mercoledì 30 maggio 2018

BMW Serie 2 Active Tourer, evoluzione ragionata

Al Salone di Ginevra 2014 BMW presentava una pietra miliare della propria storia, ovvero la sua prima auto a trazione anteriore che portava anche al debutto la nuova piattaforma modulare sviluppata per tutte le auto a motore trasversale del gruppo, Mini incluse. Ora la monovolume tedesca si aggiorna con un restyling che non ne snatura le caratteristiche di base ma la avvicina maggiormente al mondo della Casa bavarese, soprattutto in termini di sportività. Ovviamente gli aggiornamenti riguardano anche una serie di equipaggiamenti che si sono evoluti negli ultimi anni, a partire dall'infotainment. Le dimensioni esterne non sono cresciute e sono quelle tipiche del segmento C: 4,35 metri di lunghezza, 1,55 m di altezza, 1,80 m di larghezza e per 2,67 metri di passo. Dal punto di vista stilistico non ci sono particolari rivoluzioni, gli stilemi rimangono quelli della produzione bavarese. Ma sebbene la Active Tourer sia un prodotto rivolto perlopiù a coppie di circa 50/60 anni amanti delle attività outdoor, gli aspetti legati al dinamismo sono stati tenuti maggiormente in considerazione, come dimostrano i nuovi paraurti più aggressivi, la griglia anteriore di maggiori dimensioni e il doppio scarico posteriore sui motori 4 cilindri. Continua su Motor1

martedì 29 maggio 2018

Volkswagen Touareg e il display da 15 pollici che sfida la Tesla

Ieri vi abbiamo raccontato come va la nuova Touareg, che dopo l'uscita di scena della Phaeton è l'ammiraglia del marchio Volkswagen. Oggi invece ci concentriamo su tutta la tecnologia che la grande SUV made in Wolfsburg porta con sé, portandola in alcuni casi anche al debutto assoluto sul marchio tedesco. Prima di entrare nello specifico, però, bisogna ricordare che lo spettacolare Innovision Cockpit, ovvero la strumentazione completamente digitale da 12,3 pollici e il sistema di infotainment da 15 pollici prerogativa dell'allestimento Advanced, che costa 11.000 euro in più rispetto allo Style, in cui non è disponibile nemmeno a richiesta. Optional è anche lo Steering Pack da 3.000 euro, che include le ruote posteriori sterzanti, le sospensioni pneumatiche a regolazione elettronica e le barre antirollio attive. Head-up display e Night vision costano invece rispettivamente 1.350 e 1.950 euro, mentre servono altri 1.000 euro per avere il Safety Pack che somma l'assistente per la marcia in colonna, quello per il cambio di corsia e quello per gli incroci. Vediamo le dotazioni più interessanti nel dettaglio. Continua su Motor1

lunedì 28 maggio 2018

Guida autonoma, le autorità americane svelano la dinamica dell’incidente mortale Uber

Lo scorso 18 marzo una Volvo XC90 impegnata nei test per la guida autonoma di Uber e appositamente modificata per questo scopo, aveva investito e ucciso un pedone nei dintorni di Tempe in Arizona. Le cause dell'incidente non sono state subito chiare ma ora il rapporto preliminare del National Transportation Safety Board chiarisce meglio la dinamica dei fatti. Innanzitutto è confermato che l'auto si stava muovendo in modalità completamente autonoma e che il pedone era vestito con abiti scuri. Questi non ha guardato nella direzione di provenienza del veicolo se non fino a un attimo prima dell'impatto e ha attraversato la strada in un punto non illuminato da alcuna luce stradale. Continua su La Stampa

Bosch porta sulle moto i sistemi avanzati di assistenza alla guida

Quando un motociclista si trova coinvolto in un incidente, non ha protezioni che separano il suo corpo da ostacoli e asfalto, a parte l’abbigliamento tecnico e il casco. Per questo chi guida un mezzo a due ruote affronta un rischio di perdere la vita in un incidente fino a 20 volte superiore rispetto a quello degli automobilisti. A questo proposito la visione della Bosch è molto chiara: azzerare gli incidenti mortali per i motociclisti nel traffico stradale. Per perseguire questo intento l’azienda tedesca ha sviluppato un nuovo pacchetto di sicurezza per le moto, che include l’Adaptive cruise control (mantenimento della velocità di crociera e della distanza dagli altri veicoli), il Forward collision warning (l’avviso di rischio di collisione) e il Blind spot detection (monitoraggio degli angoli ciechi). I dispositivi si basano sulle stesse tecnologie del mercato automobilistico, con Ducati e KTM che saranno le prime case costruttrici a portarli nella produzione di serie in meno di due anni, già dal 2020. Continua su La Stampa

domenica 27 maggio 2018

La moto che non scivola mai

Non è certo un mistero che andare su due ruote sia più pericoloso che viaggiare su quattro. Le caratteristiche intrinseche delle motociclette – instabilità e totale assenza di protezione – non possono essere modificate. Quello che invece si può fare è aumentare il livello di prevenzione, anche attingendo in parte dal mondo dell’automobile. Bosch lavora in questa direzione sin dal 1984, anno della commercializzazione del primo ABS per motocicletta. Da quella data in poi il sistema di antibloccaggio delle ruote è diventato di serie anche sugli scooter più piccoli, aumentandone la sicurezza. Nel 2013, poi, è arrivato il Motorcycle Stability Control che monitora i parametri del veicolo, come l’angolo di inclinazione ed è in grado di regolare la frenata elettronica o intervenire sull’accelerazione in modo istantaneo per stabilizzare la moto. Continua su GQ

sabato 26 maggio 2018

Quando eravamo Re: le auto degli anni Ottanta che hanno fatto la storia del Gruppo Fiat

Spesso di parla degli anni Ottanta come l’ultimo periodo d’oro dell’industria automobilistica, quando ancora l’attenzione ai costi non era ossessiva, le piattaforme non così comuni o modulari e le gare molto più importanti. Dall’unione di questi tre fattori potevano nascere auto di serie spettacolari, modelli assurti a imperitura memoria ed entrati direttamente nella leggenda, senza dover per forza costare un occhio della testa o essere prodotti in pochissimi esemplari. Oggi questi modelli sono sempre di meno e anche quando si parla di FCA non si possono fare eccezioni. Tanto per fare un esempio, pensate a quante auto di serie hanno un corrispettivo impegnato in qualche competizione: a parte le Abarth 595 e 125 Spider, nessuna. Ma fino a qualche lustro fa non era così e non c’era nemmeno bisogno di un coinvolgimento nelle gare per vedere nascere delle vetture particolari. Ecco quindi una bella lista delle 10 auto degli anni ottanta che hanno segnato indissolubilmente il decennio e la stessa Fiat o chi per lei che le mise sul mercato. Continua su Autoappassionati

