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mercoledì 2 settembre 2020

Audi, come funziona la trazione quattro elettrica

La terza espressione della trazione integrale quattro è diversa da tutte le altre. Niente alberi di trasmissione, differenziali autobloccanti o altre complicazioni meccaniche, ma solo motori elettrici. È il sistema che ha debuttato sulla e-tron e che verrà esteso a molti altri modelli elettrici di Ingolstadt. Ma prima di parlarne facciamo un passo indietro. Nella gamma tradizionale Audi convivono due sistemi, entrambi denominati "quattro" ma completamente diversi. Uno riguarda tutte le vetture con motore trasversale, che utilizzano la piattaforma MQB del Gruppo Volkswagen e l'altro quelle con il propulsore longitudinale. Il primo usa normalmente le ruote anteriori e quelle posteriori entrano in gioco attraverso un giunto Haldex quando si verifica una perdita di aderenza; il secondo è basato su un raffinato schema a tre differenziali, con una piccola ulteriore differenza tra i modelli normali, che usano la più efficiente trazione Ultra e quelli sportivi, che rimangono fedeli allo schema classico, meno sostenibile ma più prestazionale. Continua su La Stampa

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giovedì 20 agosto 2020

Audi A4 Avant, elogio della station wagon

La Audi A4 Avant è una di quelle auto che regalano certezze. Station wagon e turbodiesel, sembra quasi provenire da un'altra epoca, però poi ci sono vari dettagli che ne esplicitano la modernità, come il nuovo motore 2.0 TDI dotato di un sistema mild hybrid. In questa ultima evoluzione eroga 204 CV e 400 Nm di coppia, sufficienti per spingere la station tedesca a 236 km/h e da 0 a 100 km/h in 7,1 secondi. Tutto questo sia grazie alla trazione integrale che al cambio a doppia frizione a 7 rapporti. Guidandola si apprezza più di ogni altra cosa il perfetto connubio tra forza e fluidità, si può avanzare nel traffico con un filo di gas o chiedere le massime prestazioni certi che l’auto non avrà mai il minimo problema ad accontentare le richieste. A livello di sensazioni, la Audi A4 Avant sa appagare i palati più raffinati. Lo sterzo è preciso e non troppo pesante, mentre l'assetto permette di togliersi anche qualche soddisfazione tra le curve, sia per sincerità che per tenuta di strada. Il merito di questo risultato è anche della leggerezza del corpo vettura, dovuto sia alla costruzione della scocca che utilizza il 20% di alluminio. A bordo il comfort è di alto livello. Anche se non ci sono le sospensioni a regolazione elettronica, l'assetto è un ottimo compromesso tra rigidità e capacità di assorbimento, mentre l'insonorizzazione dell'abitacolo è fatta a regola d'arte. A questo proposito, lo spazio a bordo è comodo anche per cinque persone, a patto che i passeggeri anteriori non arretrino troppo con i sedili. Continua su GQ

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sabato 8 agosto 2020

Audi A3, una storia all'insegna dell'innovazione

Per raccontare la storia dell'Audi A3 bisogna tornare ll’inizio degli Anni ’90, quando a Ingolstadt si riteneva che i tempi fossero maturi per tornare nel segmento C. Una corrente di pensiero rafforzata dalla disponibilità della nuova piattaforma A4 (poi PQ34) del Gruppo Volkswagen. Un pianale portato al debutto proprio dalla A3 e che venne usato per oltre vent’anni, condiviso da ben dieci modelli del Gruppo VW tra i quali la prima serie della sportiva Audi TT. Il concept aera semplice: abbinare la qualità costruttiva dei modelli Audi di categoria superiore a una configurazione di carrozzeria hatchback, inizialmente solo a tre porte, a un’indole sportiveggiante e a un design dalle linee pulite ed eleganti. Il risultato, nel 1996, fu il debutto al Salone di Parigi della prima Audi A3 e la nascita della classe compatta premium. Il successo fu immediato. L’inizio di un'avventura che avrebbe portato alla commercializzazione di oltre cinque milioni di vetture nel mondo. Continua su La Stampa

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lunedì 27 aprile 2020

La Audi A3 Sedan vuole dimostrare che le “tre volumi” hanno ancora il loro fascino

