martedì 16 febbraio 2021

La mitica DeLorean compie 40 anni e (forse) rinasce elettrica


La DeLorean è una di quelle auto che tutti conoscono, ma senza sapere di che cosa si tratta. È la macchina della trilogia di Ritorno al Futuro e tanto basta. Anche il nome completo - DeLorean DMC-12 - è sconosciuto ai più. Ma questo importa relativamente, perché la sua leggenda non è in discussione. Basti pensare che ogni anno c'è qualche ben informato che vagheggia sull'arrivo del quarto capitolo della saga. Mai dire mai - tanto per restare in ambito cinematografico - ma la cosa più probabile è che nel frattempo arrivi una nuova versione elettrica della DeLorean DMC-12. Lo scorso 21 gennaio, in occasione del quarantennale dell'uscita del primo esemplare dalla fabbrica di Dunmurry (un sobborgo di Belfast in Irlanda del Nord), la Italdesign ha pubblicato un teaser abbastanza esplicito. L'atelier di design fondato da Giugiaro, infatti, disegnò le forme immortali del modello originale. Continua su La Stampa

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lunedì 15 febbraio 2021

Porsche, il 2021 sarà un anno innovativo


Porsche chiude il 2020 con ottimi risultati, nonostante un anno scandito da una pandemia che ha profondamente segnato il mondo intero, sia dal punto di vista sociale sia da quello economico. È la premessa cui Pietro Innocenti, ad di Porsche Italia ha commentato gli ultimi dodici mesi, partendo dagli interventi di carattere sociale con cui Porsche Italia ha sostenuto il territorio durante l’emergenza. A partire dagli aiuti alla Protezione Civile (155.000 euro nella prima fase del contagio) fino a «Uniti per Ripartire», l’iniziativa condotta con Caritas per supportare categorie più colpite dalla crisi. Per ogni vettura consegnata dall’1 giugno al 10 agosto, tutti i trenta Centri Porsche italiani hanno devoluto alla Caritas una somma che, a scelta del cliente, è stata destinata a combattere la povertà alimentare o quella educativa. Ogni importo è stato raddoppiato da Porsche Italia, per un totale di 1,3 milioni di euro raccolti, impiegati per aiutare 5.140 giovani in età scolare e a 31.500 famiglie in difficoltà. Dal punto di vista commerciale, invece Porsche ha contenuto gli effetti della pandemia consegnando globalmente 272.162 vetture, mantenendo stabili i risultati dello scorso anno (-3% rispetto al 2019). A livello nazionale, Porsche Italia ha chiuso l’anno con 5.815 consegne, il 13% in meno rispetto al record del 2019, ma facendo meglio di un mercato in forte flessione (-28%). Si conferma al primo posto della classifica dei modelli più venduti in Italia la Macan, con 2.195 vetture consegnate, seguita dalla Cayenne (1.391) e dalla 911 (1.213). Mentre la 718 e la Panamera totalizzano rispettivamente 371 e 273 consegne. Continua su GQ

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domenica 14 febbraio 2021

BMW R18, la prova - l'anima custom bavarese


Come spesso accade nelle moto, dove il carattere ha ancora la sua importanza, tutto parte del motore. Quello della BMW R18 sembra una scultura e le linee che gli sono state disegnate intorno - classiche e lineari - ne sono una diretta conseguenza. Con la R18 BMW ritorna alla grande nel segmento delle cruiser, dopo l'esperienza con la R 1200 C prodotta a cavallo tra la metà degli anni Novanta e i primi Duemila. Ma se la "C" - protagonista di una spettacolare sequenza in James Bond: il domani non muore mai - era una declinazione custom della piattaforma su ci venivano costruite tutte le boxer di quell'epoca, la nuova R18 è una moto completamente a sé stante, a partire proprio dal bicilindrico, che è stato creato su misura per lei. Non ha nulla a che vedere con le altre BMW della gamma e con la loro super tecnologia; è più vicina alla tradizione delle motociclette storiche con l'elica sul serbatoio, sia in termini tecnici che di design. Il riferimento stilistico a un modello leggendario come la R5 è chiaro e limpido. Continua su La Stampa