venerdì 25 maggio 2018

Volkswagen Touareg, ora è una vera ammiraglia

“Design e tecnica si fondono alla perfezione, realizzando una vettura che rappresenta la nuova ammiraglia Volkswagen”. Queste sono le parole con cui Klaus Bichoff, il responsabile del design Volkswagen, ha definito la nuova Touareg. Ovviamente l'oste dice sempre che il vino è buono ma è più interessante annotare che il ruolo di portabandiera del marchio di Wolfsburg è stato assegnato a un SUV e non più a una berlina, giacché la Phaeton è fuori produzione e non verrà sostituita. Considerato il momento storico in cui anche i marchi premium faticano a vendere modelli storici come la A8, la Classe S o la Serie 7, non c'è da stupirsi. La Touareg di terza generazione è dunque un modello “flagship” - come dicono gli inglesi – a tutti gli effetti. E basta salire per convincersene immediatamente. Continua su Motor1

giovedì 24 maggio 2018

Guardrail assassini: in Italia solo 100 km su 850 mila hanno le protezioni salva-motociclisti

Una banale scivolata in curva che potrebbe terminare con il centauro che scivola sul un prato senza particolari conseguenze, spesso si trasforma in una trappola mortale. Il problema è la presenza dei guardrail che, se trattiene le automobili, per le moto si trasformano in ostacoli fissi contro cui disintegrare i caschi o, ancora peggio in ghigliottine. È argomento noto da tempo, su cui però non sono mai stati presi provvedimenti a livello europeo. Il mensile Dueruote è tornato sull'argomento, facendo il punto della situazione con un’inchiesta pubblicata sul numero di maggio 2018. La triste ironia di questa situazione è che la soluzione già esiste ed è stata introdotta in Alto Adige nel 2007. Dueruote ha lanciato un appello alle istituzioni affinché la norma, pronta ma mai firmata, non venga dimenticata. Continua su La Stampa

mercoledì 23 maggio 2018

Renault Captur, arrivano le nuove versioni Sport Edition e Sport Edition²

La piccola crossover francese, regina del mercato dal 2015, si aggiorna per rimanere sulla breccia dell’onda e lo fa con due nuove versioni ereditate dalla più grande Kadjar. Ecco le novità della Renault Captur in questo 2018. E’ tempo di cambiamenti in casa Renault. Dopo aver battuto ogni record commerciale negli ultimi due anni diventando il marchio straniero più venduto in Italia, grazie soprattutto ai risultati della Clio e della Captur, la Casa francese ha deciso di rinnovare parte della sua gamma, per dare nuova linfa alle vendite. Continua su Autoappassionati

martedì 22 maggio 2018

Prova su strada – BMW Active Hybrid E-Bike


Nella storia della BMW ci sono aerei, motociclette e automobili mentre non v’era traccia di biciclette, almeno fino a poco tempo fa. Oggi è in vendita, a 3.214,70 euro, la seconda generazione della e-bike bavarese. Che peraltro è parte di una gamma di due ruote a pedali piuttosto articolata. La BMW Active Hybrid E-Bike – questo è il suo nome completo – rientra nella categoria city bike, anche se la forcella ammortizzata e i pneumatici dalla sezione generosa le permettono di affrontare senza problemi anche qualche sterrato. A patto che abbia il fondo battuto. Osservando la e-bike BMW e cercando di decifrarne lo stile si notano alcuni elementi dal sapore retrò e altri molto più hi-tech. Con un risultato complessivo unico e originale. C’è anche la tipica gobba delle moto BMW e nel complesso lo si può definire un design elegante. Che però non rinuncia a un po’ di carattere sportivo. Continua su Vaielettrico

lunedì 21 maggio 2018

L'auto del futuro sembrerà un elettrodomestico?

Il design è il primo motivo di acquisto delle auto in Europa e, più in generale, è la prima cosa che colpisce e che si ricorda di una vettura. Dal secolo scorso a oggi è cambiato tantissimo partendo da forme che ricordavano quelle di una carrozza, passando per i favolosi anni Cinquanta e Sessanta, periodo in cui sono nate alcune tra le più belle auto di sempre, arrivando a oggi. Ma come cambierà il design delle auto di domani? Per capire abbiamo intervistato Lowie Vermeersch, già Direttore del Design alla Pinifarina e fondatore della GranStudio Torino di cui è anche Direttore Creativo. Con lui abbiamo parlato della situazione attuale, in cui dominano SUV e crossover, e di che cosa succederà nel prossimo futuro, anche in relazione all'evoluzione dell'industria automobilistica che passa per l'elettrificazione e la guida autonoma. Continua su Motor1

sabato 19 maggio 2018

Mille Miglia 2018, le 10 auto più antiche in gara

Domani, mercoledì 16 maggio 2018, partirà la trentaseiesima edizione della rievocazione della Mille Miglia, con il tradizionale percorso che prevede partenza e ritorno a Brescia. Quattro giorni di viaggio con i passaggi nelle tradizionali località della corsa, compresa la passerella di Roma. Ogni anno, il percorso cambia modifiche per tornare a far transitare la Mille Miglia in località dove era assente da qualche anno: nel 2018 sarà la volta di Lucca e della Versilia ma anche del tratto dell’edizione del 1949, tra Sarzana e il Passo della Cisa. Novantuno anni dopo la prima delle ventiquattro edizioni di velocità, disputate dal 1927 al 1957, e delle tre con la formula dei rally dal 1959 al 1961, le quattrocentocinquanta vetture provenienti da settantadue case costruttrici attraverseranno sette regioni. Continua su GQ

venerdì 18 maggio 2018

Alfa Romeo Stelvio, il meglio del made in Italy

In vendita da poco più di un anno, l’Alfa Romeo Stelvio era il modello che mancava da anni nella gamma del marchio milanese. Lunga poco meno di 4,7 metri e con un listino che parte da poco oltre 46.000 euro, la Stelvio è l’alternativa made in Italy alle classiche SUV tedesche, rispetto alle quali non ha nulla da invidiare, anzi. Sotto il profilo tecnico questa Alfa Romeo ha soluzioni che la pongono al vertice della categoria, come le sospensioni anteriori a doppio quadrilatero o l’albero di trasmissione in carbonio. Il focus principale è la dinamica di guida da vera Alfa, impossibile da ritrovare su altri SUV della stessa categoria. Un pregio che va al di là della scelta dei motori che è sostanzialmente quella tra il 2 litri benzina da 200 o 280 CV e il 2,2 litri diesel da 150, 180 e 210 CV. La trazione è posteriore oppure integrale Q4, mentre il cambio è sempre automatico a 8 rapporti. Continua su Boggi

