lunedì 20 luglio 2015

Smartphone rovente? GM ha la soluzione per raffreddarlo


“Innovare non vuol dire per forza reinventare la ruota, a volte la semplicità offre la soluzione più elegante a un problema”. Ok, forse l'ing. Dan Lascu, Responsabile del progetto Chevrolet Impala è stato un po' troppo poetico, ma bisogna ammettere che l'idea di ricavare nella plancia un vano apposito dove mettere lo smartphone per ricaricarlo in modalità wireless e allo stesso tempo impedire che si surriscaldi con una semplice bocchetta dell'aria, non è proprio niente male. Il principio è lo stesso dei cassetti portaoggetti o dei vani nei braccioli pensati per ospitare una bottiglietta d'acqua e tenerla fresca grazie a una presa d'aria supplementare, che si può aprire o chiudere alla bisogna, collegata con l'impianto di climatizzazione dell'aria. Niente più smartphone roventi e a rischio spegnimento forzato, dunque, una novità che fa molto piacere, in particolare in questo periodo di grande caldo. Peccato però, che per ora sia solo appannaggio degli americani. Questo accessorio, così semplice e intelligente, sarà infatti disponibile come equipaggiamento opzionale sulle Chevrolet model year 2016, nello specifico sulle Cruze, Impala, Malibu e Volt.

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venerdì 17 luglio 2015

Automobilisti “bancomat”, in tre anni multe in aumento del 956%


La crisi morde, lo Stato centrale taglia risorse e i Comuni recuperano soldi come e dove possono, ma quasi sempre nelle tasche degli italiani, in questo caso in quelle degli automobilisti. Sarà forse un caso, ma all’austerità messa in campo negli ultimi tre anni dai vari governi che si sono succeduti è corrisposto il più alto incremento di multe di tutta Europa, in ragione del 956%, un dato che ha quasi dell’incredibile. I numeri sono stati elaborati dal Centro Studi e Ricerche Sociologiche “Antonella Di Benedetto” per Contribuenti.it, cioè l’Associazione Contribuenti Italiani. Sono stati elaborati i dati delle Polizie locali e stradali dei singoli stati dell'Ue, riscontrando che il caso italiano non ha eguali in tutta l’Unione Europea. L’incremento delle multe, infatti, è avvenuto anche in altri Paesi, ma con molto meno vigore: in Romania sono cresciute del 126%, in Grecia del 121% e in Bulgaria del 103%. Molto meno assetate di soldi e più rispettose degli automobilisti (e pure delle case automobilistiche che le auto le vendono) sono state la Germania, dove le multe sono aumentate solo del 10%, l’Inghilterra (+17%), la Spagna (+26%) e la Francia (+37%).

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giovedì 16 luglio 2015

Marchionne abbraccia capo sindacato americano. Inizia trattativa sul contratto


Se pensate che UAW sia un suono onomatopeico da fumetto per indicare uno sbadiglio, dovreste invece sapere che a molte persone sta invece togliendo il sonno. United Auto Workers è il significato di questa sigla, più semplicemente il sindacato americano e canadese dei lavoratori automotive, che ha 390.000 membri attivi e 600.000 in pensione. In questi giorni il presidente dello UAW Dennis Williams sta facendo il giro degli amministratori delegati di Ford, FCA e GM per discutere i termini del nuovo accordo collettivo, visto che quello attualmente in essere, stipulato quattro anni fa, scadrà il 14 di settembre. I nodi da sciogliere sono tanti, partendo dalla paga oraria, passando per i diversi livelli di contratto e per le assicurazioni sulla non-delocalizzazione, finendo con le appendici accessorie come l’assicurazione sanitaria e i bonus legati ai profitti. In tutto questo bisogna considerare che il sindacato americano è molto più forte rispetto ai nostri, così come il suo potere contrattuale.

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mercoledì 15 luglio 2015

Mercedes Classe E, la prossima guiderà (quasi) da sola


Quando si parla di sicurezza su strada ogni nuova soluzione è bene accetta e Mercedes è una di quelle Case automobilistiche storicamente in prima linea nel migliorarla. La prossima sfida dell’industria automotive si chiama guida autonoma, una rivoluzione che avverrà nei prossimi anni e che porterà con sé anche un miglioramento della sicurezza di tutti, perché l’errore umano avrà sempre meno peso. Intanto, nella primavera del 2016 arriverà sul mercato la prossima generazione Mercedes Classe E, di cui forse si potrebbe già vedere un antipasto al Salone di Francoforte. La nuova berlina della Stella avrà tante innovazioni e un nuovo pacchetto di sistemi di assistenza alla guida, che le consentiranno di viaggiare in modo parzialmente autonomo di parcheggiare con una app dopo essere scesi dalla vettura e di evitare situazioni di pericolo con frenate automatiche.

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martedì 14 luglio 2015

Nissan Leaf, presto batteria migliore. E poi tecnologia da 500 km di autonomia


Combattere l’ansia da autonomia – cioè la paura del cliente di rimanere a piedi – rimane il problema più grande delle Case che producono vetture elettriche. E la Nissan è più interessata che mai, visto che la sua Leaf è l’auto “zero emissioni allo scarico” più venduta al mondo, in oltre 200.000 esemplari. Così, entro agosto dovrebbe arrivare un restyling sostanzioso, che porterebbe con sé anche un’evoluzione del pacco batterie. Questo, senza aumentare in dimensioni o peso, avrebbe una capacità maggiore, passando da 24 a 30 kWh. Tradotto in chilometri vorrebbe dire passare dagli attuali 199 dichiarati a circa 300. Lo scrive Automotive News, che cita una fonte interna al progetto. Del resto Nissan è in prima linea nella diffusione e nello sviluppo dei veicoli elettrici, sebbene il mercato sia stato un po’ altalenante nei primi cinque mesi. Negli Stati Uniti, infatti, le vendite di Leaf sono diminuite del 25% a 7.742 unità, sia per l’esaurimento di alcuni incentivi statali o federali, sia per l’attesa dell’immissione sul mercato di molte Leaf alla fine del leasing, proposte a prezzi molto convenienti. In Europa, invece, c’è stato un aumento delle immatricolazioni del 21%, per un totale di 7.201 pezzi da gennaio a maggio.

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lunedì 13 luglio 2015

Citroën, sospensioni idropneumatiche al capolinea. Colpite dalla “spending review”


Il bialbero Alfa Romeo, il sei cilindri BMW, il panno Lancia, il boxer Porsche, l’idroguida Mercedes… sono tante le peculiarità tecniche che per decenni hanno identificato una casa automobilistica e che poi nella modernità sono state adottate praticamente da tutte le concorrenti. Tra queste c’erano anche le sospensioni idropneumatiche Citroën, nate come autolivellanti nel 1954 sul ponte posteriore della Traction Avant 15 Six H e salite alla ribalta l’anno dopo con la presentazione della prima DS 19 al Salone di Parigi. C’erano, dicevamo, perché la Casa francese ha deciso di terminarne la produzione, non appena la C5 (sul mercato da 7 anni) avrà terminato il suo ciclo di vita. Lo ha detto Linda Jackson, numero uno del brand Citroën, ad Automotive News Europe, adducendo che la tecnologia è ormai vecchia e che la Casa sta mettendo a punto un nuovo sistema all’avanguardia, dal momento che il comfort resta una delle priorità del Gruppo PSA.

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venerdì 10 luglio 2015

Alfa Romeo Giulia, come sarà la versione "normale"


Via gli spoiler, attivi e non, le minigonne, i codolini e i cerchi "mostruosi"; ridotte le prese d'aria (mantenute quelle laterali) e le misure degli pneumatici; ecco la nuova Alfa Romeo Giulia, nella versione pensata per i comuni mortali, quella che non si fregia della denominazione Quadrifoglio e non supera i 500 CV. Ci vorrà ancora un po' per vederla dal vero, forse al prossimo Salone di Detroit o magari a quello di Ginevra, ma non certo a Francoforte. Lì conosceremo solo le caratteristiche tecniche complete della prossima rivale della BMW M3 e della Mercedes C 63 AMG e potremo osservare bene gli interni. La Giulia "liscia" si farà attendere ancora un po' e così abbiamo provato ad immaginarla, arrivando al risultato che vedete in questo rendering esclusivo, presentato in una colorazione standard per il segmento D, cioè quel grigio-argento che rende tutto più elegante, ma anche più banale. Non è però il caso della Alfa Giulia che così ci guadagna, perdendo un po' di quell'aggressività quasi eccessiva della Quadrifoglio, ma non scade assolutamente nella banalità.

