sabato 20 aprile 2019

Ford GT40, la sua missione era battere la Ferrari

La storia delle competizioni motoristiche è piena di situazioni stile “Davide contro Golia”. È un copione che si ripete e un fulgido esempio si può osservare nella MotoGP contemporanea, dove Ducati lotta con Honda che è l’azienda di moto più grande del mondo. Ma anche nelle auto gli esempi non mancano e quello che vi raccontiamo oggi è forse quello più significativo. La protagonista è la Ford GT40. Una vettura nata squisitamente per le gare con uno scopo preciso: battere alla 24 Ore di Le Mans quella Ferrari che proprio la Ford stava per comprare per farne il suo reparto corse. A Maranello, però, alla fine scelsero di accasarsi alla Fiat, la quale al contrario dell’azienda americana, avrebbe lasciato agli emiliani carta bianca nella gestione delle attività sportive e della produzione stradale. Tornando alla gara di durata più famosa del mondo, Ferrari aveva dominato sei edizioni, dal 1960 al 1965, con altrettante auto diverse. Questo dominio non andava giù a Henry Ford II che decise di fare di tutto per porgli fine. Continua su Autoappassionati

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venerdì 19 aprile 2019

John Lennon e la sua incredibile Rolls-Royce

Per i vip di oggi avere una supercar è il minimo sindacale. Distinguersi vuol dire comprare modelli costruiti in pochissimi esemplari, scovarne uno d'epoca in particolare oppure percorrere la via degli eccessi, partendo dalle colorazioni, dai rivestimenti degli interni e dalle dimensioni dei cerchi. In altre parole, il tuning extra-lusso è diventato quasi una consuetudine. Ma mezzo secolo fa, negli anni Sessanta, lo scenario era completamente diverso. Continua su GQ

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giovedì 18 aprile 2019

Huawei Mate X, il primo smartphone pieghevole 5G

Al Mobile World Congress di Barcellona, Huawei ha presentato il Mate X, che il primo smartphone pieghevole al mondo ad avere anche la tecnologia 5G. Il suo meccanismo di apertura si chiama Falcon Wing – composto da una cerniera meccanica su cui è imperniato il pannello OLED flessibile – mentre il cuore del microprocessore è il nuovo chip multi-mode Krin 980 e il Balong 5000, supportati da potente batteria da 4500mAh in grado di supportare il SuperCharge Huawei da 55W che ricarica la batteria all’80% in 30 minuti. Quando è chiuso, il device ha uno schermo da 6.6 pollici, mentre aperto si trasforma in un tablet da 8 pollici di soli 5,4 mm di spessore. Le memorie sono da 8 GB per quanto riguarda la RAM e da 512 GB per i dati. Continua su Boggi

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mercoledì 17 aprile 2019

Porsche 911 Carrera S Cabriolet, una supercar travestita da gran turismo

Quando alla fine del 1982 arrivò sul mercato la prima Porsche 911 Carrera Cabriolet erano passati quasi venti anni dalla nascita del modello coupé. Un lungo periodo in cui a Zuffenhausen hanno percorso altre strade per evolvere la propria portabandiera. Da quel momento in poi, però, la Cabrio è diventata una colonna portante della gamma 911 e ha seguito uno sviluppo parallelo a quello delle versioni chiuse. Siamo venuti in Grecia per provare l'ultima evoluzione di una specie nata più di mezzo secolo fa e che oggi viene presa come paradigma da qualunque costruttore voglia cimentarsi nel settore delle sportive. Abbiamo guidato le nuove S e 4”, giacché le Carrera «base» - sia coupé che cabrio - arriveranno solo tra qualche mese. Ma al di là dei cavalli e delle prestazioni, c'è un aspetto che va messo subito in chiaro. Il livello di comfort di questa cabrio è assolutamente pazzesco, del tutto paragonabile a quello fornito dal tetto in lamiera, tanto che viene da chiedersi se, maggior esborso a parte, valga la pena acquistare le coupé. Continua su GQ

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martedì 16 aprile 2019

Formula E, sabato l’ePrix di Roma. Ma come sono fatte davvero le nuove Gen2?

L'e-Prix di Roma si avvicina - la gara è sabato 13 - e anche in Italia i riflettori si accendono sulla Formula E. Che sia una corsa di vetture elettriche ormai dovrebbero saperlo anche i sassi, ma in pochi sanno come sia realmente fatta una monoposto 100% elettrica. E soprattutto molti si domandano: ma rispetto a una Formula 1 va più veloce o più piano? La risposta, lo diciamo subito, è più piano, e pure di parecchio. Cerchiamo di capire perché. Innanzitutto la quinta stagione del Campionato del mondo di Formula E è anche la prima in cui sono protagoniste le monoposto di seconda generazione (Gen2) che hanno permesso di abolire il cambio di vettura a metà gara. Questo perché il pacco batterie delle Gen2 è da 54 kWh (prima era da 28 kWh) e dura i 45 minuti più un giro necessari a completare una corsa. Continua su La Stampa

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Ford Escort RS Cosworth, i rally sono casa sua

Chiudete gli occhi e pensate quale è l’auto che secondo voi ha lo spoiler posteriore più incredibile tra quelli mai montati su un modello di serie. Ce l’avete presente? Beh, è lei. La Ford Escort RS Cosworth prodotta tra il 1992 e il 1996, una delle vetture che più a caratterizzato il mondiale rally negli anni Novanta, pur senza aver mai vinto. Le vittorie conquistate sono otto, insieme a quattro podi nella classifica finale dei costruttori. Dopo la fine del dominio della Lancia Delta, infatti, è iniziato quello dei giapponesi con la Toyota Celica, la Subaru Impreza e la Mitsubishi Lancer. Ma risultati sportivi a parte, la Escort Cosworth merita sicuramente un posto nel cuore di ogni appassionato e lo merita già solo per lo sforzo tecnico fatto ai tempi dalla Casa americana. Questo perché non ha nulla in comune con tutte le altre Escort – se non una parte dell’estetica – che hanno il motore trasversale e la trazione anteriore. Continua su Autoappassionati

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lunedì 15 aprile 2019

John DeLorean, una storia incredibile tra arresti, droga e auto volanti

Il 19 marzo saranno passati quattordici anni dalla morte di John DeLorean. Nel caso ve lo siate chiesti, sì, è proprio a lui che si deve la creazione di una delle auto più leggendarie della storia del cinema e forse della storia in generale, la mitica DeLorean DMC-12 protagonista della trilogia di Ritorno al Futuro. Le 88 miglia orarie, il flusso canalizzatore e le frasi mitiche come «Strade? Dove andiamo noi non ci servono strade» hanno contribuito a creare un’aura quasi mistica intorno all'auto che non sarebbe mai stata giustificata solo dalle caratteristiche tecniche. Continua su GQ

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