giovedì 17 maggio 2018

Aston Martin Vantage V600 2018, solo 14 e su misura

Nella lunga storia della Aston Martin ci sono stati un’infinità di modelli speciali, tra cui la Vantage V600 del 1998, ovvero la versione più estrema della prima sportiva costruita a Gaydon nell’era moderna. Sotto il cofano c’era un 5.3 V8 bi-turbo che erogava 600 CV, in un’epoca in cui ne bastavano la metà per fare di un’auto una vera sportiva. Oggi la Vantage V600 rinasce, o meglio rinascerà in soli 14 esemplari – metà coupé e metà cabriolet – a partire dalla fine dell’anno. Tranne il nome le due auto non hanno nulla in comune, a partire dai cilindri che su questa Vantage sono 12 e non 8 perché il motore deriva da quello della vecchia DB9. L’altra particolarità di questa piccolissima serie di auto è che sono state create su commissione di un ignoto cliente, partendo peraltro dalla generazione di Vantage precedente e non da quella che arriverà sul mercato tra poco. Continua su GQ

mercoledì 16 maggio 2018

Fiat Coupé Turbo 20V, ovvero la Fiat più veloce di sempre

Quale è la Fiat di serie più potente di sempre? Se avete pensato la Coupé avete sbagliato, perché lo scettro appartiene alla Freemont e ai 280 CV del 3,6 litri V6 Pentastar. Ma a parte questo record “scippatogli” dalla fu Dodge Journey, la Fiat Coupé rimane una delle auto del Marchio italiano più belle e affascinanti di sempre. Era il maggio 1992 e in edicola comparve, sulla copertina di una delle storiche riviste di settore, nelle edicole una ricostruzione veritiera pressoché al 90% della nuova sportiva Fiat disegnata da Chris Bangle che sarebbe poi diventato famoso come capo del design della BMW. Io ero solo un bambino che amava le auto pur senza capirne granché, ma intuii subito che quella sarebbe stata un’auto dirompente. La Coupé arrivò nelle concessionarie nel febbraio del 1994 e fu subito un successo. Il pianale era quello della Tipo – vero jolly di tutto il Gruppo Fiat per venti anni – la produzione era curata dalla Pininfarina, mentre i motori erano i 2.0 16V Lampredi montati sulle Lancia coeve: aspirato da 140 CV e 180 Nm, turbo da 190 CV e 290 Nm. Continua su Autoappassionati

martedì 15 maggio 2018

Le 10 Jeep Wrangler più esagerate

Dal 1987 la Jeep Wrangler è un’icona tra i veicoli off-road. Ultima evoluzione del progetto CJ, a sua volta derivato dalla Willys prodotta in oltre 650.000 esemplari per l’esercito americano durante la Seconda Guerra Mondiale, la Wrangler ha mantenuto negli anni il suo carattere duro e puro. Posseduta e ammirata da migliaia di appassionati in tutto il mondo, è raro trovarne una in condizioni di perfetta originalità, giacché è prassi modificarla per le proprie esigenze di guida in fuoristrada. Una prassi rispettata anche dalla stessa Casa madre che di anno in anno non perde occasione per allestire modelli speciali da portare ai saloni per mandare in solluchero i fan di tutto il mondo. Eccovi dunque la gallery delle 10 Jeep più esagerate viste negli ultimi anni. Continua su GQ

lunedì 14 maggio 2018

Range Rover 6×6 Superyacht Tender, il Suv da yacht

Nella quasi cinquantennale storia della Range Rover non c’era mai stata una versione 6×6, a meno che qualche pazzo non ne abbia costruita una negli anni Ottanta nel suo garage e l’abbia tenuta per sé. Dal 1970 a oggi, attraverso quattro generazione, la Range Rover è sempre stata simbolo del fuoristrada più lussuoso, un ruolo che successivamente ha dovuto condividere con la Classe G e più di recente con qualche altro modello. Nonostante questo, la Range Rover resta sempre il top in termini di SUV di lusso – tanto che alla Land Rover hanno creato una gamma intera intorno a questo nome – soprattutto perché nessun’altra è in grado di unire quell’anima british con prestazioni da vera fuoristrada. Per questo non ci si deve stupire della digressione nel mondo della nautica. Ma andiamo con ordine. Continua su GQ

venerdì 11 maggio 2018

Come nel film di Batman: Ford brevetta la macchina con la moto dentro

Forse alla Ford qualcuno ha voglia di scherzare. O forse no. Del resto depositare un brevetto è una cosa seria anche se si tratta di una soluzione da film di fantascienza, come quella di estrarre una moto dall’interno di un’auto. Il brevetto chiamato “Vehicle with an integrated electric motorcycle” è stato depositato lo scorso ottobre e pubblicato on line nei giorni scorsi. Per rendere meglio l’idea, pensate al Batman di Christopher Nolan, dove la Batpod esce fuori dalla Batmobile e immaginate il tutto con una Ford C-Max. Stupefacente, vero? La descrizione contenuta nel brevetto è quella di un mezzo a due ruote elettrico – più simile a uno scooter che a una moto – che si “accomoda” all'interno della monovolume attraverso la parte anteriore innestandosi in una specie di binario e andando a occupare il posto che si trova tra i sedili anteriori, dove normalmente si trovano il tunnel centrale, il bracciolo e il cruscotto. Continua su La Stampa

giovedì 10 maggio 2018

Volkswagen 411 e 412, 50 anni fa nascevano le ultime discendenti del Maggiolino

Nel 1968, mentre i giovani e gli operai di mezza Europa pretendevano rinnovamento, Volkswagen confermava il rispetto delle sue tradizioni presentando la Tipo 4, ultima evoluzione dello schema tecnico nato con il Maggiolino oltre trenta anni prima. Le 411 e 412 sono dunque le ultime discendenti di una stirpe di modelli con motore posteriore raffreddato ad aria che affondava la sue origini ancora prima della Seconda Guerra Mondiale. Dopo di loro sarebbero arrivate la K70 e la Passat, entrambe con il nuovo layout a motore longitudinale (raffreddato a liquido) e trazione anteriore ereditato dalla NSU che era stata assorbita nel 1969 poco prima del fallimento, e che insieme alla Auto Union avrebbe dato i natali al marchio Audi. La Tipo 4 doveva rappresentare il top di gamma della Volkswagen dell'epoca, allargando il numero dei potenziali clienti oltre all'inossidabile Maggiolino e alla più compatta Tipo 3, anche nota come “1500”. Continua su La Stampa

mercoledì 9 maggio 2018

Nuuk e Schwalbe, i due piccoli scooter elettrici motorizzati Bosch

La mobilità elettrica non riguarda solo le auto e in generale i veicoli a quattro ruote, ma anche i mezzi a due ruote, dove però argomenti come peso e prestazioni diventano centrali. Attualmente il settore delle moto elettriche è praticamente inesistente e sebbene Harley-Davidson abbia detto che saranno parte del suo futuro, è molto più facile trovare sul mercato degli scooter elettrici.  In questa categoria il piacere di guida è molto meno importante e la propulsione elettrica può portare vantaggi sostanziali anche in termini di accessibilità delle aree più centrali delle grandi città. Proprio per soddisfare le esigenze di questo genere di mercato, Bosch ha sviluppato un sistema integrato che fornisce la base di partenza a qualunque azienda voglia sviluppare una moto o uno scooter elettrico di dimensioni contenute. La Nuuk è una di queste e abbiamo avuto occasione di vederla a Renningen, sede del più grande centro ricerca e sviluppo di Bosch. Continua su La Stampa

martedì 8 maggio 2018

Che cosa sono gli “Adas” e perché i sistemi di assistenza avanzata alla guida ci salveranno la vita