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giovedì 9 luglio 2015

Volkswagen Touran, crescono dimensioni e contenuti tecnici


AMSTERDAM, 2 LUG - Sette posti e tanta abitabilità, rimanendo entro la soglia psicologica dei quattro metri e mezzo. La nuova Volkswagen Touran - già ordinabile in concessionaria da 24.500 euro - è tutto questo, ma anche un'auto che ha contenuti tecnici degni delle categorie superiori; attingendo dal listino degli optional si può cucire su misura una vera e propria ammiraglia. Quella appena presentata ad Amsterdam è la terza generazione di un modello che ha saputo farsi apprezzare in tutta Europa, con 1,9 milioni di esemplari venduti dal 2003 e pure in Italia, dove quasi 100.000 automobilisti l'hanno scelta. Nel segmento C a cui la Touran appartiene, peraltro, la situazione è favorevole alle monovolume, che negli ultimi due anni e mezzo hanno mantenuta una quota di circa il 17%, nonostante la crescita costante dei SUV e il ritorno delle station wagon. Nello specifico, poi, le monovolume premium sono cresciute negli ultimi anni passando dal 9,1% del 2011 al 17,2% del 2014, con una previsione di crescita al 22,3% per la fine dell'anno '' Con la Touran siamo in un'ottima posizione per intercettare questo consolidamento del trend - ha commentato Andrea Alessi, Direttore di Volkswagen Italia, durante la presentazione alla stampa internazionale - anche perché copriamo la categoria delle monovolume con altri due prodotti, la Golf Sportsvan e la Sharan''.

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mercoledì 8 luglio 2015

Nuova DS 5, torna l'avanguardia francese con stile e tecnica


SIENA - Il mercato premium rappresenta globalmente il 10% dei volumi e genera circa il 50% dei profitti. Bastano questi due numeri per capire la scelta operata dal Gruppo PSA che ha voluto dare massima dignità a quella che dal 2010 a oggi era stata solo una linea di prodotto 'alto di gamma'. Il marchio DS è nato, con un richiamo alla rivoluzionaria 'Dea' del 1955, proprio per andare a cercare quei clienti che vogliono qualcosa in più e non si accontentano delle Citroen ''Dal 2010 abbiamo venduto 550.000 DS in tutto il mondo, di cui 36.00 sul mercato italiano - ha spiegato Andrea Valente, Direttore Sviluppo del marchio DS per l'Italia - questo dimostra che c'è spazio per crescere e fare qualcosa di più importante''. La prima auto chiamata a confrontarsi con questa sfida inedita è la DS 5 - già disponibile a partire da 30.900 euro - che va anche a ricoprire il ruolo di ammiraglia del brand e che, oltre al cambio di denominazione (prima si chiamava Citroen DS5) presenta molti contenuti aggiornati ''In tre anni la DS5 è stata costruita in 80.000 unità, di cui 4.000 sono finite a clienti italiani - ha precisato Valente - di questi, il 75% sono stati 'conquistati' ad altri marchi e il 53% ha scelto l'auto principalmente per lo stile. Vuol dire che la strada è quella giusta e che a DS vengono riconosciute le qualità di un modello premium''.

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martedì 7 luglio 2015

BMW presenta l’iniezione diretta d’acqua nel motore


È ancora presto per parlare di “motore che va ad acqua” e probabilmente sarà molto difficile che se ne parli in futuro, ma la soluzione studiata da BMW per raffreddare i suoi motori turbo benzina usa effettivamente proprio l’acqua. Questa viene immessa direttamente in camera di combustione e soprattutto quando il guidatore richiede un carico elevato consente di realizzare un aumento di coppia e di potenza, accompagnato da una riduzione del consumo di carburante. Questa soluzione era già stata applicata nella BMW M4 MotoGP Safety Car, motorizzata con il tre litri sei cilindri in linea bi-turbo. Ora, in occasione dei BMW Group Innovation Days 2015, la tecnologia è stata adottata per la prima volta sul motore tre cilindri da 1.5 litri, che spinge una Serie 1. In questa applicazione l’acqua non viene iniettata semplicemente nel collettore di aspirazione, ma direttamente nelle camere di combustione; la potenza cresce fino al 10%, il consumo cala fino all’8%.

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lunedì 6 luglio 2015

L’Alfa Romeo Giulia è bella o no?


Ormai è passata quasi una settimana dall’evento automobilistico più attesto dell’anno. Dopo mesi di attesa febbrile penso di aver recuperato un po’ di lucidità. Sì, sono un alfista, amo le Alfa Romeo. Anche se il mio lavoro mi impone l’imparzialità assoluta, al cuor non si comanda. Nella mia famiglia, come in quelle di tutti del resto, ne sono transitate tante; io stesso ho avuto per due anni una Alfetta Gtv 2.0 Gran Prix del 1981 (serie limitata e numerata), prima di venderla per le esasperanti operazioni di manutenzione. Potrete intendere facilmente, quindi, con quanta passione ho seguito lo streaming(sigh!) su Periscope (doppio sigh!) della presentazione ad Arese. Trazione posteriore, motore Ferrari, 510 CV, 0/100 km/h in 3,9 secondi, albero di trasmissione in carbonio, urca! Quanta roba dopo anni di immobilismo! Vuoi vedere che…ed ecco la Giulia, finalmente svelata sotto gli occhi di tutti! Bella, no? Sì! Sì…uhm, sì dai, forse…ehm…mica lo so bene. La mia mente ci ha messo un po’ ad avere ragione del cuore, ma la sentenza è inequivocabile. La nuova Giulia non è bella. È piacente, ammiccante, muscolosa, aggressiva, ma la bellezza è un’altra cosa.

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venerdì 3 luglio 2015

Fiat 500, il restyling Made in Italy


A otto anni dal lancio la Fiat 500 si rinnova, con un restyling molto sostanzioso che ha i suoi effetti anche nel nome. La 500, infatti, proprio come tanti anni fa, diventa Nuova 500. Dal 2007, questo è il primo aggiornamento corposo per la citycar torinese che viene ritoccata nell'estetica solo con interventi di dettaglio. Del resto, un successo fatto di 1,5 milioni di esemplari venduti sconsiglia qualsiasi rivoluzione. Per cui ecco i nuovi proiettori anteriori con luci diurne a LED e gli inediti fari posteriori, che hanno un disegno molto originale, essendo composti solo da una cornice che lascia in bella mostra la parte centrale di lamiera. Secondo Fiat sono 1.800 i particolari inediti nella Nuova 500 e per farli risaltare tutti è stato deciso di presentarla al Lingotto di Torino, lo storico stabilimento inaugurato nel 1923. Qui la più piccola – 3,57 metri di lunghezza, 1,63 di larghezza e 1,49 di altezza – delle Fiat farà il suo “debutto in società”, con una gamma motori che ricalca sostanzialmente quella attuale.

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giovedì 2 luglio 2015

Governo Usa indaga sull’NHTSA: 119 morti per difetto GM non sono accettabili


Era inevitabile, uno scandalo come quello del blocchetto di accensione General Motors avrebbe portato conseguenze anche a quei controllori che non hanno fatto bene il loro dovere. Non si possono accettare oltre 100 morti – 114 quelli accertati e risarciti finora da GM – e una storia ultra-decennale (le prime auto difettose sono del 2002) fatta di incompetenza e malafede senza prendere provvedimenti. Così la NHTSA – National Highway Transport Security Agency, cioè l’ente governativo americano che controlla la sicurezza di tutte le nuove auto e obbliga le case automobilistiche a effettuare i richiami – è finita sotto inchiesta e dopo un anno di indagini il Governo ha trovato molti problemi. Nel rapporto di 42 pagine redatto dall’Ispettore Generale del Dipartimento dei Trasporti Usa si legge che la NHTSA ha fallito in tutti i suoi compiti: raccogliere e catalogare dati sulla sicurezza dei veicoli, ottenere dettagliati report mensili dalle Case auto, formare correttamente e, soprattutto, controllare il proprio staff.

