delle vetture in gara. Il Supercar Owners Circle è stato fondato allo scopo di creare esperienze uniche a bordo di supercar e hypercar, dando vita, anno dopo anno, a una comunità mondiale cui appartengono i più raffinati collezionisti. Continua su GQ

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giovedì 29 ottobre 2020

La SSC Tuatara è l'auto più veloce del mondo


La SSC Tuatara è ufficialmente l'auto più veloce del mondo, dopo aver raggiunto l'incredibile velocità di 532,7 km/h, togliendo il record alla Bugatti Chiron Sport che solo un anno fa aveva raggiunto i 490 km/h. Tuttavia, questa velocità non può essere omologata come record per un vizio di procedura, perché per farlo bisogna raggiungere la stessa velocità in due passaggi in senso opposto e poi fare la media, ma nel percorso di ritorno la Tuatara si è fermata (per modo di dire) a 508,7 km/h. In ogni caso si tratta solo di tempo, preparazione e attenzione ai dettagli perché la hypercar americana ha dimostrato di poter superare i 500 km/h senza particolari difficoltà. Il pilota che l'ha guidata, il britannico Oliver Webb, ha detto: «L'auto ha guadagnato gli ultimi 30 km/h in meno di cinque secondi, vuol dire che non era ancora al suo limite, ma il vento trasversale non mi ha permesso di spingere ancora». Continua su GQ

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venerdì 9 ottobre 2020

Tesla Model S, arriva la "fantascientifica" versione Plaid da 1.100 CV


Di una versione ad altissime prestazioni della Tesla Model S si parlava da tempo, precisamente da quasi un anno, con vari avvistamenti sul circuito nel Nurburgring dove ne veniva messo a punto il comportamento al limite. Ora la versione definitiva è stata presentata, nel corso del Battery Day che ha avuto luogo due giorni fa. Come era stato inizialmente ipotizzato, questa super Tesla si chiama "Plaid", un nome che arriva dritto dalla passione di Elon Musk per un certo genere di cinema, in particolare per Balle Spaziali del 1987, famoso film parodia della saga di Guerre Stellari. Il plaid è una non meglio precisata scia, che l'astronave dei protagonisti lascia dietro di sé quando viaggia a velocità smodate, con un riferimento ironico alla scia di curvatura dei primi Star Trek. Citazioni a parte, questa Model S ha prestazioni incredibili: 1.100 CV, meno di 2 secondi per scattare da 0 a 100 km/h, 320 km/h di velocità massima e oltre 840 km di autonomia. Continua su La Stampa

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lunedì 5 ottobre 2020

Opel Omega Lotus, la berlina più eccessiva della storia compie 30 anni


La Opel Omega Lotus è una delle auto più eccessive e stupefacenti mai arrivate sul mercato, figlia di quegli anni Ottanta dove ogni eccesso era consentito. Presentata al Salone di Ginevra del 1989, è andata in vendita un anno dopo, stracciando qualsiasi di record di categoria e fissandosi in maniera indelebile nell'immaginario collettivo. Innanzitutto il nome: in quel periodo la Lotus, così come la Opel, era di proprietà della General Motors ed è a lei che si sono rivolti i tedeschi per creare una versione ultra prestazionale della tranquillissima Omega. Continua su La Stampa

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martedì 29 settembre 2020

Le nuove BMW M3 e M4 Coupé sono le più veloci di sempre


Le BMW M3 e M4 Coupé di nuova generazione sono finalmente arrivate, con il loro design dirompente che farà discutere a lungo. Già con l'ultima Serie 4 Coupé la casa bavarese aveva mostrato chiaramente le sue intenzioni a livello stilistico, con la tradizionale calandra a doppio rene che ha lasciato il posto a una forma più allungata, come accadeva nelle BMW prodotte fino agli anni Cinquanta. Con le nuove BMW M3 e M4 Coupé il nuovo corso estetico viene declinato sui modelli più iconici del brand, quelli che da oltre trenta anni fanno sognare gli appassionati di tutto il mondo. Arriveranno nel marzo 2021, con prezzi a partire da 96.000 per la 4 porte e 96.500 per la 2 porte, ma soprattutto con un focus totale sulle prestazioni, tanto che da Monaco di Baviera ci tengono a precisare che i test di messa a punto sono stati condotti insieme a quelli per la versione da corsa omologata GT3. Continua su GQ

