mercoledì 9 novembre 2011

Le nuove tendenze del mercato dell'auto

Che in Italia si vendano sempre meno auto non è una novità. Gli addetti ai lavori si aspettavano ampiamente i tristi numeri del 2011. La perdurante crisi economica fa la sua parte e le scelte del Governo di certo non aiutano. Possedere e mantenere un'auto è sempre più dispendioso, figurarsi comprarne una nuova. Se in questi dieci mesi del 2011 il mercato è sceso del 10,8%, le vendite ai privati sono crollate a -17,9%. Il segmento che soffre di più è quello delle piccole auto, che perde quasi un quarto delle immatricolazioni. È un dato preoccupante, perchè i segmenti A e B sono quelli dei grandi numeri e dei bassi costi, di tutte quelle persone e quelle famiglie che mettono in conto una spesa nell'intorno dei 10.000€ per la prima e unica auto. Un altro quarto di immatricolazioni è stato perso al sud, dove il reddito medio pro-capite è più basso rispetto alla media nazionale. Chi invece può spendere continua a farlo, vuole differenziarsi ed è sensibile alle mode: le immatricolazioni dei crossover crescono del 60%, mentre calano drasticamente quelle delle classiche berline (-17.8%) e quelle delle monovolume compatte (-11.9%). Osservando, infine, i dati di vendita per tipo di alimentazione si possono fare delle riflessioni interessanti. Finiti gli eco-incentivi è finita anche la moda del GPL (-82,5%) e del metano (-46%); a trarne vantaggio è il diesel, ch risale prepotentemente al 55,5% del mercato. Evidentemente il downsizing sui motori a benzina deve essere ancora digerito (vai a spiegare all'automobilista medio che un turbobenzina consuma poco...), i pregiudizi sulle alimentazioni alternative sono duri a morire e i bassi consumi dei motori diesel ammaliano...salvo poi essere maledetti quando ci si scontra con i costi di gestione e con i filtri antiparticolato intasati dal traffico cittadino...BRUUUM!!!

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