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mercoledì 1 luglio 2015

Alfa Romeo Giulia vs Audi A4, scontro "longitudinale"


Solo cinque giorni di differenza, tanto è passato tra la presentazione della nuova Alfa Romeo Giulia in versione Quadrifoglio e quella della nuova Audi A4, sebbene di quest’ultima siano state solamente diffuse le foto e i dati tecnici, con solo un ristretto numero di ospiti che ha potuto vederla dal vero. Cinque giorni tra due, anzi tre auto – la A4 è stata svelata da subito anche in versione Avant – che non potrebbero essere più diverse, da qualsiasi lato le si guardi. Innanzitutto bisogna dire che, levando l’appannamento causato dall’entusiasmo per il “ritorno” di Alfa Romeo, la Giulia esiste poco più che su carta, dato che quelle viste al Museo di Arese sono state assemblate a mano, che sono stati diffusi solo pochissimi dati tecnici e che non c’è nessuna informazione sul resto della gamma “normale” (e non si sa nemmeno quando arriveranno, al Salone di Francoforte forse). La A4, invece, è l’esatto opposto, da tutti i punti di vista: il design è una evoluzione del precedente, le informazioni tecniche sono complete e anche la definizione dell’intera gamma. Semmai, sono le versioni più sportive, S e RS, a mancare ma come da tradizione arriveranno in seguito.

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martedì 30 giugno 2015

Nuovo Ford Galaxy, sette posti in prima classe


GOODWOOD (CHICHESTER) - Il Goodwood Festival of Speed è stato anche l'occasione per 'assaggiare' in anteprima la nuova generazione della Galaxy, la grande monovolume della Casa americana che con l'arrivo dell'ultima generazione compie 21 anni. Aggiornata tanto nell'estetica quanto nei contenuti tecnici, sia di meccanica che di elettronica, può già essere ordinata a partire da 32.500 euro.
Rispetto al Galaxy precedente, la seconda e la terza fila di posti - ripiegabili con la pressione di un pulsante - guadagnano un centimetro di spazio in più per la testa, accentuato anche dal tetto in vetro panoramico, e l'accesso dalle porte posteriori è agevolato dallo scalino ribassato. La versatilità a bordo, ovviamente, è un cavallo di battaglia: i passeggeri, infatti, hanno a disposizione portaoggetti in grado di ospitare bottiglie da 1,5 litri, nonché scomparti sotto ai sedili per riporre computer, tablet, libri o cibo; Il pannello strumenti si apre per alloggiare e ricaricare smartphone e navigatori; il fondo piatto del vano di carico agevola il trasporto di oggetti ingombranti ed è dotato di un vano nascosto da 20 litri, che può essere aperto per incrementare l'altezza a disposizione. I genitori, infine, possono controllare i bambini seduti sui sedili posteriori grazie allo specchio grandangolare ad alta visibilità. Oltre che per lo spazio a disposizione, il Ford Galaxy si distingue pure per la guidabilità che viene esaltata dal servosterzo adattivo e dal lavoro delle sospensioni posteriori Integral Link autolivellanti. Anche i motori fanno la loro parte, con il 2.0 TDCi offerto in ben quattro varianti - da 120, 150, 180 e 210 CV, l'ultimo con doppio turbo che aumenta la coppia a 450 Nm - e il benzina 1.5 EcoBoost da 160 CV.

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lunedì 29 giugno 2015

Goodwood Festival of Speed 2015, il paradiso dei motori esiste davvero

Il paradiso terrestre esiste, almeno se siete appassionati di motori, e si trova in Inghilterra, a Goodwood, nel West Sussex. I problemi sono che esiste solo per quattro giorni all’anno e accoglie al massimo 150.000 anime. Ladies and gentlemen, benvenuti al Festival of Speed, il luogo dove i sogni dei grandi si mescolano a quelli dei bambini e dove ogni stranezza o follia diventa realtà. La creazione di questa sorta di “paese dei balocchi” per adulti si deve a Charles Gordon-Lennox, un conte britannico che cercava un’idea diversa da capre, pecore e legname per sfruttare la sua proprietà sulla contea di March, dove egli stesso vive all’interno del seicentesco castello di Goodwood House. Spiegare questo happening a parole non è semplice, bisogna immaginare una classica tenuta inglese, piena di verde e silenziosa, invasa dal rombo di auto di ogni tipo ed epoca, di motociclette e anche di aeroplani. È una sorta di grande Salone dell’auto all’aperto, dove però gli stand (faraonici) delle Case occupano una zona circoscritta, da uno dei due lati del tracciato. Sì, perché nel Festival of Speed la velocità c’è sul serio e non è solo un modo di dire.

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venerdì 26 giugno 2015

Peugeot 308 GTi, l'Inghilterra si inchina alla Francia


La parte della tenuta di Lord March dedicata agli stand ufficiali delle Case automobilistiche, durante il Goodwood Festival of Speed, è una sorta di ossimoro straordinario. Una distesa di prati verdi all'inglese sormontata da dei giganteschi parallelepipedi colmi di auto luccicanti. Uno di questi è della Peugeot e la scritta “New 308 GTi” è quasi più grossa di quella con il nome della Casa francese. A Goodwood il Leone ruggisce sotto il cofano della versione più estrema della 308, la GTi by Peugeot Sport, che qui fa il suo debutto ufficiale. Si riconosce subito, con la sua livrea bi-colore rossa e nera, ma per vederla bene bisogna quasi fare a spallate, perché l'attenzione di cui è oggetto è davvero tanta. Del resto non è un mistero che la passione degli inglesi per le auto sportive sia fortissima e qui a Goodwood ci sono anche tanti appassionati davvero competenti.

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giovedì 25 giugno 2015

Nurburgring, niente tentativi di record fino a fine anno


Niente più tentativi di record al Nurburgring, almeno fino alla fine dell'anno. E' questa la decisione che il gruppo dirigente del leggendario circuito tedesco ha preso dopo che lo scorso 28 marzo uno spettatore è morto e altri quattro sono rimasti feriti a seguito di un incidente che ha coinvolto un'auto del Campionato Endurance VLN. La Nissan GT-R Nismo GT3 di Jann Mardenborough's, Kazuki Hoshino e Wolfgang Reip è volata fuori dalla pista alla Flugplatz, oltrepassando le protezioni e volando sul pubblico. Osservando la dinamica dell'incidente sembra che la coupé giapponese si sia sollevata da sola a seguito di un dosso, con l'anteriore che si solleva repentinamente per un eccesso di portanza. La dirigenza ha subito reagito imponendo dei limiti di velocità in alcune sezioni del circuito, ma poi è stata fatta la scelta di limitare l'attività sportiva da qui alla fine dell'anno, compresi i tentativi di record delle Case auto.

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mercoledì 24 giugno 2015

Alfa Romeo Giulia, trenta anni dopo la 75


Ancora qualche ora e la nuova Alfa Romeo Giulia sarà realtà. L'auto della riscossa, l'inizio di una nuova storia per il marchio del Biscione, che dovrà tornare a far parlare di sé anche fuori dall'Italia e, soprattutto a fare numeri. Vendite e profitti che consentano la sua stessa sopravvivenza, unitamente a quella degli stabilimenti italiani che saranno incaricati di produrre i nuovi modelli per esportarli poi in tutto il mondo. L'obiettivo 2018 parla di 400.000 unità vendute ogni anno e considerando le nemmeno 70.000 consegnate nel 2014 è evidente che c'è bisogno di nuovi modelli. Tra poche ore arriverà il primo, a trenta anni, un mese e sette giorni dalla presentazione dell'ultima Alfa Romeo a trazione posteriore della storia (8C e 4C escluse), un era geologica che ha visto la concorrenza prendere il volo e il Gruppo Fiat inanellare una serie di errori che peggio non si poteva. Ebbene si, sono passati tre decenni dalla nascita della 75. Chi all'epoca gattonava, oggi magari è diventato genitore. Dopo tantissimo tempo a Torino hanno capito che per avere un'Alfa vera bisogna rispettare la tradizione, ché il marchio ha un suo carattere forte, una personalità definita e una storia importante.