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sabato 13 febbraio 2021

Audi Performance Workshop, appuntamento con i Costardi Bros


Audi affronta stagione invernale restando vicino agli appassionati del brand e degli sport invernali con un nuovo format. Con le piste e gli impianti ancora chiusi, per permettere al pubblico di vivere le emozioni e l’atmosfera più bella dell'inverno, è nato Audi Talks. È uno studio, sia fisico sia digitale, per presentare dei palinsesti pensati ad hoc, come l'Audi Performance Workshop che si svolgerà il 23 gennaio a Madonna di Campiglio. Nel corso dei talk, nello studio Audi si alternano diversi ospiti fra sportivi, atleti, piloti, chef e influencer, che, grazie alla conduzione del moderatore Guido Bagatta, accompagnano lo spettatore in un viaggio alla scoperta della località, della performance e della sportività, sia presente che passata, in una visione a 360°. Perseveranza, impegno, passione e controllo sono gli elementi essenziali per vincere qualsiasi sfida. Gli chef stellati Costardi Bros, e i campioni di sci Kristian Ghedina e Peter Fill, guideranno gli spettatori in un’esperienza totale, tra sport e cucina, per un’intera giornata di workshop insieme. Consigli preziosi sulle tecniche sciistiche e racconti di esperienze memorabili, ma anche una speciale lezione di cucina per creare piatti gourmet ottimizzando i tempi e gli ingredienti: al centro di tutto il significato di performance, applicato in ogni campo. E Madonna di Campiglio, con il suo paesaggio affascinante, è il luogo perfetto per vivere appieno la montagna e lasciarsi conquistare dalla potenza della natura. Continua su GQ

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venerdì 12 febbraio 2021

Triumph Speed Triple 1200 RS, per motociclisti dal cuore forte


La nuova Triumph Speed Triple 1200 RS è una di quelle motociclette per la cui descrizione ci vorrebbe una lunga lista di più, tanta è la distanza con il modello che sostituisce. Partendo dal motore, il nuovo tre cilindri in linea è cresciuto fino a 1.160 cc , arrivando a erogare 180 CV a 10.750 giri e 125 Nm di coppia a 9.000 giri. Numeri che lasciano presagire una spinta bestiale, mentre le linee di aspirazione e scarico completamente riprogettate, fanno sperare in un sound coinvolgente, nonostante il cappio dell'Euro 5.
Tutto questo con un peso in ordine di marcia che si ferma a 198 kg, che sono ben 10 in meno rispetto alla generazione precedente di Speed Triple che sostituisce. Parte del processo di dimagrimento è dovuta al nuovo telaio doppio trave in alluminio, che ha permesso di spostare in avanti e in basso il baricentro della moto e di centralizzare le masse. Continua su La Stampa

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giovedì 11 febbraio 2021

l furgone dell'A-Team è in vendita


Il furgone dell'A-Team è in vendita. Se volete fare un'offerta per comprarlo sappiate che l'asta di cui sarà protagonista di terrà a Scottsdale, Indiana, Stati Uniti, il 23 gennaio. Il prezzo non è stato fissato, ma è probabile che la cifra finale possa arrivare a cinque zeri, perché solitamente questo genere di mezzi richiama l'attenzione di molti appassionati. Il furgone dell'A-Team, protagonista dell'omonima serie tv, è uno Chevrolet 2500, anche se nella serie appare con il loghi del GMC Vandura; un cambiamento spiegabile con la volontà di renderlo più cool. Sotto il cofano anteriore c'è un 5.7 V8, ovviamente a benzina, che eroga 165 CV attraverso un cambio automatico a 4 rapporti. Meglio non interrogarsi sui consumi e invece concentrarsi sulla storia del mezzo che è stato utilizzato dall'A-Team per tutte e cinque le stagioni dello show andato in onda dal 1983 al 1987. Il suo compito era quello di trasportare in giro per Los Angeles il Sergente Bosco P.E. Baracus, il Colonnello John Hannibal Smith, il Capitano H. M. Howling Mad Murdock e il Tenente Templeton Sberla Peck. Per chi non si ricordasse che genere di telefilm fosse The A-Team" questa era la sinossi dell'epoca: dieci anni fa gli uomini di un commando specializzato operante in Vietnam vennero condannati ingiustamente da un tribunale militare. Evasi da un carcere di massima sicurezza si rifugiarono a Los Angeles, vivendo in clandestinità. Sono tuttora ricercati, ma se avete un problema che nessuno può risolvere – e se riuscite a trovarli – forse potrete ingaggiare il famoso A-Team. Continua su GQ

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mercoledì 10 febbraio 2021

Tesla chiude il primo anno in utile e rinnova la Model S e la Model X


Dopo 17 anni di operazioni, Tesla ha chiuso il suo primo bilancio in positivo, nonostante la pandemia da Covid-19, totalizzando 721 milioni di dollari di utile. Le vendite hanno sfiorato il mezzo milione e il margine operativo lordo è schizzato al 18,4%, un valore che per la quasi totalità delle aziende automotive è solo un miraggio. Inoltre, Tesla ha guadagnato 1,6 miliardi di dollari vendendo crediti per la compensazione delle emissioni di CO2 alle altre auto. Tutti questi numeri spiegano anche l'incredibile capitalizzazione del brand californiano, che ormai è stabile a 800 miliardi di dollari. Quanto al futuro, Musk ha detto "Stiamo aumentando la nostra capacità produttiva il più rapidamente possibile. Guardando ai prossimi anni, prevediamo di raggiungere una crescita media annua del 50% nelle consegne dei veicoli. In alcuni anni, come nel 2021, questo dato potrebbe anche salire". Continua su La Stampa

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