venerdì 15 aprile 2016

Mercedes S 500 Cabrio, un salotto volante en plein air


Quello delle cabriolet extra-lusso a quattro posti è un gruppo molto esclusivo, frequentato solo da pochi membri con il sangue blu. Sono marchi come Bentley, Maserati e Rolls-Royce, con prezzi che partono da poco meno di 200.000 euro e superano facilmente i 500.000. Ma ora, in questo club ristretto, è appena entrata anche Mercedes, con la Classe S Cabrio, una prima assoluta per la Casa di Stoccarda, che ha deciso di sedersi al tavolo da gioco dove la posta è più alta. Osservando la Classe S Cabrio la prima parola che viene in mente è "classica". Basta una frazione di secondo per capire che si tratta di una Mercedes e non solo per la grande stella sulla calandra. Le dimensioni appena superiori ai 5 metri e le proporzioni lasciano pochi dubbi. Questa "S" è un'auto che comunica la sua presenza in maniera assolutamente naturale e sa attirare gli sguardi di tutti, generalmente di approvazione, anche sul lungomare di Saint-Tropez, un luogo dove gli abitanti sono abituati a ogni genere di supercar. E la S Cabrio rientra a pieno in questa categoria, con il plus di poter accogliere quattro persone, con i due passeggeri posteriori nemmeno troppo sacrificati. Il passo di quasi tre metri aiuta molto, ma per alloggiare una capote (in tela) di queste dimensioni, si è dovuto comunque sacrificare il bagagliaio, che ha 250 o 350 litri di capienza a seconda dell'apertura o chiusura del tetto. A questo proposito, l'operazione si può compiere fino a 60 km/h in circa 20 secondi, ma la sua caratteristica più spettacolare è senza dubbio il livello di insonorizzazione una volta che viene chiusa: il silenzio è totale, i rumori provenienti dall'esterno perfettamente filtrati e si può conversare anche sussurrando, un'azione che viene facile in un abitacolo di questo livello. L'unica nota stonata è il sistema di infotainment, che nello scorrimento dei vari menu presenta un piccolo lag, una caratteristica che poco si addice a un'auto di questo livello e prezzo.

continua su Omniauto

1 commento: