lunedì 21 dicembre 2015

General Motors, il blocchetto difettoso costa 600 milioni di dollari di risarcimenti


In attesa di scoprire come evolverà il “dieselgate” Volkswagen e di sapere quanto dovrà pagare il gruppo di Wolfsburg, un altro capitolo complicato della storia dell’industria automobilistica sta per chiudersi, quello della General Motors e dei famigerati blocchetti di accensione difettosi che ha avuto inizio ben 13 anni fa, nel 2002. Giovedì scorso il fondo per il risarcimento delle vittime e dei loro familiari ha chiuso le operazioni, pagando complessivamente 594,5 milioni di dollari suddivisi su 399 richieste di indennizzo approvate. Lo riporta il Detroit News, spiegando nel dettaglio che 124 riguardano persone decedute, 18 persone che hanno riportato gravi danni permanenti, mentre 257 sono i feriti. Il resoconto finale è stato ufficializzato dall’avvocato Kenneth Feinberg, co-responsabile del fondo insieme a Camille Biros, che ha spiegato come il 90% degli indennizzi sia stato accettato (le 37 persone che hanno rifiutato sono feriti lievi) e che su 4.343 ricevute ne sono state approvate poco meno del 10%.

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