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martedì 23 giugno 2015

Alfa Romeo Giulia, potrebbe chiamarsi proprio così


E se alla fine la nuova Alfa Romeo Giulia si chiamasse davvero Giulia? A poco più di 24 ore dalla presentazione ufficiale alla stampa internazionale della nuova berlina media del Biscione, l’Ufficio Brevetti europeo – OHIM Office for Harmonization in the Internal Market – ha pubblicato la richiesta di registrazione di un nome proprietario firmata FCA Italy S.P.A. e il nome in questione è esattamente Giulia. La denominazione è stata registrata in tre categorie principali, che comprendono a loro volta molte altre sotto-categoria, ma di tutte queste la prima che si legge nell’elenco è “Veicoli”. Ovviamente, FCA potrebbe aver voluto proteggere questo nome per altri scopi, ma le probabilità che riguardi invece la nuova auto marchiata Alfa Romeo sono altissime. Inoltre, come si evince dalla “timeline” pubblicata sulla scheda della registrazione, la richiesta è stata fatta il 9 giugno scorso, praticamente a 25 giorni dalla giornata che rimarrà nella storia dell’auto.

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Porsche 918 ibrida, è finita la produzione della supercar che veniva dal futuro


Quando la Porsche dichiarò le sue prestazioni per la prima volta, più di uno rise sotto i baffi. Poi arrivò il tempo sul giro al Nürburgring (6 minuti e 57 secondi) e tutti tornarono seri. Questa è la 918 Spyder, un esercizio tecnico di eccellenza che ha permesso ai tedeschi di Zuffenhausen di accumulare esperienza e vincere Le Mans con un prototipo ibrido – la 919 Hybrid – usurpando il regno dei cugini dell’Audi che durava dal 2000 ed era stato interrotto solo due volte. Nei giorni scorsi, dopo 21 mesi di produzione, è stata assemblata a Zuffenhausen l’ultima 918 Spyder, cioè l’esemplare numero 918. Era previsto fin dall’inizio, cioè dall’estate 2010, quando il Consiglio di Amministrazione diede il via libera allo sviluppo di una versione di serie del concept mostrato pochi mesi prima al Salone di Ginevra. La versione definitiva arrivò tre anni dopo, al Salone di Francoforte 2013, spinta da un motore termico ad alte prestazioni e da due motori elettrici, a listino all’incredibile prezzo di 794 mila euro (868 mila la versione alleggerita con pacchetto Weissach).

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lunedì 22 giugno 2015

Peugeot 308 GTi vs Volkswagen Golf GTI, Leoni a caccia di Lupi


In ogni settore industriale, ma anche nel mercato e, più in generale, nella vita, c'è sempre qualcuno che inventa qualcosa di nuovo, che poi ha successo, dopodiché gli altri gli vanno dietro. Quando nel 1976 uscì la prima Golf GTI (con la I maiuscola), nessuno in Volkswagen poteva immaginare di aver creato una nuova tipologia di auto ben precisa: le compatte ad alte prestazioni. Questo sotto-segmento ha attraversato indenne quaranta anni di storia del mercato dell'auto e oggi è più vivo che mai. La Golf GTI nel frattempo è arrivata alla settima generazione e si è fatta un sacco di “nemiche”. Oggi, ne è stata presentata un'altra, una concorrente che andrà a sfidarla sul suo stesso campo di battaglia: la Peugeot 308 GTi (con la i minuscola). Ha lo stesso motore 1.6 THP della RCZ R, declinato su due livelli di potenza (250 e 270 CV), un differenziale autobloccante anteriore, la carrozzeria a 5 porte e un prezzo ancora in via di definizione.

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domenica 21 giugno 2015

Alfa Romeo 4C, la prova del Fatto.it – Tutto l’amore che c’è


È bassa, larga, sportiva e bellissima. Ha due posti secchi, il motore centrale, la monoscocca in fibra di carbonio e fa girare la testa a tutti. No, sul cofano non c’è il Cavallino Rampante ma un Biscione incastonato nel trilobo, che rimanda direttamente ai tempi in cui Henry Ford si levava il cappello al passaggio di un’Alfa Romeo e le Ferrari semplicemente non esistevano, perché Enzo doveva ancora smettere di pilotare le prime per mettersi a costruire le seconde. Se vi piace passare inosservati, lasciate perdere. Ogni semaforo o incrocio è buono per una foto con il cellulare o per una battuta al volo; a ogni sosta, invece, è meglio armarsi di pazienza per richieste di informazioni, di “guardarla dentro” o di farci un giro da passeggeri. Non c’è dubbio, l’Alfa Romeo 4C è una calamita di attenzioni, dai bambini in passeggino alle nonnine con il carrellino della spesa. Anche chi magari è girato e non la vede, dopo un attimo la sente subito, soprattutto con gli scarichi sportivi come quelli dell’auto in prova, che fortunatamente non era rossa, altrimenti sarei ancora per strada braccato dai curiosi. Ma la 4C merita tutte queste attenzioni? In una parola e definitivamente, sì. Al netto di alcuni difetti che è praticamente impossibile non perdonarle, quest’auto si fa amare incondizionatamente, a patto di essere dei veri appassionati di guida e di saper apprezzare le sue caratteristiche estreme.

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giovedì 18 giugno 2015

Nuova Volkswagen Sharan, la famiglia è 'connessa'


HANNOVER – Verso il milione e oltre, di unità vendute, naturalmente. È questo il prossimo traguardo per la Sharan, la grande monovolume di casa Volkswagen che quest'anno spegne venti candeline e conta oltre 800.000 unità vendute nella sua storia, di cui 200.000 appartenenti all'ultima generazione. Per celebrare la ricorrenza, si presenta sul mercato con una nuova versione aggiornata soprattutto nei contenuti tecnici, che arriverà nelle concessionarie italiane a settembre, ma la cui prevendita è già iniziata l'11 giugno con un listino che parte da 34.100 euro (37.050 euro per il diesel). La gamma è composta da due motorizzazioni, il benzina 1.4 TSI da 150 CV e il diesel 2.0 TDI, declinato su due livelli di potenza, 150 e 184 CV, il primo disponibile anche con la trazione integrale 4Motion. Il lato estetico è quello dove gli ingegneri tedeschi sono intervenuti di meno; per cogliere le differenze tra questa Sharan e la precedente è necessario soffermarsi sui gruppi ottici posteriori, oppure notare il nuovo disegno dei cerchi in lega. Le novità sono invece molto più evidenti all'interno, non tanto per alcune finiture più curate e per i rivestimenti di migliore qualità, quanto per il nuovo sistema di infotainment che è compatibile con diverse piattaforme: MirrorLink, Android Auto (Google), CarPlay (Apple) e Volkswagen Car-Net. In parole povere vuol dire che qualunque smartphone acquistato nell'ultimo anno può essere connesso all'auto, riportando le sue funzioni sul display centrale e diminuendo nettamente il tasso di distrazione mentre si sta al volante.

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mercoledì 17 giugno 2015

Jeep Cherokee, con il 2.2 Multijet fa un salto di classe


AOSTA - Il successo del marchio Jeep prosegue inarrestabile e oggi lo specialista dei SUV del Gruppo FCA lancia una nuova motorizzazione 4 cilindri 2.2 Multijet sulla Cherokee. Declinata in due potenze, 185 e 200 CV, è già disponibile in concessionaria e si può ordinare a partire da 45.900 euro nel primo caso e da 50.500 euro nel secondo. In riferimento al mercato, con i risultati di maggio sono 19 i mesi consecutivi di crescita nell'area EMEA e 16 in Italia, ma sono addirittura cinque anni se si guarda al mercato globale. ''Siamo molto contenti di questi risultati, in particolare di quelli della Cherokee - ha commentato Dante Zilli, Head of Marketing EMEA - nell'area EMEA l'anno scorso abbiamo venduto 11.379 auto e dall'inizio del 2015 siamo già a 7.365''. In Italia le cose vanno ancora meglio e sono bastati i primi cinque mesi dell'anno per vendere 1.964 Cherokee; vuol dire aver praticamente già raggiunto il totale dell'immatricolato del 2014, concluso a 2.056 unità. Anche i risultati globali sono incoraggianti, perché alla fine di maggio erano 116.003 le Cherokee uscite dai piazzali dei concessionari, contro le 232.009 di tutto il 2014. Ma la corsa di Jeep passa anche dalla compatta Renegade, di cui domenica sera è stata assemblata l'unità numero 100.000.

