domenica 18 luglio 2021

Ford F-150 Shelby, un cobra che beve solo (tanta) benzina


Non è un mistero che gli Stati Uniti siano assai lontano dall'Europa quanto a cultura motoristica. È così da sempre e probabilmente questa distanza peggiorerà, perché dall'altro lato dell'Atlantico la corsa all'elettrificazione procede molto più lentamente che da noi. Mentre nel Vecchio Continente i motori perdono cilindri e guadagnano batterie, le auto sportive popolari si estinguono e l'ibrido si espande a macchia d'olio, negli USA i cari vecchi V8 a benzina continuano a far cantare i loro cilindri grossi come bottiglie di Coca-Cola. Nel caso del nuovo F-150 Shelby, anche con particolare violenza. Gli appassionati sanno che quando il cognome del mitico Carroll segue quello del leggendario Henry, succede sempre qualcosa di interessante. In questo caso ci troviamo di fronte al pick-up di serie più potente e veloce di tutti. La ricetta non è per niente innovativa, ma è semplice, riesce bene e garantisce risultati sicuri. Si prende un classico V8 5 litri e gli si fa fare conoscenza con un compressore volumetrico, lavorando poi sui componenti secondari. Il risultato sono 775 cavalli selvaggi che spostano rapidamente 27 quintali di acciaio . Shelby American, che produce e vende direttamente questo pick-up - perde il nome Ford dalla denominazione ufficiale - non ha dichiarato il dato della coppia massima, ma dovremmo essere ampiamente sopra gli 800 Nm. Non sono specificate nemmeno le prestazioni, ma con i potenti mezzi del web (e degli appasionati a stelle e strisce) non ci si mette molto a scoprire che dovrebbe bruciare lo 0-100 km/h in 3,5 secondi, arrestando poi la sua corsa contro un muro d'aria verso i 250 km/h. Ovviamente tutto questo ha un prezzo, che in USA parte da 115.000 dollari, ovvero quasi il quadruplo di un F-150 base che viene venduto in centinaia di migliaia di esemplari all'anno. Di questo F-150 Shelby, invece, ne verranno costruiti solo 600 e forse qualche esemplare arriverà in Europa e poi in Italia, in quest'ultimo caso tramite il Gruppo Cavauto. Continua su La Stampa

Nessun commento:

Posta un commento