Uno sguardo di troppo al cellulare oppure una semplice distrazione e la frittata è fatta. In un paio di secondi di disattenzione del guidatore l'auto percorre decine di metri ed è questione di un attimo trovarsi a un palmo di distanza dal veicolo che precede o a un due metri dal pedone che sta attraversando. A quel punto si può essere bravi e fortunati, oppure può andare tutto male. Ma anche senza evocare scenari funerei, basta pensare alla classica “toccatina” in coda al semaforo per rovinarsi la giornata e fare un danno migliaia di euro di danni. Quella appena descritta è una delle situazioni classiche in cui i sistemi di assistenza avanzata alla guida (Adas) possono dare una grossa mano.

Ecco nel dettaglio i più diffusi "sistemi avanzati di assistenza" alla guida. Continua su La Stampa

lunedì 7 maggio 2018

Bosch “L'intelligenza artificiale sarà fondamentale per la guida autonoma”

Abbiamo chiesto a Volkmar Denner, CEO della Bosch, il suo punto di vista sulla guida autonoma, iniziando da un'opinione sulla discrepanza tra quello che sostengono le Case automobilistiche, che dichiarano il 2021/22 come tempo di commercializzazione delle prime auto di livello 3, e quello che ha detto la Commissione Europea, che reputa il 2050 come più realistico.“L'obiettivo di Bosch è quello di portare sul mercato le tecnologie che supportino la guida autonoma di livello 4 e di livello 5 entro l'inizio del prossimo decennio - ha precisato Denner -. Per questo stiamo lavorando in stretta collaborazione con il Gruppo Daimler. Certamente ci sono ancora molte sfide da vincere dal punto di vista ingegneristico. Il problema più grande è quello della cosiddetta convalida, ovvero la certezza che l'auto si comporti esattamente come abbiamo previsto e progettato in tutte le situazioni che si troverà ad affrontare. L'incertezza sui tempi necessari per definire questa convalida è quella che porta ad avere differenti opinioni su quando la guida completamente autonoma sarà pronta per arrivare sulle strade. Per arrivare a questo risultato sarà fondamentale l'apporto dell'intelligenza artificiale che dovrà sovrintendere al comportamento dell'auto”. Continua su Motor1

venerdì 4 maggio 2018

Blockchain, la tecnologia del futuro, anche dell'auto

Tra poco più di sei mesi la tecnologia blockchain compirà 10 anni e molte persone non sanno ancora di che cosa si tratta, oppure la confondono con i Bitcoin. Sono due cose diverse e la seconda dipende dalla prima, perché la criptovaluta utilizza la “catena di blocchi” come una sorta di libro mastro pubblico di tutte le transazioni. Ma le potenzialità delle blockchain sono tantissime e vanno ben oltre la finanza, andando a toccare diversi settori tra cui quello dell'industria automobilistica che però è solo uno dei tanti. Per fare un esempio diametralmente opposto, sapevate che esiste un'app che sfrutta le blockchain per tracciare il vino? Tramite un QR code si può conoscere tutta la storia di quello che si sta bevendo, risalendo fino alla vite senza timore di contraffazioni o frodi, più in generale di alterazione dei dati. Continua su Motor1.com

giovedì 3 maggio 2018

Honda Monkey, rinasce la piccola moto-giocattolo degli Anni 70

Probabilmente ne avrete vista una attaccata dietro un camper oppure in giro per qualche porticciolo turistico, a meno che non abbiate visitato un parco divertimenti giapponese negli Anni 60. Sì, perché la Honda Monkey era stata sviluppata in origine come moto giocattolo da 49 cc per un parco divertimenti di Tokyo (Tama Tech), ma diventò talmente popolare che ne fu realizzata una versione da strada, esportata inizialmente in America e in Europa nel 1963. Il primo modello aveva il serbatoio cromato, il manubrio pieghevole e le ruote da 5 pollici senza sospensioni. Il design originalissimo, le dimensioni ridotte e il peso ultra leggero, permettevano davvero a chiunque di guidarla facilmente per le strade delle città. Continua su La Stampa

mercoledì 2 maggio 2018

Quale sarà il futuro del motore a benzina?

Dopo avervi raccontato le innovazioni che Bosch ha sviluppato e presentato per il motore Diesel, con gli stupefacenti risultati in termini di emissioni di ossidi di azoto, ci concentriamo sul motore a Ciclo Otto, di cui abbiamo parlato con Rolf Bulander che oltre a essere uno dei membri del CdA della multinazionale tedesca è anche il responsabile del settore mobilità e dei powertrain. Ma prima di entrare nel vivo è bene ricordare che i motori a benzina non hanno avuto la stessa impennata di evoluzione tecnica che invece ha riguardato i  Diesel negli ultimi anni, a partire dal common rail inventato ormai più di 20 anni. I tre macro-trend a cui abbiamo assistito nelle ultime due decadi sono stati sostanzialmente il downsizing, il dilagare dei turbocompressori e la diffusione dell'iniezione diretta. Tutte soluzioni efficaci ma non particolarmente innovative. Dunque abbiamo chiesto a Bulander un parere su invenzioni come quelle di Mazda e Infiniti che negli ultimi mesi hanno presentato rispettivamente un motore a benzina dove l'accensione non ha bisogno della candela e un motore a benzina a rapporto di compressione variabile stravolgendo i tradizionali concetti di biella e manovella. Continua su Motor1.comhttps://it.motor1.com/news/240594/futuro-motori-benzina/

martedì 1 maggio 2018

Suzuki Swift Sport, elogio della leggerezza e vero spirito anni Ottanta

Diminuendo la massa aumentano prestazioni, tenuta e frenata. Un concetto semplice che troppo spesso viene dimenticato. “Less is more”, cioè di meno è meglio. Era una delle frasi preferite di Colin Chapman, fondatore della Lotus e teorico intransigente della leggerezza a tutti i costi, al punto che i suoi detrattori lo accusavano di rinunciare anche alla sicurezza pur di risparmiare qualche chilogrammo. Le Formula 1 di Chapman, infatti, rinunciavano al telaio in traliccio di tubi, che era lo standard dell’epoca, e preferivano una struttura realizzata con pannelli in lamiera di alluminio che venivano piegata e formatati e poi rivettati tra loro, formando una monoscocca. Tecnicismi a parte, il concetto fondamentale alla base della ricerca della leggerezza è quello dei benefici che si conquistano per ogni grammo che si lima. Se un motore più potente migliora la velocità e lo scatto, se pneumatici più grandi e un assetto migliore aumentano la tenuta di strada e se freni più potenti diminuiscono lo spazio che serve per rallentare, abbassare il peso porta tutti questi benefici insieme. Continua su Autoappassionati

lunedì 30 aprile 2018

Vacanze Sicure, controlli gomme in Lazio, Umbria, Liguria, Lombardia, Veneto, Abruzzo, Molise