Dopo la Sportback è la volta della Sedan. Stiamo parlando della nuova Audi A3, l'unica compatta di segmento C - insieme alla Mercedes Classe A - che ha una variante a tre volumi, cioè “con la coda”: un genere di carrozzeria da sempre molto apprezzata sul mercato americano e su quello cinese, meno in Europa. Ma l'automobilismo è un fatto culturale, dunque non c'è ragione che anche nel Vecchio Continente possa crescere l'interesse per questo tipo di vettura. Continua su La Stampa

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lunedì 20 aprile 2020

Audi R8 V10 RWD, un purosangue da domare

La Audi R8 V10 RWD è un oggetto molto particolare, la classica eccezione che conferma la regola, cioè quella che le auto più prestazionali di Ingolstadt abbiano tutte la trazione integrale. Non è un caso se la parola quattro non compare nel suo nome, perché questa particolare versione della berlinetta tedesca ha solo due ruote motrici ed è dedicata a chi ama la guida sportiva più pura, meglio se in circuito. La Audi R8 V10 RWD, infatti, è strettamente derivata dalla versione da competizione R8 LMS GT4, con cui condivide oltre il 60% dei componenti. Disponibile nelle configurazioni Coupé e Spyder è spinta dal V10 5.2 FSI che si trova in posizione posteriore centrale ed eroga 540 CV a 7.900 giri, con una coppia massima di 540 Nm a 6.400 giri. Un motore che ama girare in alto e che spinge la R8 fino a 324 km/h e la fa scattare da 0 a 100 km/h in 3,7 secondi. Prestazioni cui contribuiscono la trasmissione a doppia frizione S tronic a 7 rapporti, adattata in funzione della trazione posteriore, il differenziale meccanico autobloccante e il peso a vuoto di 1.595 kg (1.695 kg per la Spyder), che è inferiore di 65 kg (55 kg per la Spyder) rispetto alle versioni quattro caratterizzate da componenti meccanici aggiuntivi come l’albero cardanico, la frizione a lamelle e il differenziale anteriore. Continua su GQ

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lunedì 23 marzo 2020

Audi A3 Sportback, anima hi-tech

La Audi A3 Sportback si rinnova completamente e arriva alla quarta generazione. Nel 1996, quella che allora era la piccola di Ingolstadt, inventò il segmento delle compatte e da allora è stata venduta nel mondo in oltre cinque milioni di esemplari. La nuova Audi A3 Sportback è caratterizzata da un design sportivo come non mai, perché le fiancate svasate, dall’andamento concavo, introducono un elemento stilistico inedito per il design dei quattro anelli. L'abitabilità è superiore rispetto alla precedente generazione grazie alla larghezza aumentata di 3 centimetri, ma il vero plus è nella digitalizzazione. La plancia s’ispira ai modelli Audi di categoria superiore con il look black panel e il display da 10,1 pollici di serie sin dalla variante d’ingresso. La piattaforma d’infotainment MIB 3 ha una potenza di calcolo dieci volte superiore rispetto alla precedente e debutta il comando vocale intelligente. Anche la strumentazione digitale con il display da 10,25 pollici è di serie, mentre l’app myAudi è la chiave d’accesso all’ecosistema digitale del Marchio e collega senza soluzione di continuità lo smartphone del proprietario all'auto. Diviene così possibile bloccare o sbloccare da remoto le portiere, individuare la zona di sosta per essere condotti alla vettura e attivare il riscaldamento autonomo a motore spento (optional). Continua su GQ

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sabato 15 febbraio 2020

L’Audi quattro compie 40 anni e con lei la trazione integrale più famosa del mondo

Al Salone di Ginevra del 1980, esattamente 40 anni fa, Audi cambiò per sempre il panorama delle auto stradali, partendo da quello delle sportive. Alla kermesse svizzera, infatti, debuttava la prima Audi quattro, che sarebbe poi rimasta in produzione fino al 1991 totalizzando circa 11.500 esemplari, non pochi considerando che era costruita praticamente a mano in uno stabilimento dedicato e che il cartellino del prezzo era simile a quello di una supercar. Continua su La Stampa

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sabato 1 febbraio 2020

Come prendere l'onda verde (secondo Audi)


Come si fa a prendere l'onda verde? Le leggende metropolitane su questo argomento si sprecano e chiunque usi l'auto per spostarsi quotidianamente conosce quell'euforica sensazione che si prova attraversando il terzo semaforo verde di fila. Una botta di endorfina e di speranza che nemmeno le migliori sostanze psichedeliche in voga negli anni Settanta potrebbero dare. Ma come si fa a prendere l'onda verde? C'è chi sostiene che serva viaggiare a 50 km/h costanti, chi dice un po' meno, chi ancora di dare gas senza pietà e chi infine si affida completamente alla fortuna. Continua su GQ

