lunedì 23 gennaio 2012

Nuova Mazda Mx-5: simplify, then add lightness

Mi perdonerete la citazione di Sir Colin Chapman, ma in questo caso credo che calzi a pennello. Il leggendario fondatore della Lotus era un fautore della leggerezza a tutti i costi. Del resto come dargli torto, basta rammentare un paio di nozioni di fisica per comprendere subito che meno massa c'è da spostare e più si potrà farlo con facilità. Un' auto leggera frena meglio, accelera più in fretta e ha meno inerzia, quindi un handling migliore. Quelli della Lotus ce l'hanno nel DNA, ma non sono gli unici a saperlo. Lo sanno anche a Hiroshima, dove nel 1989 fu creata la prima serie della Mazda MX-5, ovvero la spider più venduta di tutti i tempi. Una piccola automobile che resuscitò un settore che pareva avviato alla scomparsa. La prima Miata (così si chiamava in America) era dotata da un 1.6 litri con 120CV, che doveva muovere solo 950kg; la trazione era posteriore e l'auto era molto divertente da guidare. Oggi è in vendita la terza generazione della MX-5, che, però, negli anni ha un po' perso lo spirito originario, ingrassando per diventare più confortevole. Alla Mazda hanno quindi deciso di ritornare alle origini. La prossima generazione, attesa nel 2014, dopo che verrà presentata nel corso del prossimo anno, resterà sotto i 900 chili, ponendosi in concorrenza diretta proprio con la Lotus Elise. A dir la verità di potenziale concorrente ce ne sarebbe anche un'altra, con il Biscione sul cofano, ma non la nomino per motivi scaramantici...
Questa nuova MX-5 si preannuncia, quindi, come un'auto bella da guidare, pur senza mandrie di cavalli da gestire e con dei costi di gestione ragionevoli. Tutto sommato ritengo che, tolte le supercar che pochi si possono permettere, sarà questa la tendenza delle sportive del futuro. La corsa alla mera potenza finirà, per ragioni di consumi, eco-sostenibilità e costi; inizierà quella alla leggerezza e alla guida affilata. BRUUUM!!!

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