mercoledì 18 gennaio 2012

La lunga barba di Marchionne

Marchionne si è fatto crescere la barba. Non se ne conoscono i motivi. Forse non ha tempo di farsela, forse è una metafora di quanto lo annoino certe questioni all'apparenza irrisolvibili, potrebbe anche essere semplicemente una scelta estetica. D'altronde, visto che nell'immaginario popolare una lunga barba è sinonimo di saggezza, farebbe meglio a non tagliarla, perchè di saggezza ne servirà molta per amministrare la Fiat nel futuro prossimo.
La partita è aperta su diversi fronti, dei quali il più noto all'opinione pubblica è quello delle fabbriche. Su questo argomento si è sentito dire tutto e il contrario di tutto. Io mi limiterò a dire che per continuare a produrre in Italia, dove il costo del lavoro è molto alto, è necessario che la qualità sia al top. Il mercato non tollera più auto con difetti costruttivi o di assemblaggio. Il successo di auto come la 500 e la Panda è anche frutto di una qualità ad alti livelli. E non è un mistero che per tanti anni negli stabilimenti Fiat si montassero le auto senza badarci troppo. Sbaglia chi considera la Fiat come facente parte di un sistema chiuso; il mondo è globalizzato, le imprese producono dove costa poco e gli operai lavorano bene. Infatti Marchionne prende sempre ad esempio gli stabilimenti polacchi di Tichy e Biesko Biala, anche se non dice che pure lì c'è una bella gatta da pelare:  il malcontento delle maestranze per gli aumenti di stipendio promessi e non mantenuti.
Il 2012 sarà l'anno della nuova Panda, un modello fondamentale per rilanciare le vendite e per valutare l'efficienza della rinnovata fabbrica di Pomigliano D'Arco. Sarà anche l'anno della crossover definita L0, una monovolume medio-piccola, che sostituirà contemporaneamente la Idea e la Multipla. Le sue forme richiameranno quelle della 500; una operazione concettualmente simile a quella di Mini con Countryman. La L0 dovrebbe anche arrivare negli USA nel 2013, proprio come estensione di gamma della 500 che da sola non riesce a sfondare nelle vendite. In verità oltreoceano le cose vanno meglio. Fiat è sempre prima in Brasile e Chrysler è in netta ripresa. I problemi sono in Europa, dove c'è una forte capacità sovraproduttiva e in Cina, un mercato in grande espansione dove Fiat non è praticamente presente. Marchionne, infatti, ha recentemente dichiarato che il Gruppo Fiat-Chrysler sta cercando un altro partner per condividere i costi di sviluppo dei nuovi modelli. Ma la ricerca non è semplice e la soluzione non è certo il Gruppo PSA (con il quale la fusione viene millantata ciclicamente ormai da anni) che è ancora più dipendente dal mercato europeo di Fiat. BRUUUM!!!

2 commenti:

  1. luigi

    probabilmente la barba gli serve per ridere sotto i baffi........
    la cosa più interessante però nn è quello che è uscito dalla fessura lì in mezzo,ovvero la ricerca dell' alleanza con qualcuno (PSA adesso),ma il singolare modo di parlare e tastare il terreno...possibile che dopo tanti anni nn sappia ancora che quando si dicono certe cose la vulgata vola ?e chi di dovere risponde?
    io penso che il signorino ci avverta di cosa potrebbe accadere,con un messaggio neanche tanto subliminale ,e ci lascia trarre le conclusioni:tanto la fiat è un azienda globale!
    e senza neanche aprire il confronto con le parti politiche......che poi a mirafiori e cassino non
    ci siano ancora dei piani industriali per il futuro ....beh....io penso che sia la conferma del suo piano attendista......perchè marchionne attende.....nel 2007 psa avrebbe accettato l alleanza,ma con i peougeot con 60% e loro in minoranza...grazie no fu la risposta......poi passò una stella cometa......ed un uomo vestito di rosso :hai fatto il bravo sergio?si.... babbo natale............il povero vecchio di buon cuore si intenerì e gli regalo la chrisler....quel vecchio era babbo obama.......ora si parla dell alleanza ,ma psa è in grandissima difficoltà e fiat vale di più.........e negli accordi proposti da marchonne i peougeot manterrebbero circa il 40%....èhhhhh?nn è questo un maestro?un saggio orientale travestito da manager?e cosa succede quando uno è in minoranza?che i piani industriali li fa l' altro e usa la propria tecnologia......e dove si tagliano i posti di lavoro visto che la francia ha dato un bel pò di miliardi a psa per mantenere i posti di lavoro in francia?e che una promessa in tal genere potrebbe creare pressione intorno alla famiglia per cedere?.....caro marchionne ,chapeau.

    RispondiElimina
  2. Luigi la tua visione è chiara e il tuo linguaggio poetico, ma prima di levarmi il cappello io aspetterei ancora qualche mese...

    RispondiElimina