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martedì 16 giugno 2015

Velocità e coraggio, uno spettacolo chiamato Rally


ALGHERO - La Volkswagen Polo bianca e blu arriva velocissima alzando dietro di sé una nuvola di polvere, affronta il dosso, si stacca da terra di un metro e mezzo e ne percorre venti 'volando' sopra la terra di Alghero. È la tappa italiana del WRC, il Campionato Mondiale Rally che per il sesto appuntamento della stagione è arrivato in Sardegna, per affrontare quella che, secondo appassionati e addetti ai lavori, è la prova più impegnativa di tutto l'anno. Buche profonde, avvallamenti e pietre taglienti come coltelli sono i nemici peggiori di piloti e navigatori, che portano al limite le vetture raggiungendo velocità semplicemente inimmaginabili su strade sterrate dove normalmente si andrebbe a passo d'uomo o poco più. Il rally è tutto questo, lo sport motoristico più massacrante per uomini e mezzi, ma anche portatore di un altissimo tasso di spettacolarità. Volkswagen ci è entrata nel 2013, con la Polo R e ha subito fatto doppietta vincendo il titolo piloti con Sebastien Ogier e quello costruttori, interrompendo il 'regno' francese della coppia Citroen/Sebastian Loeb che durava da ben nove anni. Nel 2014 è arrivato il bis con Ogier che si è riconfermato come padrone assoluto del WRC.

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lunedì 15 giugno 2015

Miki Biasion a tutto campo, dai rally alla “Giulia”


“La cosa più bella che possa fare un uomo vestito è guidare di traverso”, parola di Miki Biasion, leggenda dei rally, pilota della Lancia Delta Integrale e soprattutto, unico italiano ad aver vinto nel Campionato Mondiale Rally. Lo ho raggiunto alla tappa italiana del WRC, ad Alghero, dove Miki ha guidato una Abarth 695 Biposto speciale, una versione 'R' in esemplare unico preparata appositamente per la competizione su terra, con cui ha fatto da apripista nella prima prova speciale di giovedì e si è esibito nuovamente nella power stage finale di domenica. Mi sono seduto al suo fianco in questa Abarth unica mentre era parcheggiata sotto il podio vicino al parco assistenza, in attesa della cerimonia di premiazione finale. Così, tra una richiesta di foto – ormai gli autografi sono fuori moda – una stretta di mano e un pollice alzato, Miki ha risposto alle mie domande con tanta disponibilità e senza peli sulla lingua. Gli ho chiesto subito se questa 695 è solo uno sparo bel buio o qualcosa bolle in pentola... "E' un allestimento che Abarth ha preparato appositamente per il Rally di Sardegna - ha detto - e che probabilmente verrà usata in altre occasioni simili a questa ma non è il preludio a un programma di ritorno nelle competizioni".

OmniAuto.it: Quanto è diversa dalla Biposto normale?
Miki Biasion: "Il motore ha circa 200 CV (anziché 190, ndr), monta un differenziale autobloccante tarato per l'uso sportivo e ha un cambio sequenziale da gara, oltre ovviamente a tutto l'allestimento specifico che richiede l'omologazione per i rally".

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venerdì 12 giugno 2015

Suv elettrici, Audi e BMW preparano la risposta alla Tesla Model X di Elon Musk


Chi ha paura della Tesla? In teoria nessuno, in pratica più di qualcuno, soprattutto adesso che sta per arrivare la Model X, una crossover in grado di parlare a un target di potenziali acquirenti molto più ampio rispetto alla Roadster e alla berlina di lusso Model S, per quanto la seconda sia già un modello di successo. La ricetta dell’azienda di Elon Musk è semplice: costruire auto premium elettriche, con una autonomia molto più estesa (almeno doppia) di tutti i concorrenti e venderle lì dove i governi e le amministrazioni sono più accondiscendenti e lungimiranti. Stati Uniti, Olanda, Norvegia, sono tutti posti dove iniziano a circolare un bel po’ di Model S, o perlomeno abbastanza da mettere in allerta i “depositari” tradizionali del premium, i soliti tedeschi.

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giovedì 11 giugno 2015

Abarth 695 Biposto R, ha fame di WRC


Se la Abarth 695 Biposto non vi sembra abbastanza estrema, sappiate che da oggi c'è una versione ancora più cattiva, denominata "R". Si tratta di un esemplare unico, un prototipo allestito direttamente dalla Squadra Corse nelle Officine Abarth Mirafiori, sulla base della versione stradale, con uno scopo ben preciso: i rally. No, non c'è nessun ritorno alle competizioni in vista, ma solo un "cameo" nella tappa sarda del WRC che prenderà il via questo weekend nei dintorni di Alghero. La prova speciale di apertura – la ''rallyshow'' di Cagliari - è per prevista giovedì 11 giugno e l'autoche farà da apripista sarà proprio la Abarth 695 Biposto R. Al volante ci sarà un pilota d'eccezione, il bicampione del mondo Miki Biasion che la guiderà anche nella ''powerstage'' finale, cioè l'ultima prova speciale che determinerà la classifica definitiva del rally, domenica 14 alle ore 12:08.

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mercoledì 10 giugno 2015

Ubriachi al volante, Stati Uniti: l’auto ‘sente’ l’alito e decide se mettersi in moto


Le auto diventano sempre più sicure, le infrastrutture migliorano – almeno nei Paesi civili – ma le brutte abitudini degli automobilisti e la quasi totale inconsapevolezza sulla pericolosità delle proprie azioni permangono invariate. Tra queste, la guida in stato di ebrezza è ben lontana dall’essere estirpata e ogni anno la conta dei morti è nell’ordine delle migliaia (oltre 10.000 negli Stati Uniti e 6.500 in Europa). Inoltre, i casi di recidiva sono moltissimi, anche il 30%. In venticinque Stati americani e in cinque del Vecchio Continente – Belgio, Finlandia, Francia, Olanda e Svezia – sono già obbligatori i dispositivi “alcol interlock” per chi è stato condannato per guida in stato di ebrezza, ma secondo la l’ente americano per la sicurezza stradale NHTSA è troppo poco. Infatti, solo chi è già stato pizzicato una volta è obbligato all’installazione di un etilometro collegato direttamente con l’accensione dell’auto, che la blocca se il guidatore è oltre i limiti dopo il “soffio”, oppure se non soffia per niente.

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martedì 9 giugno 2015

Renault Clio 220 Trophy, quali sono le concorrenti?


Renault ha ufficializzato l'arrivo della versione più sportiva della Clio RS, cioè la 220 Trophy. Ci vogliono non meno di 25.900 euro per portarsi a casa la piccola francese nella sua incarnazione più specialistica. Di lei già sappiamo tutto: ha un motore più performante (+20 CV, +20 Nm), un cambio automatico più veloce (-30% nei tempi di cambiata) e un assetto più affilato (nuove molle e sterzo più diretto del 10%). Del resto, meritarsi la sigla Trophy non è da tutti, sebbene manchi la classica ciliegina sulla torta, cioè il differenziale autobloccante meccanico, un plus che alcune sue concorrenti - Peugeot 208 Gti 30th Anniversary e Opel Corsa OPC su tutte - offrono. A questo proposito, è interessante fare una panoramica sulle rivali della Clio più estrema, visto che la nicchia “racing” del segmento B è quella dove c'è maggiore competizione.