“Gli incidenti non accadono per caso ma per un insieme di concause”. Con questa frase Giovanni Busacca, direttore del Servizio Polizia Stradale, ha riassunto un pensiero fondamentale che rifiuta il concetto di fatalità quando si parla di un incidente. Busacca, insieme a Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma, ha presentato la campagna Vacanze Sicure 2018 - giunta alla quindicesima edizione - promossa dalla Polizia Stradale e da Pneumatici Sotto Controllo. E' un progetto che ha l'obiettivo di scoprire lo stato dei pneumatici del parco circolante italiano, perché troppo spesso si sottovaluta l'importanza di questi componenti che invece sono fondamentali per la sicurezza stradale. Infatti, proprio da quei quattro piccoli quadratini di gomma che sono in contatto con l'asfalto dipende la gran parte della nostra sicurezza. Continua su La Stampa

venerdì 27 aprile 2018

Ford Escort, 50 anni fa nasceva la prima media europea

Pochi giorni fa Ken Block - il pilota di rally americano famoso per i video della serie Gymkhana - ha annunciato che correrà tre prove del campionato nazionale rally americano con una Ford Escort Cosworth del 1993, cimentandosi nella categoria Open 4WD senza limitazioni. Un’auto che è stata protagonista nel Campionato Mondiale Rally negli anni Novanta pur senza mai riuscire a vincerlo, al contrario della sua progenitrice, la Escort RS1800 che è riuscita nell’impresa nel 1979 e nel 1981.  Ma al di là del motorsport, la Escort è stata un’auto fondamentale nella storia della Ford, soprattutto per quanto riguarda la filiale europea con sede in Germania. Nel 1968, infatti, al Salone dell’auto di Bruxelles veniva presentata l’auto che avrebbe sostituito l’attempata Anglia, la cui versione originale era arrivata sul mercato durante la Seconda Guerra Mondiale. Continua su La Stampa

giovedì 26 aprile 2018

Bosch, ecco il motore Diesel che "non inquina più"


"Il diesel ha un futuro. Presto le emissioni non saranno più un problema". A parlare è Volkmar Denner il numero uno della Bosch che dal palco all'interno del centro ricerca di Renningen (il più importante di tutto il Gruppo) sta presentando una piccola rivoluzione per il motore Diesel. Ma facciamo un passo indietro. Riguardo alle emissioni, le auto a gasolio sono quelle che rendono meglio in termini di CO2, la cui produzione è direttamente legata ai consumi che in media sono inferiori del 50% rispetto a un modello a benzina corrispondente. Il problema del particolato è stato risolto negli ultimi anni grazie ai filtri ad alta efficienza che lo trattengono e lo trasformano in CO2 attraverso il processo di rigenerazione che si attiva quando la quantità di particolato catturata è tra i 5 e gli 8 g. La produzione di ossidi di azoto rimane dunque l'ultimo tema da affrontare rispetto all'eco-sostenibilità del Diesel e alla sua sopravvivenza come tecnologia principale nell'industria automobilistica. Continua su Motor1

martedì 24 aprile 2018

Toyota Hilux, il pick-up di Ritorno al Futuro fa 50 anni

No, questo non è il solito articolo sulla DeLorean DMC-12 di Ritorno al Futuro, sulla quale probabilmente è stato detto e scritto tutto il possibile. Questa volta parliamo di un altro mezzo a quattro ruote, che sicuramente non ha l’importanza e la parte da co-protagonista della “macchina del tempo” e che non scatena ricordi emozionanti ma che ha comunque un certo ruolo nella trilogia firmata da Robert Zemeckis. Chi ha più memoria avrà già capito che il riferimento è al pick-up che Marty McFly guarda sognante già nella prima delle tre pellicole e compare più volte come saldo riferimento temporale degli eventi che sono cambiati lungo la linea dello spazio tempo. Ma andiamo con ordine e diciamo intanto che proprio in queste settimane il Toyota Hilux ha raggiunto la ragguardevole età del mezzo secolo, giacché la versione originale è entrata in commercio nel 1968. Continua su Omniauto

lunedì 23 aprile 2018

Koenigsegg Agera RS, dopo soli 26 esemplari termina la produzione della hypercar da 400 km/h

Non capita tutti i giorni che un'auto esca di produzione mentre detiene ancora cinque record del mondo di velocità. Ma nel caso della Koenigsegg Agera RS non c'è molto da stupirsi considerata la dimestichezza della factory svedese con le prestazioni. Se non avete mai sentito parlare della Koenigsegg, sappiate che il suo nome è quello del fondatore, un signore che da ragazzo era famoso in città perché era il migliore a truccare i motorini e che a 22 anni ha creato la prima supercar che porta il suo nome, la Koenigsegg CC. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti e, tanto per avere un'idea, sappiate che è sua l'auto che attualmente detiene il record del mondo sullo 0-300-0 km/h. Vuol dire accelerare da fermo fino a raggiungere i 300 km/h e poi frenare fino a fermarsi. Bene, la Koenigsegg One:1 ci mette 17,95 secondi, tempo in cui si occupa anche di scambiare il posto agli organi interni del pilota e del passeggero. Continua su La Stampa

venerdì 20 aprile 2018

Guida all’acquisto Leaf: prezzi, versioni…

Guida all’acquisto Leaf. Nata nel 2009 e commercializzata da fine 2010, questa Nissan è l’auto elettrica più diffusa al mondo. Con oltre 300 mila unità vendute. Circa sei mesi fa è stata presentata la seconda generazione, che da fine marzo è in consegna anche in Italia. Il prezzo di listino ( guarda) parte da 33.070 euro. Prezzo scontato a circa 27 mila euro per i tassisti, categoria su cui la Nissan sta puntando, come fece a suo tempo la Toyota con l’ibrido. La gamma italiana è declinata su cinque allestimenti tra cui scegliere. Sono Visia, Visia Plus, Acenta, N-Connecta e Tekna, con dotazioni via via crescenti. E che portano il prezzo della versione top di gamma a 33.070 euro. Sulla versione base Nissan ha previsto un’offerta di finanziamento con rata mensile che parte da 299 euro. Include la wall box Enel X Box Station, per la ricarica nel garage di casa (guarda). Con tanto di manutenzione e due anni di ricarica inclusi, fino a 1.350 kWh nelle colonnine pubbliche servite da Enel. In pratica oltre 30 pieni di energia gratis. Continua su Vaielettrico

giovedì 19 aprile 2018

Cintura di sicurezza, 30 anni fa diventavano obbligatorie in Italia. Ma l’invenzione risale al ’59