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lunedì 21 ottobre 2019

Audi RS 6 Avant, la regina è tornata

Se si parla di station wagon ad alte prestazioni, c'è un modello che più di ogni altro ne incarna il paradigma: la Audi RS 6 Avant. La Casa di Ingolstadt ha appena presentato l'ultima versione, spostando piuttosto in alto l'asticella del look. Un'Audi così cattiva non si vedeva dai tempi della RS2, la capostipite di tutte le RennSport che proprio nel 2019 ha compiuto 25 anni. La nuova RS 6 ha un frontale talmente aggressivo che sembra uscito dal sogno di un sedicenne e il posteriore non è da meno. «La RS 6 Avant negli anni ha conquistato lo status di icona e ha una community di fan a livello mondiale. Per questo, per la prima volta la venderemo anche in Nord America», ha spiegato Oliver Hoffmann, il numero uno del reparto Audi Sport, che ha curato direttamente lo sviluppo di questa supercar travestita da station wagon. E, del resto solo le porte anteriori, il tetto e il portellone sono gli stessi delle altre A6, senza contare che le carreggiate sono più larghe di ben 8 cm, come dimostrano i passaruota maggiorati. Continua su GQ

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venerdì 11 ottobre 2019

Audi A1 Citycarver, esploratrice urbana

È arrivata la nuova Audi A1. Se una volta per rendere più cool una piccola auto se ne allestiva una versione sportiva, oggi è più redditizio derivarne una versione SUV, o almeno «SUV wanna-be». Che condividiate o meno questo cambiamento poco importa, perché è il mercato a comandare. Dunque ecco la nuova Audi A1 Citycarver, che è lunga 4,04 metri ed è basata sul medesimo pianale della A1 Sportback, rispetto a cui ha un look più grintoso e un assetto completamente rivisto. L'altezza da terra è aumentata di 4 cm, le sospensioni hanno un'escursione più ampia di 3,5 cm e i pneumatici una spalla più generosa. Niente con cui affrontare il fuoristrada, intendiamoci, ma sicuramente un pacchetto migliore per affrontare la giungla urbana fatta di buche, dossi, sconnessioni e chi più ne ha più ne metta. Pochi centimetri in più che vogliono dire anche una nuova prospettiva per il guidatore, la famosa «guida rialzata» che infonde senso di sicurezza e di controllo. Continua su GQ

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sabato 28 settembre 2019

Audi Q8, la prova del SUV coupé extra-large

L'Audi Q8 è nata per mettere insieme l’eleganza di una coupé a cinque porte e la versatilità di un grande SUV. Ecco la nostra prova. I suoi punti di forza sono quelli che ci si aspetta da un'auto di questa categoria con i Quattro anelli sul cofano: un abitacolo generosamente dimensionato, tanta tecnologia a bordo, prestazioni e sistemi di assistenza alla guida di alto livello. Inoltre, grazie all'altezza da terra fino a 25,4 centimetri, agli sbalzi ridotti e alla trazione integrale l'Audi Q8 se la cava anche dove l’asfalto finisce. Gli ammortizzatori regolabili sono di serie. A richiesta sono disponibili due plus tecnici di pregio come le sospensioni pneumatiche a con taratura dell’assetto variabile e le quattro ruote sterzanti. Due componenti che fanno la differenza nella guida di un SUV che è lungo 4,99 metri, largo 2 e alto 1,7, per quanto risulti più compatto della mastodontica Q7. Questo grazie all'andamento del tetto è in stile coupé, complici le portiere prive di cornici e lo spoiler aerodinamico al tetto. Abbiamo provato l'unica versione spinta dal 3.0 TDI da 286 CV e 600 Nm con tecnologia mild-hybrid, abbinato al cambio automatico a 8 rapporti. Continua su GQ