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Apple, Google? No, Ford e Toyota insieme per connettività auto-smartphone “open”


Niente Android Auto e nemmeno Apple CarPlay. Ford non vuole che i due colossi dell’informatica prendano possesso dei sistemi di infotainment delle proprie vetture e, di conseguenza, dei dati relativi a guidatori e proprietari che diventeranno sempre più preziosi per qualsiasi tipo di offerta commerciale. Anche Toyota la pensa allo stesso modo, così è nata un’alleanza inedita che va controcorrente rispetto al resto delle Case automobilistiche. Niente piattaforme differenziate e fornite da soggetti terzi, ma un unico software open-source a cui i costruttori stessi possono dare il loro contributo. L’obiettivo è sempre quello di integrare nel migliore dei modi i dispositivi personali con le funzionalità messe a disposizione da ogni singola auto, dai comandi vocali alla navigazione passando per lo streaming di contenuti musicali, e la SmartDeviceLink – questo è il nome della nuova piattaforma – è pensata per farlo con una certa semplicità.

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lunedì 8 giugno 2015

VW Golf TSI BlueMotion, 3 cilindri campioni di efficienza


AMSTERDAM - Nel mare magnum delle sigle utilizzate dalle Case automobilistiche, la parola 'BlueMotion' contraddistingue le Volkswagen che inquinano e consumano meno.
La Golf TSI BlueMotion che abbiamo provato alla presentazione stampa internazionale di Amsterdam è il primo modello a benzina a potersi fregiare di questo titolo, appannaggio, finora, solamente delle motorizzazioni diesel. Il merito va tutto al 1.0 3 cilindri turbocompresso di coppia campione di efficienza che le permette di dichiarare emissioni di 99 g/km e un consumo medio nel ciclo combinato di 4,3 L/100 km. In Italia arriverà a luglio in un unico allestimento, con le cinque porte e con il cambio automatico DSG a 7 rapporti, a un prezzo di listino di 24.700 euro. Questo vuol dire che costa di più sia delle 4 cilindri 1.2 e 1.4 TSI in allestimento corrispondente, ma il differenziale di prezzo è giustificato dai contenuti tecnologici che riducono la sua sete di benzina. A questo proposito, la Golf BlueMotion non è certo un'auto pigra. Anzi, il piccolo 3 cilindri eroga ben 115 CV da 5.000 a 5.500 giri e 200 Nm di coppia massima a 2.000 giri. Così la compatta di Wolfsburg può superare agevolmente i 200 km/h e raggiungere i 100 km/h da fermo in meno di 10 secondi (204 km/h e 9,7 s per la precisione).

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venerdì 5 giugno 2015

FCA, troppa carne al fuoco: Jeep Wrangler e Grand Cherokee sarebbero in ritardo


Il vespaio scatenato dal due di picche che Mary Barra di GM avrebbe dato a Marchionne non si è ancora placato che l’amministratore delegato di FCA è di nuovo al centro dell’attenzione. La colpa, stavolta, è dei ritardi che – secondo la Reuters – interesserebbero una certa parte del piano industriale 2014-2018. La fonte sono alcuni dei principali fornitori del Gruppo, a cui sarebbe stato comunicato che alcuni modelli verranno posticipati di un anno o più, mentre le risorse verranno concentrare su veicoli più profittevoli. In particolare, sarebbero le Jeep Wrangler e Grand Cherokee a subire dei ritardi, insieme al pick-up Ram 1500. È evidente che il gruppo italo-americano, ora come ora, ha un bel po’ di carne al fuoco: il rilancio dell’Alfa Romeo, il primo vero restyling della 500 e l’entrata a pieno regime di commercializzazione della coppia Fiat 500X/Jeep Renegade. Per cui, un minimo di fluidità nel calendario non è certo un peccato mortale.

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giovedì 4 giugno 2015

Aprilia RSV4 1000 RF, la prova del Fatto.it – Sognando (democraticamente) la Superbike


La cosa più bella delle moto sportive è che sono democratiche. Con cifre nell’ordine dei 20.000 euro ci si può sedere su una specie di missile terra-terra che non è poi tanto più lento dei mezzi da corsa, sì, proprio quelli che si vedono la domenica in televisione alzandosi “tutti in piedi sul divano”. Raddoppiando il numero delle ruote fare lo stesso è impossibile: anche lasciando stare l’inarrivabile Formula 1, per provare sensazioni anche solo lontanamente simili a quelle di un pilota di GT1 ci vuole almeno un milione di euro. Ma qui le ruote sono due e sono attaccate alle sospensioni della nuova Aprilia RSV4 1000 RF, cioè la diretta discendente della campionessa di Superbike. Niente targa, frecce o specchietti, dato che sono al Misano Wolrd Circuit Marco Simoncelli e che la Casa di Noale ha organizzato le cose in grande. Dovrei essere solo un giornalista a una presentazione stampa, però mi sento quasi un pilota vero, perché la “mia” RSV4 attende sui cavalletti con le termocoperte, curata a vista dal meccanico che mi ha appena regolato le leve e fatto il bilanciamento statico. Sono alto 201 cm e ho non poche difficoltà a “inserirmi” dentro la Aprilia, che è compatta come una vecchia 250 due tempi. Conscio dei miei molteplici limiti mi preparo a entrare in pista, sapendo che l’impietoso smartphone dietro al cupolino, collegato con la Multimedia Platform, farà la radiografia di ogni mia azione. Certo, se uno è bravo poi può anche tirare giù i dati, stamparli e vantarsi con gli amici. I “fermoni” come me, invece, possono (e devono) prendere spunto per migliorare.

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mercoledì 3 giugno 2015

Auto elettriche, previsioni al ribasso anche per General Motors


Le vendite di auto elettriche iniziano gradualmente a salire, ma senza alcuna fretta e anche General Motors – dopo che la Renault ha fatto lo stesso pochi mesi fa – ha dovuto rivedere al ribasso le sue previsioni. L’obiettivo di avere mezzo milione di GM a zero emissioni sulle strade americane entro il 2017 non sarà raggiunto. Alla fine del 2014 il numero totale era fermo a 180.834, in lieve crescita rispetto al 153.034 del 2013 e al 39.843 del 2011. Peraltro, nel conteggio fatto dagli americani sono entrate tutte le vetture con “qualche forma di elettrificazione”, quindi anche le ibride. Considerando che il mercato statunitense ha assorbito 16,5 milioni di auto nel 2014, di cui quasi 3 milioni costruite dalla più grande delle ex-Big Three, meno di 30.000 veicoli sono proprio poco, praticamente l’1%. Il problema è sempre lo stesso, ben noto anche in Europa: la domanda dei consumatori è quasi inesistente.

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venerdì 29 maggio 2015

Nuova Peugeot 208, il 3 cilindri affila gli artigli


GRAZ - A tre anni dal lancio la Peugeot 208 si rinnova, con un restyling corposo che arriva esattamente a metà del ciclo di vita. Le novità più importanti sono nella disponibilità del sistema Active City Stop - fino a 30 km/h evita gli impatti o ne riduce le conseguenze, costa 250 euro - nei motori PureTech a benzina e BlueHDi diesel, accompagnati dal un inedito cambio automatico a 6 rapporti con convertitore di coppia, ma soprattutto da consumi sorprendenti, visto che la versione diesel da 75 CV è omologata con una media di 3 litri per 100 km (79 g/km di CO2), un dato che ne fa la vettura con motore termico più parsimoniosa disponibile in Italia. La nuova 208 - presentata alla stampa internazionale a Graz, in Austria - arriverà nelle concessionarie dall'11 giugno, con prezzi a partire da 12.300 euro, confermando e affinando quelle caratteristiche che l'hanno fatta scegliere a quasi 83.000 italiani nel suo primo triennio di commercializzazione. Parimenti, il successo europeo è piuttosto lampante, grazie al milione di unità vendute da metà 2012 a oggi.

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giovedì 28 maggio 2015

Alfa Romeo “Giulia”, il debutto fra meno di un mese: ecco tutte le indiscrezioni


Il prossimo 24 giugno, a Milano, l’Alfa Romeo toglierà i veli al “progetto 952”, la famosa Giulia che “non si chiamerà Giulia” – Marchionne dixit – e che segnerà il ritorno del Biscione alla trazione posteriore su un modello di grande serie, praticamente 20 anni dopo l’uscita dal listino della 75, per molti l’ultima vera Alfa. Probabilmente, almeno per gli appassionati di auto, si tratta dell’evento più atteso dell’anno, quello da cui dipende la parte più ambiziosa del rilancio di FCA. Passare da meno di 80.000 unità all’anno a 400.000 nel 2018, quintuplicando la produzione, è un obiettivo di grosso calibro, impossibile da ottenere senza avere nuove vetture da vendere, non solo in Italia ma soprattutto all’estero. Nel progetto del gruppo italo-americano, infatti, all’Alfa è assegnato il ruolo di marchio premium sportivo globale, come è BMW, come del resto era una volta, tanti anni fa.