Gli italiani sono storicamente allergici a obblighi e imposizioni e quella delle cinture di sicurezza non fece eccezione. L’11 aprile 1988, esattamente 30 anni fa, sulla Gazzetta Ufficiale veniva pubblicato il decreto che ne disciplinava l’obbligatorietà. La legge 111 del 18 marzo 1988 prevedeva l’obbligo di installare e utilizzare le cinture di sicurezza anteriori rispondenti a omologazione a bordo dei veicoli. 
È importante specificare “anteriori” perché l’obbligo definitivo dell’uso delle cinture posteriori è datato 2003, visto che negli anni precedenti ci sono stati diverse eccezioni dipendenti dall’età dei mezzi. Ad ogni modo, l’entrata in vigore effettiva del decreto attuativo sulle cinture di sicurezza anteriori è datata 26 aprile del 1988, ma lasciava comunque 12 mesi di tempo per adeguare tutte le auto immatricolate dopo il 1 gennaio 1978. Continua su La Stampa

mercoledì 18 aprile 2018

Audi e-tron Vision Gran Turismo, dalla Playstation alla Formula E

Una volta le auto esistevano prima nella realtà e poi arrivavano sui videogiochi. Ma da qualche anno questa non è più una regola ferrea e la Audi e-tron Vision Gran Turismo ne è l’ultimo esempio. Questa berlinetta sportiva era stata sviluppata in origine per le gare virtuali sulla PlayStation 4, ma si è poi trasformata in una vettura da corsa grazie all’impegno di Audi in Formula E. La Vision Gran Turismo, infatti, si presenterà infatti come race taxi a partire dalla gara prevista a Roma sabato 14 aprile. Dal prossimo 14 aprile, ovvero la gara di Formula E di Roma, alcuni ospiti del marchio tedesco potranno salire a bordo come passeggeri al fianco di Dindo Capello, vincitore a Le Mans, o dello svizzero Rahel Frey, ex-pilota DTM, per sperimentare in prima persona i diversi circuiti del Campionato dedicato alle monoposto elettriche. Audi ha sviluppato questa vettura in soli 11 mesi sulla base della Audi e-tron Vision Gran Turismo utilizzata nel videogioco Gran Turismo per PlayStation. Continua su GQ

martedì 17 aprile 2018

Quante colonnine di ricarica ci sono oggi a Roma?

In questi giorni Roma e i romani si stanno confrontando con la Formula E. Un evento inedito per la Capitale che finora sta avendo una ottima accoglienza e che culminerà domani con la gara tra le strade dell’Eur, ma che porterà anche una serie di vantaggi collaterali alla città eterna. Il principale sarà l’installazione di settecento colonnine di ricarica “quasi rapida” con potenza massima di 40 kW entro il 2020, in un’area che andrà dalle Mura Aureliane fino al Grande Raccordo Anulare, seguendo il piano della mobilità elettrica che la giunta capitolina ha votato nello scorso mese di ottobre. Il piano regola e disciplina l’installazione delle colonnine di ricarica, senza aver bisogno di un unico bando di gara, ma utilizzando una procedura di lottizzazione. Continua su Vaielettrico

lunedì 16 aprile 2018

Volvo XC 40 T5 R-Design, la svedese veloce

Nelle concessionarie Volvo l'attività è frenetica come non mai. Non entrava così tanta gente dai tempi della 850 e i venditori quasi non credono dai loro occhi. Il merito è della XC40, il SUV più piccolo della gamma svedese che è anche quello destinato a fare i maggiori volumi di mercato. Così abbiamo deciso di metterci al volante della XC40 ancora una volta, anche per capire se la vittoria del premio di Auto dell'Anno è meritata fino in fondo. Stavolta però niente diesel. Abbiamo preso le chiavi della top di gamma col “duemila” turbobenzina da quasi 250 CV. Continua su Omniauto

venerdì 13 aprile 2018

Ducati Monster, una parata da record per festeggiare i 25 anni

Nel 1992 la Ducati si apprestava a vivere la più grande rivoluzione della sua storia, quella che l’avrebbe fatta uscire dalla nicchia delle moto squisitamente sportive. Al Salone di Colonia viene presentata la Ducati Monster, anzi il Monster, sotto forma di prototipo ma già praticamente pronto per la produzione che inizia a marzo dell’anno dopo. Il suo nome, che sembra derivare dall’affermazione di un anziano meccanico alla vista di uno dei prototipi, spiega anche la sua genesi: quella di un Frankenstein figlio del genio italico (lo stile però è firmato dall’argentino Miguel Galluzzi) e dell’arte di arrangiarsi. Dal punto di vista tecnico, infatti, il Monster era l’unione di due motociclette, la parte anteriore della SS 900 e la posteriore della 851, mentre lo stile era talmente essenziale che solo la sella, il serbatoio e il fanale anteriore furono creati ex-novo. Continua su La Stampa

giovedì 12 aprile 2018

All’asta la Ferrari di Gilles Villeneuve, quella del Montecarlo-Maranello in 2 ore e 25 minuti

La Ferrari 308 GTS è una di quelle auto che hanno una storia immortale. Buona parte del merito va sicuramente alla linea, una silhouette pulita e senza tempo disegnata da Leonardo Fioravanti negli anni Settanta, ma non si può dimenticare l'apporto hollywodiano all'immaginario comune. Si, perché la 308 GTS è l'auto di Magnum P.I. interpretato da Tom Selleck. Questa Ferrari, però, ha avuto anche una altro proprietario, o meglio un pilota, che famoso è dire poco. Gli appassionati avranno già capito che si tratta del leggendario Gilles Villeneuve che nei suoi anni alla Scuderia di Maranello la utilizzava come auto personale. Nei filmati dell'epoca la 308 GTS compare spesso e non è infrequente vedere l'asso canadese entrare o uscire da un parcheggio con le ruote fumanti e magari con i giornalisti ad attenderlo a pochi passi. Continua su La Stampa