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mercoledì 28 agosto 2019

Audi RS2, 25 anni e non sentirli

Audi RS2 compie 25 anni. Nel 1994 le auto sportive erano fatte a forma di auto sportive, ovvero coupé o al massimo spider. Ovviamente c'era qualche eccezione, per esempio le berline ad alte prestazioni come la Lancia Thema Ferrari, la Opel omega Lotus o la BMW M5. Ma nessuno aveva ancora pensato di prendere una station wagon e trasformarla in una specie di supercar. Nessuno fin quando all'Audi hanno deciso di prendere la loro auto più venduta e trasformarla in una supercar. E siccome volevano fare le cose in grande, si sono fatti dare una mano dai «cugini» della Porsche. Questa è la storia della nascita della RS2, la prima Audi di serie che ha fatto sgranare gli occhi a tutti i «petrolhead» del mondo e non solo a loro. Sotto la carrozzeria della onesta 80 Avant, infatti, c'era una meccanica capace di farla andare forte come la 911 dell'epoca e infatti anche il prezzo di listino originale è piuttosto simile. Continua su GQ

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giovedì 15 agosto 2019

Audi Q3 Sportback, il SUV diventa coupé

A volte basta una parola, una sfumatura, per cambiare le cose. Come nel caso dell'Audi Q3, che diventa Sportback e guadagna una nuova carrozzeria in stile SUV-coupé a 4 porte. Con questo nuovo modello la Casa di Ingolstadt aggiunge un altro tassello alla sua gamma di crossover, che è sempre più ampia e variegata. Osservandola spicca l’ampia griglia nera del single frame ottagonale, dall’andamento tridimensionale, le prese d’aria trapezoidali e il grande paraurti anteriore con i blade orizzontali.. Complessivamente la Q3 Sportback sembra sensibilmente più lunga della Q3, ma in realtà lo è solo di 13 mm. È il tetto, più basso di quasi tre centimetri, a renderla più atletica e a conferirle un’impronta a terra più generosa. La nuova Audi Q3 Sportback misura 4,50 metri in lunghezza, 1,84 in larghezza e 1,56 in altezza, con un passo di 2,68 metri. Il divanetto posteriore a tre posti può essere regolato in longitudine di 13 cm. Gli schienali, frazionabili in tre parti nel rapporto 40:20:40, sono inclinabili in sette posizioni e abbattendoli il volume del bagagliaio sale da 530 a 1.400 litri. Continua su GQ

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venerdì 26 luglio 2019

Nuova Audi S8, la supercar che vuole fare la limousine

Motore, assetto e design. Sono le tre aree in cui la nuova Audi S8 si differenzia dal resto della gamma A8, con cui ovviamente continua a condividere tutta la tecnologia di altissimo livello. Sotto il cofano anteriore c'è una vecchia conoscenza del Gruppo tedesco, il 4.0 TFSI V8 che spinge anche altri modelli - come la Lamborghini Urus - ma che in questa versione ha guadagnato il sistema mild hybrid basato su rete elettrica a 48 Volt. E' un motore che eroga 563 CV e 800 Nm di coppia, ma che è anche in grado di disattivare i cilindri per massimizzare l'efficienza ai bassi carichi e di avere uno start-stop 2.0 gestito da generatore-alternatore, che ricarica una batteria agli ioni di litio dedicata. Continua su Motor1

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venerdì 28 giugno 2019

Addio Audi TT, al suo posto arriverà un modello elettrico “emozionante”

Quella delle coupé è una razza in via di estinzione. Supercar e modelli esotici a parte, le esponenti rimaste si contano con una mano sola e tra non molto non serviranno nemmeno più tutte le dita. Audi, infatti, ha deciso di non sviluppare la quarta generazione della TT così come la conosciamo ora, ma di sostituirla con un ignoto modello elettrico “emozionante”. La notizia, diffusa da Automotive News, è di quelle che lasciano a bocca aperta, considerando che la TT è uno dei modelli che ha contribuito a creare il mito dell'Audi moderna. Quando nel 1998 arrivò sul mercato, i Quattro anelli non erano così brillanti come oggi e il primo posto tra i brand premium globali era solo un obiettivo lontano. Nel raggiungerlo la TT è stata fondamentale. Posizionata tra le più sportive BMW e le più classiche Mercedes aveva un design unico che fu subito il suo marchio di fabbrica. Costruirla non era così complesso, visto che tutta la meccanica arrivava dalla Golf dell'epoca permettendo di fare molte economie di scala. Continua su La Stampa