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lunedì 28 settembre 2020

Ferrari Omologata, la nuova one-off basata sulla 812 Superfast


Prendere una 812 Superfast e trasformarla in una one-off, ovvero un esemplare unico e non ripetibile allestito su misura per un collezionista, esaltandone l'anima sportiva. La nuova Ferrari si chiama Omologata, sfoggia la colorazione Rosso Magma e si ispira esteticamente alla tradizione della gran turismo del Cavallino Rampante. È il decimo esemplare unico con motore V12 anteriore realizzato da Ferrari a partire dalla P540 Superfast Aperta del 2009. Il suo sviluppo è durato più di due anni, con l'obiettivo di creare un design futuristico, ma con alcuni elementi caratterizzanti sottoposti a nuova interpretazione. Della 812 Superfast rimangono solo il parabrezza e i fanali anteriori; le forme sono agili definite da volumi fluidi e riflessi ondulati a cui si aggiungono elementi grafici e aperture asservite alle esigenze aerodinamiche. Continua su La Stampa

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sabato 12 settembre 2020

Maserati MC20, il Tridente torna nel mercato delle supercar in grande stile


Il motore posteriore centrale non è esattamente la configurazione più consueta per una Maserati. Se si esclude la MC12 dei primi anni Duemila - parente molto stretta della Ferrari Enzo - rimangono la Bora e la Merak degli anni Settanta. Per questo il layout della nuova MC20 è ancora più impressionante. In 4,67 metri di lunghezza, 1,22 di altezza e 1,96 di larghezza, è stato inserito appena dietro i sedili posteriore un inedito motore V6 bi-turbo - denominato Nettuno - che con 630 CV di potenza a 7.500 giri sfiora il record di potenza specifica per un'auto di produzione e può girare fino a 8.000 giri. I newtonmetro di coppia sono 730 - disponibili da 3.000 a 5.500 giri - e sono scaricati solo sulle ruote posteriori attraverso un cambio doppia frizione a 8 rapporti (gli ultimi due particolarmente lunghi) e un differenziale autobloccante meccanico. Vale la pena sottolineare che con questo propulsore Maserati inizia ad affrancarsi dalla fornitura Ferrari, che negli ultimi venti anni ha coperto tutta la produzione del Tridente, Diesel a parte. Continua su La Stampa

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mercoledì 26 agosto 2020

La Lamborghini Essenza SCV12 è la hypercar più estrema mai realizzata

La Lamborghini Essenza SCV12 è la hypercar più estrema mai concepita dalla casa di Sant'Agata Bolognese. Può essere utilizzata solo in pista, perché non è omologata per circolare su strada, ma non può nemmeno essere usata in alcuna competizione, perché non rispetta le regole di nessuna categoria sportiva. Considerato che ne verranno prodotte solo quaranta al prezzo di 2,5 milioni di euro, viene da chiedersi quale sia il suo scopo e la risposta arriva dal numero uno della Lamborghini, Stefano Domenicali: «La Essenza SCV12 rappresenta la più pura esperienza di guida in pista che il nostro marchio possa offrire, un’impresa ingegneristica che sottolinea il legame indissolubile tra il nostro marchio e l’asfalto della pista». Continua su GQ

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domenica 23 agosto 2020

Lamborghini Diablo, l'ultima della sua specie compie 30 anni

La Diablo è la supercar degli anni Novanta per eccellenza. Presentata nel 1990, ha raccolto il testimone dell'immaginario collettivo degli appassionati dalla Ferrari F40, per poi cederlo alla McLaren F1 alla fine della decade. Ma per qualche anno è stata lei la regina delle fantasie motoristiche degli italiani e non solo. Era una supercar estrema, con forme esaltata da colorazioni esotiche e una filosofia tecnica ancora completamente analogica. È una evoluzione della Countach, l'auto che dopo la Miura ha consolidato la fama della Lamborghini in tutto il mondo e che è stata prodotta per oltre tre lustri, dal 1974 al 1990. A Sant'Agata bolognese iniziano a pensare alla sua erede nel 1985; in quegli anni la proprietà è degli americani di Chrysler, non proprio degli innovatori futuristi. All'inizio faticano a capire le proposte di stile di Marcello Gandini, che dunque deve correggere il tiro. Continua su La Stampa