mercoledì 11 aprile 2018

La Levante Trofeo entra nel club dei Super SUV, quelli con almeno 500 CV

La scorsa settimana Maserati ha tolto i veli alla Levante Trofeo, ovvero l’auto stradale più potente mai omologata dal marchio del Tridente (se escludiamo la MC 12), entrando nello speciale club dei Super SUV. Il 3,8 litri V8 biturbo che sulla limousine Quattroporte eroga 530 CV è stato modificato per salire fino a 590 CV, con una coppia di 730 Nm che è sufficiente per volare a 300 km/h e scattare da 0 a 100 km/h in 3,9 secondi. Così anche la Maserati entra nel club dei Super SUV, dove chi ha meno di 500 CV non può nemmeno presentare la domanda di iscrizione. Attualmente la massima esponente di questa associazione dalle ruote alte e i motori potenti è un’altra auto del Gruppo FCA, l’incredibile Jeep Grand Cherokee Trackhawk che grazie al suo 6.2 litri V8 sovralimentato con un compressore volumetrico può contare su 707 CV e 875 Nm di coppia massima. Continua su Autoappassionati

martedì 10 aprile 2018

Rosso Fioravanti, il Museo dell’auto di Torino rende omaggio a uno dei più grandi designer italiani

La storia della Ferrari è fatta dalle persone oltre che dalle auto, perché è dalla mente delle prime che sono nate le seconde. Tra i nomi celebri che sono legati al Cavallino Rampante c’è sicuramente quello di Leonardo Fioravanti, il designer concettualmente più legato alla Casa di Maranello, quello che tra gli Anni 60 e 80 ha creato le “Rosse” più affascinanti. Dalla leggendaria Ferrari 365 GTB/4 Daytona alla mitica 308 GTS di Magnum P.I. passando per i prototipi recenti dell’azienda Fioravanti, tutti firmati l’ingegnere-designer “con la matita rossa” che ha trascorso nelle stanze dei bottoni mezzo secolo, prima in Pininfarina e poi a Maranello. A questa incredibile storia è dedicata la retrospettiva “Rosso Fioravanti” del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, in mostra fino al 16 settembre 2018 nella sede di corso Unità d’Italia 40. Continua su La Stampa

lunedì 9 aprile 2018

Cos'è il pianale di un'auto? Ecco tutte le risposte

Spesso se ne parla, raramente si spiega di cosa si tratta: stiamo parlando del pianale delle automobili. Un argomento che fino a pochi anni fa, al di fuori di un ufficio tecnico, era da addetti ai lavori, o al massimo da appassionati di tecnica. Poi, da quando nel 2011 il Gruppo Volkswagen ha annunciato la rivoluzione tecnica della piattaforma modulare MQB, il tema è salito alla ribalta entrando praticamente in qualsiasi discorso legato ad un nuovo modello del gruppo tedesco e non solo, visto che negli anni successivi anche altri gruppi - PSA, Renault-Nissan, Volvo ecc.ecc. - hanno compiuto la stessa operazione. Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire l'importanza del componente che sta alla base di ogni automobile. Se il motore è il cuore di una vettura, allora il pianale è certamente lo scheletro, quello attorno al quale si regge tutto il resto. Continua su Omniauto

venerdì 6 aprile 2018

Maserati Ghibli Gransport, la prova di GQ: purosangue italiano

Ghibli è un nome ricorrente nella storia della Maserati. Fu usato la prima volta nel 1967 per battezzare la gran turismo che doveva competere con la Ferrari 365 GTB/4 Daytona e con la Lamborghini Miura. Fu usato ancora nel 1992 per definire l’ultima evoluzione del progetto Biturbo e poi ancora nel 2013 quando la Ghibli attuale riportò in auge questo nome che in realtà è quello con cui in Libia si definisce il vento caldo e secco che soffia da sud-est (lo Scirocco). Insomma, quando in FCA hanno deciso come chiamare una delle due berline – l’altra è la mastodontica Quattroporte – che sarebbe andata direttamente a scontrarsi con le tedesche, non hanno avuto paura di scomodare la storia del marchio del Tridente. Così nel 2013 arrivava sul mercato la Ghibli attuale, un’ammiraglia di quasi 5 metri di lunghezza sotto il cui lungo cofano trovano posto solo motori V6, sia benzina che diesel. Fin dall’inizio si è rivelata come un’ottima berlina sportiva, con un carattere forte e un comportamento in grado di emozionare, pagando alle tedesche qualche piccola pecca in fatto di finitura – non di materiali, pregiatissimi, ma di accoppiamenti e tolleranze – e di tecnologia. Continua su GQ

giovedì 5 aprile 2018

Toyota RAV4 2019, sempre più ibrida e tecnologica

Dopo averla annunciata nei giorni scorsi, oggi Toyota ha presentato al Salone di New York la quinta generazione della RAV4, una delle colonne portanti della gamma della Casa giapponese che la definisce come il SUV più venduto al mondo. Solo negli Stati Uniti, infatti, vende oltre 400.000 unità all’anno ma anche in Europa la RAV4 è sempre stata un best-seller, già dal 1994, quando è stata una delle prime SUV ad arrivare sul mercato. Del nuovo modello stupisce in primis lo stile, che si discosta molto da quello della versione attuale e risulta sicuramente meno originale. Osservando l’auto da diverse angolazioni sono evidenti alcune citazioni di altri SUV di successo ma anche dell’intramontabile Land Cruiser, altro cavallo battaglia di Toyota. Considerazioni stilistiche a parte, la nuova RAV4 è stata progettata sulla piattaforma Toyota New Global Architecture, la stessa della Auris, della C-HR e della Prius. Continua su GQ

mercoledì 4 aprile 2018

Tesla, dieci anni di (vera) innovazione?

Il compleanno cade nel pieno di settimane piuttosto tumultuose per l’azienda di Elon Musk, prima con lo stop di quattro giorni alla produzione del Model 3, poi con la notizia dell’incidente mortale avvenuto su un Model X che forse procedeva in modalità Autopilot e ha preso fuoco dopo l’impatto. Così molti analisti gettano benzina sul fuoco, vaticinando un’imminente bancarotta e scenari apocalittici. Previsioni che vanno prese con le pinze, perché figlie della grande esposizione mediatica di cui da sempre gode la Tesla, che fa molto parlare di sé quando le cose vanno bene e ancora di più quando le cose vanno male. Questo perché il vero valore della Tesla non è certo nei prodotti, ma nel suo potenziale, in quella visione portata avanti da Elon Musk che trascende l’automobile e si propone come modus vivendi dove l’energia pulita è al centro di tutto. Continua su Vaielettrico

martedì 3 aprile 2018

Le auto storiche più belle della Coppa Milano Sanremo

Le rievocazioni storiche sono una delle poche cose che riappacifica con l’automobile e ne fa riscoprire il suo lato più bello, quello dove l’emozione si fonde con la tecnica. Per una volta si può non pensare ai problemi dell’inquinamento, del parcheggio, dei costi eccetera e concentrarsi sulla bellezza delle vetture create quando ancora i computer non esistevano e i costi di produzione non erano un’ossessione. Tra le gare di questo tipo la più famosa è certamente la Milla Miglia, ma non è certo l’unica. La Coppa Milano Sanremo, per esempio, è stata una delle corse più antiche d’Italia, con la prima edizione che si è svolta più di un secolo fa, nel 1906. Durante lo scorso fine settimana, invece, si è tenuta la rievocazione storica numero dieci, riservata alle auto costruite tra il 1906 e il 1976, cioè il periodo in cui ogni anno si teneva la corsa originale. Continua su GQ

lunedì 2 aprile 2018

Il salvavita eCall diventa obbligatorio sui nuovi modelli. Ma quello pubblico è diverso dal privato