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martedì 11 giugno 2019

Audi A4, il restyling punta su tecnologia e motore ibrido

Anche se negli ultimi anni l'offerta si è estesa e moltiplicata, la A4 occupa sempre un posto speciale nella gamma Audi, visto che è in produzione ormai da 25 anni. La generazione attuale è in vendita dal 2015 e dunque è giunto il momento di aggiornarla. I due temi principali di questo restyling sono la tecnologia e il design, che si allinea al nuovo linguaggio stilistico del marchio di Ingolstadt. La griglia single frame è più ampia con le linee orizzontali sottolineano l’impronta a terra della vettura. La fiancata, poi, è caratterizzata dal ribassamento della linea di cintura e dai profili muscolosi in corrispondenza dei passaruota. All'interno, invece, l’ampio display MMItouch porta in abitacolo l’intuitività dei comandi tipica degli smartphone. Continua su GQ

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giovedì 6 giugno 2019

Audi R8 review – la supercar di scuola tedesca


“Con il 50% dei componenti condivisi con la R8 LMS GT3 e il 60% con la R8 LMS GT4, nessun’altra vettura di serie è così simile a un’auto da corsa quanto la R8”. Basterebbero queste parole di Oliver Hoffmann, Responsabile dello sviluppo tecnico di Audi Sport GmbH, a descrivere la nuova supercar di Ingolstadt, ennesima evoluzione di un modello nato nel 2007 e diventato, anno dopo anno, una delle icone tedesche della sportività su quattro ruote. La nuova R8 conferma le sue caratteristiche fondanti, come l’eccezionale reattività alle pressioni dell’acceleratore, il sound allo scarico unico e la “fame di giri” del V10 aspirato, sconosciuta ai propulsori turbocompressi. Il 10 cilindri si trova in posizione centrale, alle spalle del pilota ed è disponibile in due livelli di potenza: 570 CV e 560 Nm di coppia oppure 620 CV e 580 Nm. Continua su Boggi


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mercoledì 29 maggio 2019

Audi R8, pura velocità

Dal 2007, anno di nascita della prima generazione, a oggi la Audi R8 è sempre stata l'icona della massima sportività Audi. Quel concetto di berlinetta a motore centrale che solitamente trova la sua massima espressione in Emilia, da dove infatti - non a caso - arriva il motore V10 della R8, che è parente strettissimo di quello della Lamborghini Huracan. In ogni caso, nonostante abbiano il «cuore» in comune, queste due auto non potrebbero essere più diverse, per stile, carattere e personalità. Continua su GQ

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giovedì 14 marzo 2019

Audi TT RS, supercar in incognito


Lo scorso anno l'Audi TT ha compiuto i suoi primi venti anni e per festeggiare è stata aggiornata con alcuni piccoli tocchi che globalmente fanno la differenza, in particolare sulla più potente versione RS. Quella attualmente in vendita è la terza generazione e il suo look non è mai stato così aggressivo. Sono stati ridisegnati sia il posteriore che il frontale, dove campeggia il nuovo logo nei quattro anelli in titanio satinato posizionato nella parte inferiore della calandra, con il single frame nero opaco. Le prese d’aria laterali sono frazionate da listelli verticali, mentre i radiatori supplementari si trovano dietro la griglia RS a nido d’ape. Lo spoiler anteriore a tutta larghezza accentua l’impronta a terra della vettura e lo splitter è verniciato nel colore carrozzeria oppure in alluminio opaco o nero lucido, così come le calotte degli specchietti retrovisori. Continua su GQ

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lunedì 4 febbraio 2019

Viaggi noiosi? Audi trasforma l’abitacolo in un grande videogame

Quando si parla di auto del futuro, autonoma, elettrica e connessa, una delle grandi preoccupazione di qualsiasi Casa automobilistica è che sia anche noiosa. Non per tutti i clienti, certo, ma per alcuni, quelli che vogliono guidare e sentire un bel suono dal cofano. Forse alcuni di questi ultimi, soprattutto appartenenti alle nuove generazioni, potranno consolarsi con forme di intrattenimento impensabili solo fino a pochissimi anni fa. Possibilità che hanno a che fare con il terzo pilastro dell’automobile del futuro, quel “connessa” che non è sempre facile spiegare. Al Consumer Electronic Show di Las Vegas, Audi prova esplorare queste possibilità mostrando la nuova frontiera dell’intrattenimento a bordo. Il brand di Ingolstadt ha presentato un’inedita tecnologia che sincronizza la realtà virtuale con i movimenti della vettura, chiamata Audi Immersive In-Car Entertainment. Continua su La Stampa

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