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martedì 18 agosto 2020

Honda NSX, la supercar giapponese sviluppata da Senna compie 30 anni

New Sportcar eXperimental. È questo il significato della sigla NSX, che Honda ha scelto a fine anni Ottanta per chiamare la sua supercar a motore centrale. Un'auto, che quando è arrivata sul mercato, ha di colpo fatto invecchiare tutte le sue concorrenti. Fu presentata al Salone di Chicago del febbraio 1989, per essere poi disponibile nel 1990, andandosi a scontrare in particolare le blasonate Ferrari 348 e Porsche 911 (964). Due sportive che, seppure presentate da poco, erano figlie di una scuola tecnica ormai obsoleta, la prima con ancora il telaio in tubi di acciaio e la seconda con il motore raffreddato ad aria posizionato a sbalzo. In Giappone, invece, volevano andare oltre e non bisogna dimenticare che in quegli anni la Honda produceva il suo massimo sforzo in Formula 1 e si apprestava a vincere cinque mondiali di fila come motorista. Continua su La Stampa

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lunedì 17 agosto 2020

Le nuove Maserati Trofeo sono le più veloci di sempre

Le nuove Maserati Trofeo portano il concetto di prestazioni a un nuovo livello. Dopo il SUV Levante, che ha portato al debutto questo nuovo allestimento, è la volta delle berline Ghibli e Quattroporte. Comune denominatore è il motore 3.8 V8 biturbo da 580 CV e 730 Nm (prodotto nello stabilimento Ferrari di Maranello) che spinge le nuove Maserati Trofeo fino all'incredibile velocità di 326 km/h. In altre parole, sono le berline del Tridente più veloci di sempre, il compimento ultramoderno dell’antica promessa corsaiola del marchio, che già negli anni Sessanta del secolo scorso inventò il concetto di berline sportive di lusso. A tenere a bada tutta questa potenza ci pensa il sistema di controllo integrato del veicolo (IVC), con un setup specifico che garantisce una dinamica di guida eccezionale, una maggior sicurezza attiva e prestazioni esaltanti. Sulle berline debuttano il pulsante Corsa per il settaggio di uno stile di guida ancor più sportivo e il Launch Control che permette di scattare da 0 a 100 km/h in 4,3 secondi nel caso della Ghibli e in 4,6 con la Quattroporte. Entrambe condividono il cambio automatico a 8 rapporti e la trazione posteriore con differenziale autobloccante. Ma la Trofeo collection è riconoscibile anche esteticamente, grazie ad alcuni interventi mirati: la calandra con doppi listelli verticali in finitura Black Piano, la fibra di carbonio che interessa le mostrine delle prese d’aria anteriori e l’estrattore posteriore e i dettagli di colore rosso che caratterizzano i profili inferiori delle prese d’aria laterali, insieme la saetta sul logo del Tridente posto sui montanti posteriori. Continua su GQ

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domenica 12 luglio 2020

Maserati MC20, la nuova supercar è una bomba

La nuova Maserati MC20 è una bomba. Di lei si parla già da tempo e sappiamo che si chiamerà MC20 come, acronimo di Maserati Corse 2020. Il riferimento all'anno è fondamentale perché sarà l'inizio di una nuova fase della storia di Maserati, fatta anche di modelli ibridi ed elettrici, come vi abbiamo raccontato qui. La nuova supercar Maserati è stata sviluppata al Maserati Innovation Lab e sarà prodotta nello storico stabilimento di Viale Ciro Menotti. La sua presentazione ufficiale avverrà a Modena il 9 e 10 settembre prossimi. La Maserati MC20 rappresenta l'evoluzione ideale della MC12, la berlinetta che nel 2004 segnò il ritorno del Tridente alle competizioni dopo 37 anni e che ha collezionato 22 vittorie e 14 titoli nel FIA GT. A livello tecnico, però, nasce da una costola della Alfa Romeo 4C - la supersportiva del Biscione che ha da poco finito la sua carriera - la cui parte centrale del telaio, la cosiddetta "vasca" in carbonio, è sempre stata prodotta a Modena. Al suo interno, però, non ci sarà né il 4 cilindri dell'Alfa né il rabbioso V8 delle altre sportive modenesi, bensì un inedito V6 bi-turbo che riprende alcune tecnologie direttamente dalla Formula 1. Continua su GQ