Dal 31 marzo 2018 tutte le auto di nuova omologazione dovranno avere di serie il sistema eCall, cioè la chiamata automatica d’emergenza. Lo stabilisce la disposizione UE 2015/758 che era stata approvata tre anni fa e che ora diventa operativa, dopo aver dato il tempo alle Case automobilistiche di prepararsi. L’eCall diventa obbligatorio, come detto, sui modelli di nuova omologazione (cioè appena presentati dai costruttori), e non di nuova immatricolazione (cioè non su quelli targati per la prima volta). Dal punto di vista tecnico il sistema è abbastanza semplice e ha un costo stimato, per il costruttore, di circa 100 euro. La eCall si attiva automaticamente quando i sensori dell’auto rilevano una decelerazione tale da essere causata da un incidente. In altre parole se si attivano i pretensionatori oppure gli airbag, parte la chiamata di emergenza. L’altro caso in cui la eCall si attiva è con l’intervento manuale del guidatore o di uno dei passeggeri dell’auto. Ma dopo che la chiamata parte, che cosa succede? La risposta è diversa a seconda di quale servizio sia installato nell’automobile. Sì, perché ci sono due tipi di servizio eCall, quello pubblico e quello fornito da terze parti (Tps). Continua su La Stampa

venerdì 30 marzo 2018

David Brown Speedback Silverstone, pura classe britannica

Poco meno di un anno fa vi avevamo raccontato della Mini Remastered prodotta dalla David Brown Automotive, una piccola factory inglese specializzata in quel genere di auto che viene definito come “classiche rimasterizzate”. Ovvero vetture che nell’aspetto esteriore sono identiche o molto simili alle originali, ma all’interno e sotto la scocca sono moderne al 100%, a livello di materiali, lavorazioni e tecnologie. Ovviamente si tratta di automobili prodotte in piccolissimi numeri e molto costosi – la Mini parte da 75.000 euro – ma si tratta di una nicchia che solletica la fantasia di tutti quegli appassionati particolarmente abbienti che non vogliono impazzire dietro una vera auto storica, ma nemmeno uniformarsi alle nuove auto di lusso fredde e iper tecnologiche. Oppure, al di là di tutto questo ragionamento, vogliono solo distinguersi. È a clienti del genere, dal gusto originale, che si rivolge la Speedback Silverstone Edition appena presentata al Salone di Ginevra. Continua su GQ

giovedì 29 marzo 2018

Citroen C3 Aircross, come se la cava sulla neve il Grip Control?

La Citroen C3 Aircross la conosciamo bene. Ve l'abbiamo già raccontata in diverse occasioni, dalla presentazione statica alla prova su strada vera e propria. Questa volta però, l'abbiamo provata in una situazione ancora diversa e molto particolare: sulla neve. Siamo partiti da Milano alla volta del Passo del Tonale (1.884 metri s.l.m.) dove le temperature sono ancora molto invernali e le piste pienamente innevate.Dopo quasi 200 chilometri di asfalto su strade di ogni genere – cittadine, extraurbane e autostrade – dove abbiamo apprezzato ancora una volta l'ottimo comfort della crossover compatta francese, siamo arrivati in montagna, accolti da un sole caldo e da un mare di neve. Come probabilmente già sapete sulla C3 Aircross, come del resto su molte altre auto del Gruppo PSA – è disponibile il Grip Control, sul cui funzionamento torneremo tra poco. Quello che magari invece non ricordate è che la C3 Aircross monta di serie pneumatici M+S, cosiddetti quattro stagioni, che hanno il disegno del battistrada invernale e la mescola estiva. Continua su Omniauto

mercoledì 28 marzo 2018

A quasi 25 anni dalla prima versione, la Toyota Rav4 rinasce per la quinta volta

La Toyota Rav4 fa parte di quel ristretto gruppo di Suv che ha inventato il concetto stesso di Suv, definendosi come “Recreational Active Vehicle with 4WD”. Nata come concept car nel 1989, è arrivata sul mercato nel 1994, battuta sul tempo praticamente solo dalla Suzuki Vitara (1988).
L’idea dei giapponesi era vincente già allora - creare un veicolo con discrete capacità in fuoristrada e con il comfort di una berlina - anche se ci sarebbero voluti altri dieci anni per sdoganare il Suv come auto per tutti, soprattutto in Europa. Gli americani invece l’hanno amata sin dall’inizio e nel 2017 la Rav4 è stata la Toyota più venduta negli Stati Uniti con un totale di oltre 400.000 unità. La prima versione era disponibile solo con un motore 2 litri a benzina, ma anche con una originale carrozzeria cabriolet soft-top e in una versione completamente elettrica, sviluppata praticamente solo per i mercati giapponese e californiano. Continua su La Stampa



martedì 27 marzo 2018

Ecco la Rolls-Royce più veloce e folle del mondo


Ve la immaginate una Rolls-Royce che scatta da 0 a 200 km/h in 7 secondi? Se avete un po’ di memoria cinematografica, ricorderete di certo “Non c’è due senza quattro”, uno dei film più divertenti di Bud Spencer e Terence Hill, girato a Rio de Janeiro nel 1984. Quando i nostri eroi prendono il posto dei due fratelli Coimbra de la Coronilla (e Azevedo pure…) per proteggerli dai cattivi e scoprono di possedere una Rolls-Royce bianca, ordinano subito agli autisti di farla modificare. Et voilà, la Rolls-Royce riappare con delle fiamme dipinte sulla carrozzeria in stile hot rod e con una non meglio precisata modifica tecnica in grado di farla accelerare come una Bugatti Chiron. Ma questa era finzione. La Rolls che di cui invece parliamo oggi è vera, è in vendita in Norvegia a circa 113.000 dollari e la mente che l’ha creata non deve essere proprio ordinaria. In poche parole si tratta di un vero e proprio Dragster, costruito partendo da una Silver Shadow del 1974, un’auto che faceva del lusso, della silenziosità e del comfort i suoi valori principali. Continua su GQ