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mercoledì 27 maggio 2015

Ford, Opel, Renault e Volkswagen, le piccole che si spartiscono l’Europa


La battaglia europea per leadership del segmento B è tutta da giocare. La quota della categoria subcompact, rispetto al totale del mercato potrebbe tornare sopra il 23% nel 2015, dopo essere scesa al 22,5% del 2014, pari a 2,6 milioni di auto, il punto più basso degli ultimi 10 anni. Certo, il 28% del 2009, anno peggiore della crisi in cui fu battuto anche il segmento C, è lontano ma tutto sommato si può considerare un buon segno. I consumatori hanno ritrovato fiducia e hanno ricominciato a spendere qualcosa in più, soprattutto nei crossover compatti, che nel 2014 sono cresciuti del 54%, raggiungendo le 761.087 unità vendute. Non solo più soldi in tasca, quindi, ma anche un cambiamento di gusti, che sta portando una migrazione da carrozzerie tradizionali, come quelle della Ford Fiesta, della Renault Clio e della Volkswagen Polo (le tre piccole più vendute in Europa) a forme più “rialzate”.

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martedì 26 maggio 2015

Seat Leon, vince gruppo VW: è Pantera della Polizia e Gazzella dei Carabinieri


Il gruppo Volkswagen ha vinto, FCA ha perso: proprio come i borseggiatori che potrebbero trovarsi a inseguire, le Seat Leon hanno “scippato” alle Alfa Romeo Giulietta il ruolo di Gazzella dell’Arma dei Carabinieri e di Pantera della Polizia di Stato, che saranno uguali per la prima volta nella storia. Finora non era mai successo che le Volanti fossero auto estere, sebbene molte vetture straniere siano di uso comune in altri servizi, come le BMW Serie 3 Touring e le Seat Exeo della Polizia Stradale o le Land Rover Defender e le Subaru Forester – entrambe a quattro ruote motrici – dei Carabinieri. Ma il bando del Ministero dell’Interno e dell’Arma era definito dalle norme europee che non prevedono privilegi per i costruttori nazionali, così l’offerta dei tedeschi è risultata semplicemente più conveniente, con una differenza di appena 83 euro per veicolo: 43.980 erano quelli richiesti per l’Alfa Romeo Giulietta in allestimento speciale, mentre 43.897 erano necessari per la Seat Leon 2.0 TDI 150 CV.

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lunedì 25 maggio 2015

Richiami Usa: GM ripaga la 104a vittima, il difetto Takata tocca 34 milioni di auto


Mentre in Italia si discute dell’omicidio stradale, negli Stati Uniti sono le automobili stesse a essere nell’occhio del ciclone. I numeri dei due scandali più grossi nella storia dell’industria dell’auto, infatti, continuano a salire. Se General Motors ha appena risarcito la vittima numero 104, causata dal famigerato blocchetto d’accensione difettoso, un altro big dell’auto, la giapponese Takata Corporation ha ufficializzato che gli airbag difettosi montati su auto circolanti negli Usa e da sostituire sono 33,8 milioni, praticamente il 13% di tutte le vetture e i light truck che si trovano negli Stati Uniti. La vicenda di GM sta volgendo al termine, portandosi dietro uno strascico di costi – la famiglia di ogni vittima viene ripagata con 1 milione di dollari, le richieste sono 500, più i feriti – e di procedure, visto che almeno fino al 2017 ogni mese ci sarà un summit con gli ispettori dell’ente che vigila sulla sicurezza stradale, il famigerato NHTSA, per valutare l’efficacia delle nuove procedure. Quella di Takata, invece, è in pieno svolgimento.

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venerdì 22 maggio 2015

Ssangyong Tivoli, la coreana che vuole uscire dagli schemi


ROMA – L’affollato e combattuto segmento delle piccole crossover ha appena visto l’ingresso di una nuova concorrente, che va ad assumere un ruolo da ‘outsider’ con alcune buone carte da giocare. È la Ssangyong Tivoli, l’ultimo prodotto della meno nota tra le case coreane che debutta sul mercato italiano con un 1.6 benzina aspirato – a cui seguiranno la versione bi-fuel GPL a luglio e il diesel a settembre – già disponibile in concessionaria con prezzi a partire da 15.950 euro. Come le sue connazionali più illustri, anche la Tivoli offre cinque anni o 100.000 chilometri di garanzia, fornita direttamente da Ssangyong Italia che è parte del Gruppo Koelliker. Il nome con cui è stata battezzata è esattamente quello della cittadina laziale, che vanta due dei cinquanta siti italiani riconosciuti dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità. Proprio nella città tiburtina, nella suggestiva cornice di Villa D’Este, si è svolta la presentazione alla stampa internazionale. La crossover coreana ha fatto il suo debutto sul mercato interno nello scorso mese di gennaio, con vendite stabilizzatesi sulle 2.600 unità al mese, mentre in Europa ha debuttato all’ultimo Salone di Ginevra. I numeri previsti per l’Italia sono ovviamente inferiori, 300 pezzi al mese una volta che tutta la gamma sarà a regime. Per raggiungerli la Tivoli non vuole attrarre il pubblico con prezzi da low cost, bensì cerca di offrire un adeguato ‘value for money’, rivolgendosi a tutte quelle persone che “non subiscono il fascino dei marchi più blasonati – ha spiegato Luca Ronconi, ad di Ssangyong Italia – ma compiono scelte originali”.

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giovedì 21 maggio 2015

Mondeo Vignale Hybrid: silenzio, parla l’elettrico Ford


Sapevate che esiste una versione ibrida della Ford Mondeo? Se siete di quelli che sanno a memoria i listini e a cui non sfugge nulla, probabilmente si, diversamente è più facile il contrario. Non c’è da stupirsi, visto che la stessa Ford Europa non ha mai acceso particolari riflettori su quest’auto, ma forse con l’arrivo della versione Vignale qualcosa potrebbe cambiare. Intanto è l’unica Mondeo che non viene prodotta a Valencia, insieme a tutte le altre Ford di grandi dimensioni, ma arriva direttamente dagli Stati Uniti, precisamente da Flat Rock, che è lo stesso stabilimento dove si costruisce anche la Mustang. Questo perché la hybrid è realizzata sulla carrozzeria a quattro porte della Fusion americana e non su quella a cinque porte o station wagon della Mondeo europea. Quindi, se vi piacciono le berline tre volumi old style la Monde Vignale ibrida è l’auto che fa per voi.
Durante la presentazione internazionale della Mondeo Vignale, svoltasi a Roma in uno dei primi Ford Store – i concessionari selezionati Ford dove saranno disponibili la gamma Vignale e la Mustang - della Capitale ho subito puntato la versione ibrida, visto che non l’avevo mai guidata prima ed ero molto curioso di provare il funzionamento di un sistema che ha diverse similitudini con quello classico Toyota, a partire dal motore termico a Ciclo Atkinsons.

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mercoledì 20 maggio 2015

Guida autonoma, la “questione morale”: chi deve salvare l’auto? E chi investire?


Anno 2020. State tornando a casa nella vostra auto a guida autonoma, percorrendo il solito tragitto, quando una palla vi compare davanti, seguita un istante dopo dal bambino che cerca di riacchiapparla. La velocità è di 70 km/h, la distanza tra veicolo e bimbo troppo breve e va presa una decisione in pochi decimi di secondo. Con un’auto normale cosa fareste? Dopo esservi attaccati ai freni, all’approssimarsi dell’inevitabile probabilmente sterzereste con forza. Dopodiché le possibilità sono molteplici: un prato privo di ostacoli dove terminare la corsa con un testacoda e uno spavento, oppure un muretto, un palo, un albero, una casa, dove terminarla e basta. Magari il bambino si salverebbe e voi no, ma passereste a miglior vita soddisfatti di aver fatto una buona azione. E se invece, nello scartare di lato, foste piombati su un gruppo di passanti? Senza continuare con esempi macabri, la questione si delinea chiaramente: come deve comportarsi un’auto a guida autonoma in caso di emergenza, di chi è la responsabilità, chi deve pagare il prezzo di un imprevisto? Perché le responsabilità civili e penali le decideranno i singoli Stati che inizieranno ad autorizzare le auto a guida autonoma e i soggetti interessati sono essenzialmente tre: la casa automobilistica, il guidatore e il gestore delle strade.