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lunedì 25 maggio 2020

Nissan GT-R50 by Italdesign, stile italiano e anima giapponese

La Nissan GT-R50 by Italdesign è pronta a ruggire. Dopo una lunga attesa, dovuta alla particolarità del progetto che ha richiesto una gestazione piuttosto lunga, Italdesign ha presentato al circuito "Tazio Nuvolari" di Cervesina, la prima Nissan GT-R50 by Italdesign della serie limitata a 50 esemplari, uno per ogni anno da celebrare. Il mezzo secolo è sia quello della GT-R stessa, vera istituzione tra le sportive del Sol Levante il cui modello originale arrivò sul mercato nel 1969, sia quello dell'atelier fondato da Giorgetto Giugiaro che, sebbene da qualche anno sia di proprietà del Gruppo Volkswagen, continua a svolgere progetti indipendenti. Questa originale collaborazione italo-giapponese è stata avviata nel 2018 con la realizzazione di un prototipo, che però ha raccolto così tanto successo da fare decidere le due aziende di avviare la produzione della versione stradale limitata. Continua su GQ.

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lunedì 20 aprile 2020

Audi R8 V10 RWD, un purosangue da domare

La Audi R8 V10 RWD è un oggetto molto particolare, la classica eccezione che conferma la regola, cioè quella che le auto più prestazionali di Ingolstadt abbiano tutte la trazione integrale. Non è un caso se la parola quattro non compare nel suo nome, perché questa particolare versione della berlinetta tedesca ha solo due ruote motrici ed è dedicata a chi ama la guida sportiva più pura, meglio se in circuito. La Audi R8 V10 RWD, infatti, è strettamente derivata dalla versione da competizione R8 LMS GT4, con cui condivide oltre il 60% dei componenti. Disponibile nelle configurazioni Coupé e Spyder è spinta dal V10 5.2 FSI che si trova in posizione posteriore centrale ed eroga 540 CV a 7.900 giri, con una coppia massima di 540 Nm a 6.400 giri. Un motore che ama girare in alto e che spinge la R8 fino a 324 km/h e la fa scattare da 0 a 100 km/h in 3,7 secondi. Prestazioni cui contribuiscono la trasmissione a doppia frizione S tronic a 7 rapporti, adattata in funzione della trazione posteriore, il differenziale meccanico autobloccante e il peso a vuoto di 1.595 kg (1.695 kg per la Spyder), che è inferiore di 65 kg (55 kg per la Spyder) rispetto alle versioni quattro caratterizzate da componenti meccanici aggiuntivi come l’albero cardanico, la frizione a lamelle e il differenziale anteriore. Continua su GQ

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giovedì 2 aprile 2020

5 auto sportive da sogno per l'estate

Le 5 auto sportive da sogno per l'estate, rigorosamente a cielo aperto, da scegliere quando potremo . Anche se in questo periodo siamo immobili, i nostri pensieri possono continuare a fluttuare e magari a pianificare un weekend, una settimana o semplicemente qualche giorno di ferie, quando questo brutto periodo sarà passato. L'Italia è piena di strade incredibili e di paesaggi stupendi, molti noti, altri di meno e una ottima idea per scoprirli è farlo a bordo di una supercar scoperta. Ovviamente si tratta di auto dai prezzi esorbitanti ma c'è più di un noleggiatore che le mette a disposizione, certamente con adeguate garanzie. Ma calarsi nell'abitacolo e accomodarsi sul basso sedile che caratterizza ogni sportiva che si rispetti, è un'esperienza che vale il prezzo del biglietto. Occhiali da sole, un bel cappellino, un percorso ricco di curve - che sia sui tornanti montani o in riva al mare non importa - un ristorantino da provare e una mandria di cavalli scalpitanti sotto il cofano. Alla fine per essere felici non occorre nulla di complicato. Ecco quindi 5 sportive da sogno per l'estate. Continua su GQ

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