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martedì 19 maggio 2015

Alfa Romeo 4C Spider, astenersi deboli di cuore


Quante volte vi è capitato, al casello dell'autostrada, di essere molto più in basso della feritoia dove va inserito il biglietto? Se non siete habitué delle sportive britanniche o non possedete qualche supercar estrema, probabilmente mai. La seduta praticamente rasoterra è la prima cosa che mi colpisce quando “scendo” a bordo della Alfa Romeo 4C e la variante Spider non fa eccezione. Le differenze con la berlinetta sono solo dalla vita in su e, per quanto riguarda il “problema casello”, non avere il tetto probabilmente è meglio, perché mi posso issare aggrappandomi con la mano destra sulla cornice del parabrezza e sporgermi con il braccio sinistro fuori dall'auto, un po' come una brutta copia dei cugini Dukes della contea di Hazzard. E' un difetto? Per me no, come non lo è la componentistica interna spartana, di evidente derivazione Panda, 500 e compagnia bella. La Ferrari 308 GTS di Magnum P.I. non aveva forse le levette della Fiat 127? Eppure è diventata un mito lo stesso, no? La verità è che mi viene proprio difficile trovare qualcosa che non va nella 4C Spider, soprattutto ora che sono stati sistemati alcuni difetti di gioventù della berlinetta. Ma andiamo con ordine e parliamo del tetto, che non c'è.

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Alfa Romeo 4C Spider, sportività pura e vento tra i capelli


BALOCCO - L'Alfa Romeo 4C ha 'perso la testa', cioè una parte del tettuccio ed è diventata Spider.L'arrivo della versione scoperta era atteso già dal marzo 2013, quando la berlinetta debuttò al Salone di Ginevra. Ci sono voluti due anni e altrettanti Saloni svizzeri per viaggiare su una 4C con i capelli al vento, ma l'attesa non è stata vana. E poi la pazienza è una virtù da coltivare, se si decide di acquistarne una (coupé o spider non importa), perché l'accoppiata tra produzione esigua e richiesta altissima porta a tempi di attesa dilatati: ordinando la variante chiusa oggi, ci vorrebbero 12-14 mesi per averla, mentre di quella aperta ne verranno fatte solo 1.000 da qui fino alla fine dell'anno.
L'Alfa a motore centrale, infatti, è costruita a mano nello stabilimento Maserati di Modena, dove ne vengono assemblate 20 al giorno. È la sua stessa scheda tecnica a rendere lento il processo di assemblaggio, perché la monoscocca in fibra di carbonio - pesa solo 73 kg ed è il cuore dell'auto - viene 'cotta' in un forno specifico dopo che i pannelli vengono posati uno sull'altro e incollati a mano. Così, non se ne riescono a produrre più di 3.500 all'anno, tanto che negli Stati Uniti gli ordini sono stati sospesi a causa delle troppe richieste. Quanto all'area EMEA, i contratti già firmati sono 2.700 e ne circolano 1.400. Vuol dire che ci sono ancora 1.300 futuri alfisti da soddisfare e qualcuno inizia già a speculare, visto che le 4C usate costano dai 70.000 agli 85.000 euro, quando il prezzo di una coupé nuova si ferma a 65.000 e quello della Spider arriva a 75.000 euro.

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lunedì 18 maggio 2015

Nuova Chevrolet Camaro, ecco la sesta generazione


Dopo i teaser degli ultimi giorni e dopo che la sua rivale per eccellenza, la Ford Mustang, ci ha conquistato con le sue prestazioni, la sesta generazione della Chevrolet Camaro è arrivata. Lasciamo a voi il giudizio estetico sulla nuova muscle-car di General Motors, ma sicuramente non si fa fatica a riconoscerla. Le novità più grandi, invece, ve le raccontiamo tutte. Sono di natura tecnica e molto succulente, perché anche la nuova Camaro ha subito un processo di “europeizzazione” delle qualità dinamiche. Intanto c’è un nuovo motore, il 2.0 4 cilindri turbo già visto sulle ultime Cadillac, capace di erogare 270 CV e 393 Nm di coppia massima, qualcuno in più dei 386 Nm del noto 3.6 V6 da 330 CV. Al top di gamma, poi, c’è il 6.2 V8 da 440 CV e 610 Nm – lo stesso della Corvette Stingray - che rimane appannaggio della versione SS. Tutti e tre i propulsori possono essere abbinati al cambio manuale a 6 marce Tremec o alla trasmissione automatica Hydra-Matic a 8 rapporti.

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venerdì 15 maggio 2015

Aprilia Tuono V4 1100, la prova del Fatto.it – Una moto da corsa in incognito


Che senso ha una moto sportiva, pensata per l’uso su strada, ma con prestazioni che la rendono tranquillamente adatta anche alla guida in pista? Dal punto di vista razionale, molto poco, ma si sa che i motociclisti non lo sono mai molto. Se poi un costruttore decide, così, quasi per gioco, di prendere una superbike, di svestirla delle carene e di montarle un manubrio alto, facilmente tutti i concorrenti faranno lo stesso. Perché è una operazione tutto sommato a basso costo e poi c’è sempre qualche “matto” che si compra una belva da 175 CV e 184 kg per i giri della domenica o magari solo per andarci al bar. Sono questi i numeri salienti della Aprilia Tuono V4 1100, la maxi-naked che proviamo oggi. Dalla RSV4 riprende praticamente tutta la parte tecnica ma si differenzia per una posizione di guida tutto sommato accettabile e ha sospensioni che non spaccano la schiena a ogni sconnessione.

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giovedì 14 maggio 2015

L’Apple Watch sarà legale in auto?


Usare il cellulare in auto fa più danni dell’alcol e dell’alta velocità. In Italia è stato la causa di un incidente su cinque nel 2014 ma, anche tralasciando le statistiche, basta passare un paio d’ore nel traffico per vedere con i propri occhi quanti automobilisti siano impegnati nel mandare messaggi o telefonare con lo smartphone appicciato all’orecchio, anziché usare un’auricolare o il vivavoce Bluetooth che la maggior parte delle auto nuove hanno di serie. Se poi si considera che basta lasciare gli occhi sul telefonino per 10 secondi, per percorrere circa 140 metri (a 50 km/h) senza sapere che cosa sta succedendo, si capisce subito quanto sia pericoloso questo comportamento. In molti paesi esteri, infatti, i controlli sono molto più pressanti e le sanzioni più pesanti. Negli Stati Uniti, per esempio, le campagne “no texting while driving” sono all’ordine del giorno e le multe sono davvero salate. Ma ora sta apparendo all’orizzonte un nuovo problema, quello dell’Apple Watch, rappresentato dalla natura stessa di questo dispositivo.

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mercoledì 13 maggio 2015

BMW Serie 1, col restyling arriva il diesel 3 cilindri


Prima di lei nessuna compatta aveva mai avuto la trazione posteriore e un bilanciamento dei pesi 50:50. E' la BMW Serie 1, l'auto che nel 2004 ha detto qualcosa di nuovo nel segmento C, quello da cui nessun marchio automobilistico vuole mancare, visto che fa i maggiori volumi nel mercato europeo. La hatchback tedesca, però, ne frequenta la parte più alta, quella appannaggio delle altre due tedesche, l'Audi A3 e la Mercedes Classe A. Che sia un prodotto pensato specificamente per il Vecchio Continente lo si capisce dalla sua assenza sul mercato americano, dove al contrario è presente come Serie 2, ovvero le carrozzerie coupé e cabrio che da lei derivano ma hanno cambiato nome. Non ne esiste nemmeno una versione a 3 volumi, come la A3 Sedan o la Mercedes CLA. Sappiamo anche che il suo futuro, in questa configurazione a trazione posteriore, è, purtroppo segnato.

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